Live 24! Padova-Triestina, la vigilia: ultimo test all’Appiani, in gruppo Sentinelli e Niccolini

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Ore 22.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Venezia con un centrocampo baby per superare l’ostacolo-Giana domattina al Penzo (ore 11). Una scelta forzata date le assenze dei titolari Carcuro ed Espinal, ma anche una strada che il tecnico arancioneroverde Michele Serena sembra intenzionato ad imboccare senza tentennamenti affiancando a capitan Esposito (classe ’85) i 19enni Zaccagni e Varano. Per quest’ultimo si tratterebbe della prima maglia da titolare tra i professionisti, prospettiva che lo carica non poco. «Ci spero sì e le premesse sembrano buone visto che in questi giorni ho provato molto nella posizione di Carcuro – scalpita Federico Varano -. L’ultima volta da centrocampista, prima di domenica scorsa entrando dopo 20′ a Cremona, è stata nei Giovanissimi dell’Atalanta. Non è proprio il mio ruolo ma per questo voglio essere ancora più concentrato e attento». Ieri pomeriggio a fine allenamento mister Serena ha ricordato anche l’opzione-Scialpi, non mancando tuttavia di elogiare Varano per la sua capacità di portare un po’ di brio alla squadra. «Finora in questo mio primo campionato tra i grandi sono entrato tre volte su 4 da esterno d’attacco. Inizialmente ho faticato perché i ritmi sono più alti rispetto alla Primavera, purtroppo ho perso quasi un mese per la tonsillite ma da qualche settimana fortunatamente sono a pieno regime». La sconosciuta Giana Erminio di Gorgonzola non suscita un grande appeal ma Varano non si distrae. «Per noi conta solo tornare a vincere dopo 4 ko. A Cremona abbia creato tante occasioni, essere nella parte bassa della classifica dà fastidio e non dice la verità. Questo Venezia è un ottimo gruppo e un’ottima squadra, mister Serena ce lo ripete sempre e ne siamo consapevoli. Ora però bisogna raccogliere punti».

Ore 21.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) «Una gara importante per cambiare passo». Mister Michele Serena sa benissimo che quella di domani al Penzo contro la Giana Erminio è una partita fondamentale per far ripartire il Venezia, a secco da 4 giornate. «E’ persino banale dirlo, ma questa è una gara importantissima», aggiunge. Ma c’è un rischio: dare per scontato il risultato, contro una squadra senza blasone. Il tecnico, che domani ritroverà il «suo» Penzo, ci ha lavorato sopra tutta la settimana: «Ho martellato questo concetto tutti i giorni – dice – guai a sottovalutare l’avversario». E questo non solo perché il Venezia non può permettersi di affrontare nessuno alla leggera, visto il periodo no, ma anche perché oggettivamente la Giana è «un’ottima squadra», come sottolinea il tecnico. «E’ una squadra ordinata – spiega Serena -, ben sistemata in campo, con giocatori di qualità, penso a Perna o a Marotta per fare solo un paio di nomi». Se il Venezia è fermo a quota 10, nella zona medio-bassa della classifica, la squadra di Gorzola di punti ne ha 13. «Non dobbiamo farci condizionare dal nome che ha, dal fatto che sia una squadra sconosciuta, ma non c’è pericolo – assicura il tecnico – perché ho battuto per tutta la settimana su questo concetto». L’altro tema forte è l’orario inusuale del match, visto che per la prima volta il Venezia giocherà alle 11. Significa anticipare i tempi della giornata, pranzo compreso. Per i giocatori è prevista una colazione-pranzo a base di carboidrati intorno alle 7,45: «E’ tutto spostato di tre ore, rispetto alla partita delle 14. Ma c’è sicuramente di peggio. E poi – taglia corto Serena – questa condizione riguarda noi ma anche gli avversari». Il tecnico ha comunque fissato la rifinitura del sabato alla stessa ora, per preparare fin da oggi la squadra; poi vigilia in ritiro. Domani rientra Cernuto dalla squalifica; tra i convocati figurerà Giuliatto che si sta finalmente allenando a pieno ritmo con la squadra, ma probabilmente giocherà ancora Ghosheh. A centrocampo dovrebbe trovare spazio Varano, mentre in attacco mister Serena potrebbe preferire Magnaghi a Greco, non brillantissimo domenica scorsa. Confermato il sistema di gioco con il trequartista.

Ore 21.20 – (La Nuova Venezia) «Giochiamo a un’ora anomala e inusuale, ma questo vale per il Venezia come per il Giana. C’è di peggio nella vita». Michele Serena non fa drammi per l’orario della partita (domani alle 11) mentre in pochi nello spogliatoio arancioneroverde ricordano l’ultima partita disputata al mattino. Sicuramente al tempo del settore giovanile. «Mah, non credo che sia un fattore che inciderà sulla partita» spiega il tecnico «staremo insieme in ritiro, la sveglia sarà anticipata, bisognerà mettere in corpo qualcosa di sostanzioso, una sorta di colazione-pranzo con carboidrati per non alzare bandiera bianca dopo un’ora per la fatica. Sarà tutto anticipato di tre-quattro ore rispetto all’orario tradizionale, ma in questa stagione la Lega Pro ha previsto questa nuova sistemazione delle partite a cui bisogna abituarsi. Si gioca al mattino, al pomeriggio, alla sera, dal venerdì al lunedì: è solo questione di abitudine. Bisognerà svegliarsi subito, essere vigili dal primo secondo, non possiamo destarci dal torpore a mezzogiorno anche perché di fronte ci sarà una buona squadra che non ci concederà nulla. L’avversario è il Giana Erminio, non l’orario. Era peggio quando giocavo in Spagna nell’Atletico Madrid, le prime partite alle dieci di sera erano terribili». Venezia all’esordio nell’inedito orario d’avvio, prima o poi capiterà anche un turno alle 12.30 previsto nella fasce della domenica mattina dalla Lega Pro, mentre nel prossimo turno ritornerà in notturna visto che giocherà ad Arezzo venerdì sera (ore 19.30). «Non abbiamo modificato la settimana tipo» aggiunge Michele Serena, «solo la rifinitura del sabato è stata posizionata allo stesso orario della partita».

Ore 21.00 – (Tribuna di Treviso) È un Giorgione in salute quello che domani farà visita alla Clodiense. I castellani sono reduci da 5 risultati utili, e se uscissero indenni anche da Chioggia, eguaglierebbero la miglior striscia dell’ultimo quadriennio (cioè da quando sono tornati in serie D). Infatti per stanare 6 risultati utili consecutivi in regular season, bisogna tornare indietro al gennaio-febbraio 2012. Per il Giorgione si tratta della seconda trasferta in una settimana dopo lo 0-0 di Belluno: gli ultimi 7 scontri diretti con i bellunesi sono terminati tutti in pareggio. E c’è un’altra curiosità. La striscia positiva dell’ultimo mese è iniziata con l’avvento del nuovo sponsor sulla casacca rossostellana: la Maikii, azienda di Carbonera operante nel settore delle chiavette usb. «Sta portando fortuna con due vittorie e tre pareggi, e fa piacere che abbia sposato il nostro progetto di puntare sui giovani», osserva il vice presidente Cristian Antonello.

Ore 20.40 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Non mancherà nessuno all’incontro con il Tamai. La formazione pordenonese troverà, al suo arrivo al Boscherai, la rosa neroverde al gran completo (nella foto il difensore De March), soprattutto in ottima forma e pronta a dar battaglia per il sorpasso. L’Union Ripa La Fenadora, 12 punti e settima posizione in classifica, tenterà l’assalto al Tamai che vanta 14 punti e la quinta piazza, primo posto utile per i playoff. Dopo il pareggio (1-1) con il Montebelluna, mister Parteli aveva indicato come di poco interesse guardare alla classifica in questo momento della stagione. Certo è che dopo una partenza all’apparenza zoppicante, ora l’Union si ritrova con la possibilità di entrare, sfondando la porta, nei piani alti del girone C. Massima umiltà e piedi di piombo, ma se è vero che la formazione è in continua crescita la statistica gioca a favore dei padroni di casa. Terna della provincia milanese per la direzione di gara: Tommaso Lavelli (Sesto San Giovanni) assistito da Massimo Salvalaglio (Legnao) e Stefano Santarpia (Sesto San Giovanni); si inizierà alle 14.30

Ore 20.20 – (Corriere delle Alpi) Alla ricerca della continuità del gioco. È quello su cui si sta concentrando lo staff del Ripa Fenadora, e domani il banco di prova per misurare le ambizioni dei neroverdi è il Tamai nella partita spartiacque al Boscherai: «Stiamo lavorando per ritrovare il gioco che ci ha contraddistinto l’anno scorso. Ancora non abbiamo quella continuità di prestazioni che vorremmo avere», dice Massimiliano Parteli. «I ragazzi si stanno dando da fare per provare a giocare meglio, che è quello che un po’ ci manca e ci può far fare un salto di qualità importante», sottolinea. «Sarà una gara difficile, ma che non vediamo l’ora di giocare per metterci alla prova e fare ancora un passo avanti». MODULO. C’è anche il nuovo 4-3-1-2 adottato con buoni risultati nelle ultime partite al posto del consolidato 4-4-2 e la squadra chiaramente deve affinare ancora molti movimenti. «A 360 gradi stiamo cercando di capire tutti insieme cosa ci frena un po’ nelle prestazioni», commenta il tecnico dell’Union. «Magari facciamo una partita giocando bene e la domenica dopo non riusciamo a ripeterci sullo stesso livello. Non abbiamo ancora una continuità di gioco, più che di risultati, perché di quelli ne abbiamo fatti alcuni importanti consecutivi. Possiamo fare meglio a livello di gioco, ne siamo tutti consapevoli e siamo alla ricerca di questo». IL TAMAI. «La classifica è ancora in costruzione, ma si può definire uno scontro diretto per il valore delle due squadre e gli obiettivi che entrambe cercano. Noi siamo anche due punti dietro», commenta il tecnico. Obiettivo sorpasso, quindi, anche se non sarà facile. «Il Tamai sta facendo un gran campionato e ci sono tutti gli ingredienti per una bella partita». CHIAVE TATTICA. «Mi aspetto una gara aperta, anche se loro ci aspetteranno per ripartire, cosa che sono molto bravi a fare. Davanti, Furlan e Zambon sono tra i migliori giocatori in categoria per qualità, dietro si chiudono bene e subiscono pochi gol. È una squadra fatta per stare nelle prime cinque-sei posizioni», osserva il tecnico del Ripa Fenadora, che tiene i suoi sulla corda a livello di formazione. «Sono tutti sotto osservazione, voglio capire come i ragazzi sono usciti dai due giorni di doppi allenamenti mercoledì e giovedì», spiega Parteli. «Cercherò di mettere in campo chi sta meglio e quelli che per caratteristiche possono mettere in difficoltà il Tamai, sfruttandone i punti deboli. Bisognerà avere pazienza, capire dove si aprono gli spazi e attaccarli al momento giusto. Se andiamo allo sbaraglio, ci castigano. È l’errore da non commettere. Dobbiamo sfruttare anche il nostro pubblico, che spero sia numeroso e ci dia una mano per spingerci a fare la solita gara di pressione e ritmo, con quantità e qualità. Spero di fare una partita importante in casa, cosa che ci è un po’ mancata col Montebelluna».

Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Pronte per la nona giornata anche Tamai (14) e Fontanafredda (10), galvanizzate dai successi di domenica scorsa. Le furie andranno a far visita all’Union Ripa (12), reduce dal blitz (1-0) al Rocco. A dirigere l’incontro è stato designato Lavelli di Sesto San Giovanni. Il Fontanafredda, rilanciato dal 3-1 al Dro, andrà a sfidare il Kras (7) a Monrupino. I plavi di Arcaba hanno conquistato la prima vittoria stagionale lo scorso turno a Mogliano Veneto, grazie a un calcio di rigore trasformato da Knezevic. Fischierà Ledda di Cagliari.

Ore 19.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Denis Fiorin cerca rinforzi in Slovenia. Ieri il ds della Sacilese è andato a vedere la sfida fra il Tolmin e lo Smartno, vinta per 4-0 dai padroni di casa, primi in serie B. «La nostra panchina – il direttore sportivo giustifica il viaggio oltre confine – è corta. Abbiamo bisogno almeno di un difensore. Possibilmente – strizza l’occhio – a basso costo». L’anno scorso Fiorin “pescò” un brasiliano (Felipe Alves) e un portoghese (Rui Ferreira), che in verità non hanno lasciato il segno al XXV Aprile. la stagione precedente però un altro carioca, Adriano Bernardes Da Silva, collezionò 30 presenze e 18 gol. Ora l’interesse del poniter biancorosso sembra rivolto verso il vicino est. Non è la prima volta che nelle ultime settimane il ds varca l’ex cortina di ferro, a caccia di rinforzi per Mauro Zironelli. INGOMBRO TAMAI – Nessuno a Sacile ha digerito lo stop (primo stagionale) nel derby di Tamai. Men che meno Fiorin. «Una sconfitta – conferma – che ci ha dato fastidio per come è maturata. Un punto almeno ci spettava di diritto». Poi fa un primo bilancio dopo 8 giornate. «Abbiamo – afferma – 2 punti in più rispetto all’ottava della scorsa stagione. È altrettanto vero però che avremmo meritato di essere 5 punti più avanti. Ci mancano, oltre a quello di Tamai, i 2 lasciati al Kras e i 2 all’Union Ripa nelle prime due in casa». NOVEMBRE IMPORTANTE – La Sacilese è quarta, ma già a 9 punti dalla capolista Padova, a 7 dall’Altovicentino e a 4 dal Belluno. «Non già – precisa Fiorin -, ma ancora. Novembre – spiega – sarà un mese importante. Il 16 ospiteremo il Belluno, il 30 saranno in calendario Sacilese-Padova e Altovicentino-Belluno. Solo dopo queste partite la classifica avrà una fisionomia credibile. Intanto – avvisa – non dobbiamo perdere assolutamente altri punti con il Mezzocorona (domani al XXV Aprile, 14.30, arbitra Rutella di Enna) e domenica 9 a Fontanafredda. Sappiamo tutti – torna con i piedi a terra – che Altovicentino e Padova hanno organici nettamente superiori al nostro, ma noi vogliamo provare a dar loro fastidio comunque».

Ore 19.20 – Lega Pro: termina 2-2 la sfida tra Pro Patria e Bassano.

Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Allegri ma non troppo. Fiduciosi invece, quello sì. Il Belluno è pronto e al completo (al netto del solo Radrezza) per sfidare il Dro alla ricerca della vittoria che manca all’appello da 180’. Questo pomeriggio scenderanno in campo Legnago-Arzignano per l’anticipo tv su RaiSport che tra quindici giorni toccherà al Belluno (in casa della Sacilese), domani invece tutti gli altri. «Non sarà una partita facile – avverte mister Vecchiato al termine dell’ultimo allenamento prima del match in trasferta che sarà diretto da Luca Zufferli di Udine – conosco bene il Dro, so quanto la società ha investito per crescere e la cosa che più mi sorprende è la loro classifica: me li aspettavo molto più in alto. È anche vero che hanno cambiato molto e forse stanno pagando la mole di novità. Ma occhio, hanno armi pericolose». Il morale del Belluno com’è? «I ragazzi sono dispiaciuti per il pareggio con il Giorgione, e ci sta, ma allo stesso tempo siamo fiduciosi e sereni perché quello 0-0 è arrivato al termine di una partita in cui abbiamo costruito moltissimo, in cui per 70’ siamo stati nella loro metà campo e durante il quale abbiamo battuto 13 calci d’angolo e crossato una ventina di volte. E quando fai davvero tutto per vincere, ma non vinci, non ci sono colpe o colpevoli. È andata così». Quella che Allegri, mister della Juve, definirebbe una partita «che se non riesci a vincere di certo non devi perdere». «Esatto, proprio quella. E noi l’abbiamo pareggiata».

Ore 18.40 – (Corriere delle Alpi) Tornare alla vittoria. Il Belluno, dopo la sconfitta di Padova e il pareggio casalingo contro il Giorgione, vuole tornare al successo e riprendere la caccia alla prima posizione. Per farlo dovrà però fare sua la posta in palio nella trasferta contro il Dro. La squadra dell’allenatore Vecchiato non ha nessuna intenzione di perdere terreno dalle due lì davanti e, per farlo, cerca il successo sul campo dei trentini che in classifica hanno un bottino di sei soli punti raccolti grazie all’unica vittoria contro il Mori e a tre pareggi ( le restanti quattro sono state sconfitte). L’avversario gialloverde arriva alla sfida con il Belluno non al meglio della condizione non avendo a disposizione Andrea Cicuttini, espulso a Fontanafredda, e Michele Ciurletti e Omar Ruaben, entrambi giunti al quarto cartellino giallo. Il tecnico del Belluno, invece, può disporre dell’intera rosa, a parte ovviamente Andrea Radrezza che il tecnico spera di recuperare per gennaio. La squadra di Piazzale della Resistenza da quando sulla panchina è arrivato Roberto Vecchiato non ha mai perso contro una squadra trentina e il desiderio è di continuare questa bella “tradizione”. Tanti dubbi di formazione. Il tecnico gialloblù, oltre alle solite indecisioni per quanto riguarda il portiere (Schincariol o Solagna) e per l’attacco con il ballottaggio tra Francesco Posocco e Ruben D’Incà, dovrà decidere chi far scendere in campo al centro della difesa al fianco di Merli Sala. Sebastiano Sommacal rientra dalla squalifica: sarà lui il prescelto o toccherà a Julian Pruestner dopo il buon esordio casalingo contro il Giorgione? La scelta dell’uno o dell’altro porterebbe anche a soluzioni diverse in campo per gli altri ruoli, visto che il centrale bellunese non è fuoriquota mentre l’altro sì. La condizione di Pruestner è certamente in crescita, ma il tecnico potrebbe preferirgli ancora Sommacal visto l’ottimo rendimento garantito fino ad ora.

Ore 18.20 – Padova-Triestina, venduti in prevendita oltre 460 biglietti.

Ore 18.00 – (Alto Vicentino) Si comunica che in data odierna si è sottoscritto il contratto con il portiere Marco Pavanello (91). Scuola Chievo, la scorsa stagione ha vestito la maglia del Virtus Vecomp. Marco è già a disposizione di mister Cunico.

Ore 17.40 – (Gazzettino, edizione di Vicenza) Il Real Vicenza va alla guerra… con le stampelle. All’appuntamento di stasera con la Cremonese, gli uomini di Marcolini si presentano in piena emergenza specialmente nel reparto offensivo. Fuori Bardelloni per squalifica, dopo l’inopinata espulsione (anche un po’ esagerata) di Monza conto la Giana. Fuori Odogwu per una microfrattura alla caviglia destra, che il gigante nigeriano si è trascinato per buona parte del match di Monza senza neanche accorgersene; ne avrà per una trentina di giorni. Fuori uso anche Ungaro da più di dieci giorni; la frattura allo scafoide tarsale del piede necessita di altro tempo e probabilmente Odogwu e il talento ex Atalanta torneranno in campo insieme a dicembre. Tocca quindi a Galuppini fare da spalla al capocannoniere Salvatore Bruno, ex di turno (quattordici anni fa ha vestito per una stagione la casacca grigio rossa) e unica certezza nel fronte offensivo biancorosso. Bigoni è l’alternativa a Galuppini, ma Marcolini, molto probabilmente, virerà sull’affidabilità già ampiamente dimostrata dall’ex giocatore del Lumezzane. Per la punta ex Pistoiese, capocannoniere in serie D l’anno scorso, non è escluso l’esordio magari subentrando a match in corso, specialmente se il Real avrà bisogno di potenza di fuoco in avanti. «Quest’anno – esordisce mister Marcolini – quando la sfortuna ci colpisce, lo fa sempre dallo stesso lato. Prima tutti i centrali, ora tutti gli attaccanti. Ultimamente facciamo più fatica a capitalizzare in avanti, con SudTirol e Giana abbiamo creato parecchie occasioni, ma sono momenti che passeranno. Non mi fascio la testa, né ci può andare sempre bene. Abbiamo pur sempre il secondo migliore attacco del campionato». La Cremonese però batte alle porte del Menti affamata di punti dopo un avvio balbettante: «I lombardi – sottolinea l’allenatore biancorosso – hanno giocatori al top della categoria. Non hanno avuto un avvio fulminante ma sono destinati a un campionato di alto livello, e, con una classifica così corta, si fa presto a recuperare. Vedi Monza e Novara, che adesso sono lì a ridosso delle prime».

Ore 17.30 – (Giornale di Vicenza) Real Vicenza e Cremonese sono squadre con un grande potenziale. I biancorossi lo stanno sfruttando al meglio, un po´ meno la formazione di Montorfano che questa sera sarà ospite al Menti alle 19,30, con tanta voglia di risalire la classifica. Marcolini gruppo che non perde dalla prima partita e viaggia a ritmo promozione ma nelle ultime due gare ha raccolto troppo poco. E riparte proprio dai recenti risultati il tecnico savonese. «Il dispiacere – spiega Marcolini – sta soprattutto nell´aver ottenuto solo due punti considerando quello che abbiamo prodotto in campo. Con l´Alto Adige i ragazzi hanno disputato una grande gara, con la Giana nel secondo tempo la squadra ha avuto palle-gol nitide. Insomma abbiamo sì mosso la classifica, ma non quanto avremmo meritato». Anche la fortuna nelle ultime gare ha girato un po´ le spalle alla compagine biancorossa. «Con la Giana abbiamo colpito un palo esterno con Piccinni e una traversa con Vannucci, con l´Alto Adige Malagò ha preso il palo. Ci sono momenti – dice Marcolini – in cui si capitalizzano tutte le occasioni e altri in cui non va proprio così, bisogna accettare quello che dà il campo». Oggi nella sfida contro i lombardi le scelte sono quasi obbligate in attacco, dove mancano gli infortunati Odogwu e Ungaro e Bardelloni è squalificato per l´espulsione rimediata a Monza. In pole position, con Bruno, c´è Galuppini. In panchina l´ex Pistoiese Bigoni. La Cremonese ha tante frecce all´arco. «Ha valori importanti, potrei parlare di giocatori come Marchi e Brighenti partendo dall´attacco, per poi passare a Jadid, Bassoli chi più ne ha più ne metta. Anche se non ha avuto un avvio fulminante – mette in guardia Marcolini – è una squadra ben strutturata che proverà a metterci in difficoltà». Ma il Real è una squadra in buona salute, che ha scalato la classifica con merito e non è certo sazia di risultati e vuol proseguire nel suo volo.

Ore 17.10 – Serie B, la classifica aggiornata: Carpi 24, Bologna, Livorno e Trapani 21, Avellino e Spezia 20, Frosinone e Lanciano 19, Perugia e Pro Vercelli 17, Bari 16, Modena 15*, Brescia 14, Catania, Entella* e Varese* 12, Cittadella e Ternana 11*, Crotone, Pescara e Vicenza 10, Latina 9*.

Ore 17.00 – Serie B, i risultati finali: Avellino-Catania 1-0 (Castaldo), Carpi-Vicenza 1-0 (Mbakogu), Crotone-Perugia 2-1 (aut. Gigli, Torregrossa, rig. De Giorgio), Entella-Lanciano 0-0, Livorno-Bologna 3-2 (aut. Ceccherini, Vantaggiato, Zuculini, rig. Galabinov, Biagianti)
Pescara-Spezia 1-2 (2 Valentini, aut. Ceccherini), Pro Vercelli-Bari 3-0 (3 Marchi), Ternana-Cittadella 1-1 (Rigoni, Gavazzi), Trapani-Brescia 3-2 (Sestu, Abate, Benali, Ciaramitaro, Aramu)

Ore 16.40 – Questo il messaggio da poco apparso sulla pagina ufficiale della Tribuna Fattori su Facebook: “DOMANI PADOVA TRIESTINA! Ritrovo ore 12 biglietteria sud stadio Euganeo. Birra e grigliata per tutti e dopo la partita ci faranno visita in Favelas (via Galilei 50, Rubano) squadra e società per bere l’aperitivo assieme a noi. TUTTI PRESENTI PER DIMOSTRARE IL NOSTRO ATTACCAMENTO INDIPENDENTEMENTE DAL RISULTATO DI DOMANI! Quando in campo scenderai… Condividere, partecipare e portare amici. Grazie”.

Ore 16.10 – Serie D girone C, la classifica aggiornata: Padova 24, Alto Vicentino 22, Belluno 19, Sacilese 15, Tamai 14, Clodiense 13, Union Ripa La Fenadora 12, Legnago 11, Montebelluna, Fontanafredda e Giorgione 10, ArziChiampo 9, Union Pro 8, Kras Repen 7, Dro 6, Mori Santo Stefano 3, Triestina 2, Mezzocorona 0.

Ore 16.00 – Serie D girone C: nell’anticipo della nona giornata il Legnago Salus ha battuto 2-1 l’ArziChiampo.

Ore 15.50 – Serie B, i risultati al termine dei primi tempi: Avellino-Catania 1-0 (Castaldo), Carpi-Vicenza 0-0, Crotone-Perugia 0-1 (aut. Gigli), Entella-Lanciano 0-0, Livorno-Perugia 0-0, Pescara-Spezia 0-1 (Valentini), Pro Vercelli-Bari 2-0 (2 Marchi), Ternana-Cittadella 1-1 (Rigoni, Gavazzi), Trapani-Brescia 0-1 (Sestu)

Ore 15.40 – (Gazzettino, edizione di Vicenza) Sfida da non sottovalutare quella che alle 17 di oggi vedrà il Bassano Virtus impegnato sul campo della Pro Patria per il ritorno dei giallorossi in campionato dopo la parentesi infrasettimanale di Coppa Italia con il Mantova. A chiedere massima concentrazione è il tecnico del Bassano Antonino Asta, consapevole che quella in programma oggi non è affatto una sfida da prendere sottogamba: «I loro sette punti e la penultima posizione in classifica non devono ingannarci – spiega – hanno uno dei migliori attacchi del campionato, segnano sempre e dal centrocampo in avanti hanno giocatori di grande qualità. Andare a Busto convinti di aver già vinto è il primo degli errori che non dobbiamo commettere.» Tra le insidie della trasferta odierna la compagine giallorossa non dovrà poi sottovalutare l’aspetto ambientale: «Èuna piazza storica la loro, con grande tradizione e una realtà particolare. Sentono molto il match e questo non possiamo non tenerlo in considerazione. Anche l’orario di inizio della partita è diverso rispetto al solito – spiega Asta – tutti aspetti che sommati ci costringono a rimanere ancor più concentrati del solito anche perchè oggi chiunque giochi contro di noi si impegna il doppio. Essere davanti a tutti è indubbiamente bello, ma al tempo stesso ti espone ad un atteggiamento avversario decisamente ostico.» Pro Patria desiderosa di vincere con Bassano pronto a rispondere colpo su colpo: «Dovremo essere bravi a fare un’eccellente fase difensiva a livello di collettivo, sfruttando le ripartenze e dando palloni a chi, lì davanti, sappiamo essere in grado di buttarla dentro.» Capitolo formazione, a Busto Asta riproporrà lo stesso undici iniziale schierato nella sfida contro la Torres; rispetto al Mantova in Coppa Italia mancheranno invece Munarini, fermato per qualche giorno da alcuni fastidi all’adduttore e Ingegneri, ottimo mercoledì ma ancora in fase di recupero dopo i mesi trascorsi a curare i fastidi alla schiena che l’hanno bloccato fino a pochi giorni fa. L’unico dubbio riguarda Iocolano le cui condizioni, comunque in miglioramento, potrebbero spingere Asta a preferirgli Cattaneo: «Ai ragazzi dopo Mantova ho fatto capire che certe cose non mi erano piaciute – conclude il tecnico giallorosso – voglio che chi va in campo dia sempre il massimo.»

Ore 15.20 – (Giornale di Vicenza) Dolcetto o scherzetto? Asta ha fatto una zucca così a tutti quanti dopo il mercoledì semi-sbiadito col Mantova e domani nel tardo pomeriggio di Busto (allo Speroni si gioca alle 17) teme di intravedere il diavolo. «Uno legge la classifica, vede magari la Pro Patria nella bagarre playout e banalizza l´impegno – argomenta il timoniere giallorosso – ma chi sa di calcio non la pensa così. Questa è una partita delicata che temo tantissimo e non lo nascondo. Loro innanzitutto si giocano subito un pezzo di salvezza, sono in casa dove finora hanno perso una volta soltanto, come noi, offrendo sempre prestazioni robuste. Eppoi, è vero che dietro subiscono parecchio (20 gol al passivo, la peggiore difesa del torneo, ndr), ma davanti segnano molto più delle loro dirette concorrenti e una rete prima o dopo la trovano sempre. Fino adesso ne hanno segnate 14, vantano una prima linea con D´Errico e Serafini, in più c´è Candido che ho avuto al Monza, estremamente pericoloso. Chiarisce il suo pensiero lo stratega virtussino. «Ai miei l´ho già detto: non voglio che andiate in campo pensando al primo posto da difendere o al risultato da conquistare, sennò vi incartate. Il mio Bassano dovrà essere sempre spensierato e sfrontato. Contro di noi – spiega Asta – danno tutti il 110 per cento, perché fare risultato con la capolista dà visibilità, pone sotto i riflettore, ma è giusto sia così. Spetta semmai a noi semmai essere più svegli e reattivi degli altri». Ingegneri (risentimento muscolare, ma alla prossima ci sarà) marca visita nuovamente, dopo il debutto di 3 giorni fa atteso due mesi, e con lui è out Munarini, l´eroe di Coppa, stoppato da una botta all´adduttore. L´unico ballottaggio della vigilia è fra Cattaneo e Iocolano col primo favorito e il capitano in panca, spendibile però per una staffetta in corso d´opera. Il falco Lulù Oliveira, guida dei bustocchi, il rapace lo può fare solo da bordo campo, ma Bassano sente puzza di bruciato e si fida molto meno di zero.

Ore 15.00 – (Gazzettino, edizione di Vicenza) Se non avverranno da subito grossi stravolgimenti tattici, qualche novità nella formazione iniziale del Vicenza oggi a Carpi ci sarà comunque. Se non altro per il fatto che torneranno a disposizione quattro dei cinque giocatori cui aveva dovuto rinunciare Lopez contro il Modena, ovvero gli infortunati Laverone e Di Gennaro oltre agli squalificati Cinelli e Sbrissa. Per l’Emilia sono partiti 23 giocatori: praticamente l’intera rosa a disposizione in questo momento (esclusi il quarto portiere Cappa, il difensore Edge, il centrocampista Filippi ed il giovane attaccante Mancini). Oltre agli infortunati di lungo corso Tutino, Maritato e Ragusa ed a Cocco, che ne avrà per un altro paio di settimane, è rimasto a casa Gentili, che risente di un affaticamento muscolare. Abbondanza di scelte per quanto riguarda difesa e centrocampo quindi per il nuovo tecnico Marino, che pare intenzionato a rilanciare al centro della difesa Figliomeni, affiancato da Camisa sul centro-destra e da Garcia Tena sul centro-sinistra. A metà campo Laverone e Sampirisi dovrebbero tornare ad occupare le due corsie esterne, mentre per quanto riguarda i due ruoli di interni a fianco del regista Di Gennaro Moretti e Cinelli sembrano in vantaggio nei confronti di Sciacca e Sbrissa. Un capitolo a parte riguarda l’attacco, dove il tecnico di Marsala ha disposizione solo tre elementi, con l’aggiunta del giovane Bartulovic. «Saranno in tre a giocarsi due posti, Giacomelli, Spiridonovic e Lores. Dovrò decidere, in queste sedute li ho alternati e partono tutti alla pari», la precisazione del mister. Concorrenza anche per i nove posti disponibili in panchina, con il terzo portiere Truant, Alhassan e Urso destinati ad accomodarsi in tribuna. Per quanto riguarda un eventuale rinforzo da aggiungere all’attacco fino alla riapertura ufficiale della campagna trasferimenti ad inizio gennaio, la società sta vagliando una lista dei giocatori disponili comprendente anche (ma non solo) il croato Klasnic, che però nelle ultime stagioni ha giocato poco ed avuto pure problemi fisici. L’unica strada percorribile per liberare un posto in lista sarebbe comunque quella di una rescissione consensuale (momentanea) con Maritato, convalescente dal grave infortunio subito a Perugia.

Ore 14.50 – (Giornale di Vicenza) Oggi, dopo appena due allenamenti, debutta a Carpi il Vicenza del nuovo allenatore Pasquale Marino. Gara delicatissima per tanti motivi. Di sicuro sarà fondamentale vedere la risposta della squadra a livello psicologico dopo l´esonero del tecnico Gianni Lopez avvenuto solo mercoledì. Il neoallenatore biancorosso alla vigilia della partenza per Carpi ha dimostrato pacatezza e senso pratico. Nessun proclama, nessun discorso pieno di enfasi, ma ragionamenti lineari e obiettivi. «L´impatto col gruppo – ha spiegato Marino – è stato abbastanza positivo, si vede che ha la cultura del lavoro e quindi il mio compito è facilitato, poi i ragazzi sono molto attenti e si applicano». Senta un´ultima domanda che ci riporta all´ex tecnico Gianni Lopez: lei ha notato se questo esonero ha portato tra i giocatori un certo malessere? «Intanto a me fa piacere quando qualcuno fa bene in un posto, vedere che c´è affetto nei suoi confronti, e nessuno può impedire che questo avvenga. Così come è normale che si instauri un rapporto di un certo tipo quando si lavora insieme quotidianamente e che dispiaccia quando si interrompe, anche perchè le colpe non sono mai di uno solo». Quindi lei non ha notato sbandamenti nel gruppo? «No, ho visto che lavora bene, poi i ragazzi sanno che sono dei professionisti e che devono accettare determinate situazioni, però a mio avviso adesso bisogna guardare avanti, a partire dal sottoscritto.  Ma lo ripeto a me fa piacere notare tanta attenzione per chi mi ha preceduto, anzi spero e mi auguro che quando toccherà a me andare via possa succedere la stessa cosa». E allora guardiamo avanti: sembre che lei abbia deciso di mantenere a Carpi il modulo 3-5-2. «Sì, mi sembra coerente cercare di dare continuità a quello che è stato fatto, anche perchè ho potuto dirigere solo due allenamenti e nemmeno troppo intensi anzi più didattici, perchè si gioca la terza gara in otto giorni».

Ore 14.40 – (Gazzettino) Tutti per Filippo Lora. La conferenza stampa di Claudio Foscarini, alla vigilia della trasferta di Terni, si apre con un pensiero allo sfortunato centrocampista, reduce dalla lesione al crociato del ginocchio sinistro. «Mi dispiace perché il ragazzo aveva appena superato il piccolo calvario del ginocchio destro, non era il caso gli capitasse un’altra mazzata del genere. L’abbiamo rincuorato, e si merita il conforto e la vicinanza di tutti perché è una splendida persona». L’indisponibilità di Lora va a sommarsi alle altre: oggi a Terni saranno ben sette i giocatori assenti tra squalificati (Pellizzer, Busellato e Gerardi) e infortunati (Schenetti, Paolucci, Donazzan e Lora, appunto). Tra i convocati figura poi Signorini, ancora non al meglio della condizione, che si accomoderà in panchina. «Non è un bel periodo per noi, ho chiamato tre ragazzi della Primavera per arrivare ai diciotto convocati. Questo non significa che dobbiamo piangerci addosso: in campo andranno in undici e anche in panchina qualche buona variante ce l’ho. Non c’è nessuno fuori ruolo, non mi devo inventare niente, anche se non ho tante alternative. Niente alibi e giustificazioni, quindi, per nessuno, né per la squadra né per l’allenatore. Il segnale che ho dato ai ragazzi è ben preciso: ho fiducia in tutti i giocatori, e vogliamo andare a Terni per fare punti. Bisogna concentrarsi solo su quello perché la partita è molto importante e ci serve dare continuità agli ultimi due pareggi». Che partita si aspetta? «Complicata, tra due squadre che hanno raccolto gli stessi risultati. Sia noi che loro non stiamo vivendo due buoni momenti, per tante ragioni, ma posso trarre tanti spunti positivi dal mio Cittadella nelle recenti partite. Soprattutto con il Livorno ho visto una squadra in crescita, che si è ritrovata. Sarà una partita bella e intensa». La truppa granata è appunto galvanizzata dal pareggio con il Livorno e si porta dentro la rabbia per diversi episodi “sfavorevoli”. «Ho rivisto l’espulsione di Pellizzer e anche altre situazioni del turno infrasettimanale: non siamo stati sfortunati, diciamo così», si limita a dire Foscarini per non innescare polemiche. Quanto alle scelte di formazioni, soprattutto di un centrocampo numericamente ristretto, il tecnico sottolinea: «Ho Palma, Benedetti e Rigoni, ci metto anche Pecorini che è stato provato in questi giorni come mezzala, ruolo che ha già ricoperto l’anno scorso in diverse partite, anche con buoni risultati». Ballottaggio quindi tra Palma e Pecorini. «Uno mi dà più geometrie, l’altro più forza fisica». Sull’avversaria: «È una buona squadra, da metà classifica in su. Qualche problema in questo momento ce l’ha, lo dicono i risultati, e noi dovremo approfittarne». QUI TERNANA. «Il momento è molto difficile, abbiamo davanti una partita complicata, vincendola possiamo cambiare il trend degli ultimi tempi». È questo il pensiero di Tesser, tecnico degli umbri, che prosegue: «Dobbiamo giocare da squadra vera, compatta e con grande spirito. L’avversario è di categoria, sa lottare sempre e c’è un allenatore da tanto tempo sulla panchina, che conosce tutti e tutto. Il Cittadella è una squadra rognosa da affrontare, che sa aggredirti e poi ripartire». Probabile formazione Cittadella (4-3-3): Valentini; Cappelletti, Scaglia, De Leidi, Barreca; Pecorini, Rigoni, Benedetti; Minesso, Coralli, Sgrigna.

Ore 14.30 – (Mattino di Padova) I compagni passano a salutarlo uno a uno. C’è chi gli dà il cinque, chi lo abbraccia, chi si ferma a chiedergli qualche dettaglio in più. Foscarini è uscito dagli spogliatoi per primo e, mentre gli sta accanto, ha l’aria del padre che rincuora il figlio. Suo malgrado, il protagonista è lui, Filippo Lora. Protagonista anche se non giocherà questo pomeriggio a Terni e chissà quante partite dovrà saltare ancora. Gli esiti della risonanza magnetica a cui si è sottoposto sono stati impietosi: lesione del crociato anteriore del ginocchio sinistro. Seguito dal medico sociale Roberto Bordin e dal responsabile sanitario Ilario Candido, il giocatore effettuerà ulteriori accertamenti in ospedale per capire se sarà necessario operarlo o no, ma lo stop in ogni caso sarà lungo: da tre a sei mesi. «Speravo fosse solo una distorsione, sono proprio sfortunato» racconta sconsolato il centrocampista. «Invece è lo stesso infortunio dell’anno scorso, solo che allora fu al ginocchio destro mentre stavolta è al sinistro». Capitò poco più di un anno fa, nella gara con il Latina del 14 settembre 2013, e fu necessario un intervento di ricostruzione del legamento. «Niente alibi». Per forza di cose quanto accaduto a Lora occupa i pensieri di Claudio Foscarini. «Sarà importante fargli sentire che i compagni e la società gli sono vicini. In un anno Filippo si è fatto male a entrambe le ginocchia e dispiace davvero, perché meriterebbe più fortuna, sia come giocatore sia per il ragazzo d’oro che è». Tra infortuni e squalifiche sono fuori sei elementi della prima squadra. «Per questo ho convocato tre Primavera: un difensore, Ugo, un centrocampista, Battagliarin, e un attaccante, Bortoluz. È un momento difficile ma in questo momento la mia principale preoccupazione è far capire ai ragazzi che questa non deve essere una giustificazione: in campo andranno undici giocatori verso cui nutro grande fiducia, nessuno sarà impiegato fuori ruolo e ci sono alternative importanti in panchina. Il nostro approccio non deve cambiare». Scelte quasi obbligate nella formazione da mandare in campo, con De Leidi che occuperà il centro della difesa al posto dello squalificato Pellizzer, Pecorini che sembra aver superato Palma fra i tre di centrocampo (dove rientra Benedetti ma è fuori causa lo squalificato Busellato), e uno fra Minesso e Mancuso a fare da raccordo tra la linea mediana e l’attacco, dove è squalificato Gerardi. «Signorini è stato convocato ma non è al top per un problema al polpaccio. Pecorini? In questa stagione ha giocato da terzino destro, ma non dimentichiamo che in quella scorsa ha disputato parecchie partite come mezz’ala, e proprio in questo ruolo l’ho provato in settimana. È una variante in più». Metà in bilico. Entrambe le squadre hanno dieci punti in classifica, anche se gli umbri devono ancora recuperare la gara in casa dell’Entella, che giocheranno martedì. Tutte e due nelle ultime cinque giornate non hanno raccolto vittorie: due ko e tre pari per i granata, partiti per la trasferta in pullman, ieri mattina prima di pranzo, due pari e tre ko consecutivi per la Ternana. «Sulla carta la collocavo a ridosso dei playoff, meriterebbe qualche punto in più» chiosa Foscarini. «Si dice che Attilio Tesser sia in bilico? Guardate che lo sono la metà degli allenatori della serie B. In fondo, è giusto che sia così». Vista la situazione dell’infermeria al Cittadella nella sostanza potrebbe anche bastare un pareggio per cercare di rifiatare in attesa di tempi migliori. Più pressata dalla piazza è la Ternana che deve cercare il colpo pieno per frenare i tanti malumori che sembrano crescere in Umbria. Probabile formazione Cittadella (4-3-3): Valentini; Cappelletti, Scaglia, De Leidi, Barreca; Pecorini, Rigoni, Benedetti; Minesso, Coralli, Sgrigna.

Ore 14.20 – (Corriere del Veneto) Le brutte notizie in casa Cittadella non finiscono mai. L’ultima riguarda l’infortunio riportato da Filippo Lora durante la partita contro il Livorno di martedì: lesione del legamento crociato del ginocchio sinistro, l’altro rispetto a quello destro già precedentemente rotto. Questo l’esito della risonanza magnetica. Molto probabile l’intervento chirurgico e uno stop di almeno quattro mesi: «È un brutto infortunio, non ci voleva – ammette Claudio Foscarini – si tratta di una lesione del crociato anteriore, adesso bisognerà valutare il da farsi. Faremo un altro consulto e valuteremo se operare e comunque sia gli staremo molto vicini. Siamo dispiaciuti per lui, è un ragazzo d’oro». A Terni sarà emergenza assoluta: «Portiamo via tre giocatori della Primavera, recuperiamo Signorini anche se non è al top. È una situazione particolare, la squadra dovrà dare qualcosa di più. Siamo reduci da due pareggi contro Crotone e Livorno che danno morale, perché ottenuti in extremis in condizioni particolari. Affrontiamo la Ternana, che ha bisogno di fare risultati e prestazioni come noi. A centrocampo però siamo davvero in pochi». Probabile formazione Cittadella (4-4-2): Valentini; Cappelletti, Scaglia, Signorini, Barreca; Pecorini, Rigoni, Benedetti, Minesso; Sgrigna, Coralli.

Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Vicenza) Sarà trasmessa in diretta dalle telecamere di RaiSport 1 l’anticipo di oggi, valido per la nona giornata di campionato, tra Legnago e Arzignanochiampo. Calcio d’inizio alle ore 14. Le due compagini si presentano all’appuntamento con opposti stati d’animo. I padroni di casa sono reduci da due vittorie consecutive (su Fontanafredda e Mori) dopo un avvio di campionato che aveva riservato appena due pareggi (con Kras Repen e Union Pro) e ben quattro sconfitte (Altovicentino, Montebelluna, Union Ripa e Tamai). L’Arzignanochiampo invece mastica amaro per la sconfitta di misura rimediata contro la corazzata Padova che avrebbe a conclusione di una partita che avrebbe meritato miglior sorte. Le due compagini si sono già incontrate nel turno preliminare di Coppa Italia, con i vicentini che hanno passato il turno con il risultato di 1-3. «Ripartiamo – ha dichiarato l’allenatore Paolo Beggio – dalla buona prova offerta con il Padova, anche se siamo rimasti con un pugno di mosche in mano. Andiamo ad incontrare una formazione esperta della categoria, quindi massima attenzione. La vittoria in Coppa Italia? Conta poco, sarà tutta un’altra partita». L’Arzignanochiampo recupera Roverato, Simonato e Vanzo.

Ore 13.40 – (Il Piccolo) Giornata densissima di novità in casa alabardata. La presentazione del nuovo tecnico della Triestina Giuseppe Ferazzoli serve anche per chiudere la parentesi del silenzio stampa, e mentre viene ufficializzato il tesseramento del difensore centrale Anselmo Antonelli, il presidente Pontrelli si scusa pubblicamente per le espressioni inopportune rivolte alla stampa nel postpartita di Castelfranco Veneto, dovute a un momento di tensione e spiegate con la frustrazione e l’amarezza per il risultato negativo. Ma non solo: è lo stesso presidente Pontrelli ad annunciare il via libera definitivo per l’accordo sullo stadio Rocco («La giunta comunale ha deliberato la convenzione»), mentre Pangrazio Di Piero assicura che la situazione pagamenti è sotto controllo e ribadisce che non ci saranno penalizzazioni. Poi, alla presenza di Stefano Lotti che a quanto pare farà il direttore tecnico, spazio finalmente al nuovo mister Ferazzoli. Il tecnico non nasconde le difficoltà dell’impresa che si trova ad affrontare: «La classifica è pesante e la situazione è difficile e complessa, anche perché domenica ho visto una squadra intimorita. Ma per me è un’esperienza affascinante. È chiaro che i ragazzi devono ritrovare soprattutto fiducia». Ferazzoli ha esperienza della categoria ed è al lavoro da quattro giorni con la Triestina. E un’idea sul valore della squadra e sulle potenzialità in ottica salvezza se le è fatte: «So che la società è disposta a fare qualche ritocco nell’ambito delle sue possibilità, e anche per questo ho accettato. Sì, la squadra ha bisogno di qualcosa, ma è anche vero che questa non è un squadra che vale solo 2 punti dopo otto giornate. Ora sul mercato ci sono solo gli svincolati, per cui vogliamo cercare di arrivare a dicembre e poi magari vedere cosa sistemare». Ma già con l’ingaggio di Antonelli, il recupero degli infortunati e il sospirato e prossimo arrivo dei transfer per Milicevic e Clara, secondo Ferazzoli la Triestina potrà già essere diversa: «Antonelli è un nuovo tassello importante per la difesa, che assicura tanta esperienza. Speriamo nel prossimo arrivo dei transfer e poi nel recupero di Giorgino: già con queste novità credo che la squadra sarà più compatta . Le maggiori lacune? Sicuramente in attacco. Il solo attaccante puro per ora è Bez, per questo speriamo che i transfer non tardino». Le novità sono in arrivo anche sull’aspetto tattico: «A me piace il 4-3-3 – dice Ferazzoli – ma ho giocato anche con il 3-5-2 e penso che cominceremo proprio così, perché mi sembra la soluzione migliore per darci più equilibrio, almeno in questa fase di assestamento. Dopo vedremo quali accorgimenti portare. La partita con il Padova? Guardando la classifica non dovrebbe esserci storia, ma ho parlato con i ragazzi: se vogliamo essere i primi a riuscire a fermare il Padova, serve una partita importante e senza il timore che ho visto domenica scorsa».

Ore 13.30 – (Il Piccolo) Lo scorso anno ha vinto il campionato sulla panchina del Pordenone, quest’estate aveva sfiorato quella della Triestina, poi è approdato al Padova. E il tecnico Carmine Parlato sembra fare sul serio anche in questa stagione, visto che l’allenatore dei Biancoscudati è in testa a punteggio pieno. Parlato, una partenza perfetta. «Direi di sì, soprattutto considerando che il primo allenamento l’abbiamo fatto il 5 agosto e, dovendo fare la squadra quanto prima e con le regole dei giovani, la situazione è stata ingarbugliata. Ma le cose sono iniziate bene». Se l’aspettava? «Assolutamente no. Ce lo auguravamo, ma quello che è successo quest’estate per Padova è stata una botta enorme, un colpo al cuore: la serie D a Padova non c’era mai stata, quindi c’era delusione e amarezza. Noi abbiamo fatto in modo di calarci al massimo su un inizio che potesse poi auspicare cose positive». Qual è stata la molla vincente? «La cosa che secondo me ha dato fiducia e quel qualcosa in più è stata la passione del tifoso padovano: è facile fare il tifoso in A e B, farlo in D è totalmente diverso. Passare da campi prestigiosi a quelli di piccole cittadine, con tutto il rispetto parlando, comporta tra virgolette una certa umiliazione e il blasone può essere un po’ deriso. Invece i tifosi padovani se ne fregano». Ma il merito è anche della squadra. «Se abbiamo iniziato con 2700 spettatori e siamo arrivati a 6mila qualcosa di buono abbiamo fatto». Se l’aspettava una Triestina così in basso? «I presupposti che c’erano quest’estate portavano a elementi di negatività, ma chi paga in questi casi è solo il tifoso. Ma non voglio giudicare da fuori. So che a Padova c’è una dirigenza e un’organizzazione che al di là dei risultati significa serietà e programmazione. Con la strada che stava percorrendo la Triestina non si sapeva dove potesse arrivare. Ma mi fermo qua, perché non conosco bene le cose attuali». Si può dire che quest’estate l’ha scampata bella? «Chi è che non vorrebbe allenare in una piazza simile? Ma ho fatto in modo di ascoltare, vedere e fare in modo di mettermi da parte». Come vede la partita di domani? «Quando cambi allenatore muovi sempre qualcosa e ora alla Triestina ne è arrivato uno importante e navigato, quindi c’è da aspettarsi di tutto: noi ci andremo con i piedi di piombo, avremo rispetto non solo per il nome della Triestina, ma anche per i giocatori stessi. Del resto la squadra alabardata vista a Belluno mi ha impressionato, ma al momento paga un amalgama difficile da trovare e anche gli infortuni. Ma mi auguro che sia Padova che Triestina possano in futuro giocare in campionati degni di queste piazze».

Ore 13.10 – (Gazzettino) Attualmente Varrella sta tenendo un corso per allenatori a Bassano. «Passo spesso per Padova e Cittadella e viene da chiedersi: possibile che il Cittadella sia ancora in serie B e il Padova sia destinato a dover rincorrere? Il fatto è che a Padova le aspettative sono sempre alte, bisogna vincere il campionato. E le società non ci riescono finendo per indebitarsi». L’attuale club biancoscudato ha rimpiazzato il Padova 1910 scomparso dopo 104 anni di storia gloriosa. Che effetto le ha fatto? «Un paio di stagioni fa sono andato al campo a trovare Colomba e terminato allenamento avevo chiamato Sottovia dicendogli che per quello che avevo visto il Padova sarebbe retrocesso. Lui mi aveva risposto che in società non erano bene collegati. Questo per dire che è un vero peccato. Più in basso di così forse non poteva cadere, ma quest’anno è un buon viatico per tornare a riprendersi le categorie che spettano al Padova. Merita di stare almeno in B».

Ore 13.00 – (Gazzettino) «La società dà un mandato forte all’allenatore che gestisce la squadra consapevole di questa forza. Nel mio caso in quella stagione l’inizio non era stato semplice: ho in mente la sconfitta con il Vercelli, ma la domenica successiva vincemmo 2-0 con il Mestre che era primo e la società si uniformò al tecnico e gestimmo un gruppo molto forte». Restando all’amarcord, aggiunge: «Avrei voluto fare qualcosa di più per il Padova, non solo l’anno della promozione uscendo dalle sabbie mobili di una categoria che non compete al Padova. Ma ci furono alcune vicissitudini: il tentativo di fusione con il Cittadella, rapporti interpersonali che implosero ed esplosero. Se si fossero seguiti i normali canoni per impostare la squadra, bastava poco per migliorarla anche per cercare di vincere la C1. Invece si è voluto rincorrere una categoria superiore negli uffici dell’azienda, creando turbative a dirigenti, giocatori e allenatori. Il tecnico sarebbe stato Glerean, io sarei stato messo da parte anche se avevo un curriculum superiore. E quando siamo ripartiti non era più la stessa cosa. La partenza in campionato era stata anomala, e poi era costata anche la mia panchina».

Ore 12.50 – (Gazzettino) «Auguro al Padova di vincere con la Triestina e di portare avanti questo record. Vuole dire che sarò ricordato come secondo». Le parole sono di Franco Varrella, timoniere dei biancoscudati che nella stagione di serie C2 2000-2001 inanellò una striscia di otto vittorie consecutive. Record assoluto eguagliato domenica scorsa dalla truppa di Parlato, e che può essere mandato in frantumi domani nella sfida con gli alabardati all’Euganeo. «Non voglio tirarla a nessuno, ma penso che il risultato sia scontato. Ai miei tempi gli incontri con la Triestina erano straordinari, oggi gli alabardati stanno vivendo delle “allergie”, situazioni di difficoltà che attanagliano la società e la squadra, e in classifica sono penultimi. Mentre il Padova ha un organico importante. Seguo quello che accade, anche con il Belluno i biancoscudati hanno dimostrato di essere superiore. A fare la differenza è la personalità dei giocatori, e non è facile giocare all’Euganeo. Batterà sicuramente il record, con l’augurio che si proietti nel futuro». Anche alla luce della sua esperienza, cosa c’è di solito alla base di un percorso netto così prolungato? «Quando si riesce a dare un equilibrio significa che le sinergie hanno funzionato».

Ore 12.40 – (Gazzettino) Parlato ha lavorato sui meccanismi in chiave anti Triestina, con tanto di partitella finale su campo ridotto. Una squadra è stata schierata con il 3-5-2, modulo che dovrebbe attuare il nuovo tecnico alabardato Ferazzoli, mentre la presunta formazione titolare si è disposta con il 4-3-1-2. Interpreti, gli stessi impiegati nel primo tempo del test con l’Arcella, e quindi con la coppia di difensori centrali Thomassen e Dionisi. In avvio di ripresa con i titolari è stato inserito Ferretti al posto di Tiboni: l’impressione è che El Rulo non parta dall’inizio con gli alabardati, ma possa entrare a gara in corso. TRIESTINA. Il club alabardato ha ufficializzato l’ingaggio del difensore Anselmo Antonelli, classe 1985, che sarà a disposizione all’Euganeo. ARBITRO. Sarà Davide Miele di Torino a dirigere la sfida dell’Euganeo assistito da Mocanu e Fuoco.

Ore 12.20 – Sulla sfida: “Sono onorato di partecipare a questa partita. Il record di Varrella? Spero di meritarmi sul campo quanto detto dal mister…”.

Ore 12.18 – Su Ferretti: “Sta meglio, e sono contento”.

Ore 12.15 – Su Sentinelli e Niccolini: “Mi prendo altre 24 ore per decidere, ne parlerò anche con loro visto che si sono allenati poco in settimana. Non è facile scegliere, devo fare le dovute valutazioni…”.

Ore 12.12 – Sui tifosi: “Può sembrare banale ma abbiamo bisogno che i tifosi domani ci stiano ancora più vicini, perché col passare del tempo l’asticella si alza e più sono al nostro fianco e meglio è”.

Ore 12.10 – Queste le dichiarazioni rilasciate alla nostra redazione ed ai colleghi di “Mattino” e “Gazzettino” da Carmine Parlato. Sulla Triestina: “Ho chiesto ai ragazzi di fare la prestazione e di essere continuativi per tutti e novanta i minuti, anche se ovviamente ciò che più conta sono i tre punti. Conosciamo poco la Triestina ed avranno nuovo stimoli visto il cambio di allenatore, quindi sarà una battaglia. E sarà importante iniziare bene. Ferazzoli? Non mi ricordo se l’ho già incontrato quando era al Rieti ed io al Rovigo, è molto preparato. Loro in crisi? Speriamo che ci rimangano per un’altra domenica… La differenza di punti? Pensiamo a fare la prestazione, non guardiamo le distanze. Dovevo andare a Trieste? Ero stato contattato a metà giugno, ma ho fatto le mie considerazioni e ho abdicato…”.

Ore 12.00 – Qui Appiani: termina l’allenamento.

Ore 11.50 – Qui Appiani: provati i calci di rigore.

Ore 11.30 – Qui Appiani: provate soluzioni da palla inattiva.

Ore 11.10 – Qui Appiani: continui cambi di modulo ed interpreti.

Ore 10.50 – Qui Appiani: schemi anti-Triestina in corso, regolarmente in gruppo Sentinelli e Niccolini.

Ore 10.40 – Qui Appiani: inizia la rifinitura dei Biancoscudati.

Ore 10.20 – (Mattino di Padova) Eppure, sembrerà strano, per trovare l’ultima vittoria biancoscudata all’Euganeo bisogna fare un salto indietro di 15 anni: è dal novembre del 1999 (allora era serie C/1) che i biancoscudati non battono la Triestina davanti ai loro tifosi in campionato. Finì 4-2 per la squadra di di Beruatto, che s’impose davanti a cinquemila spettatori con la doppietta di Gasparetto e i gol di Della Giovanna e Ferrigno. Da allora, all’Euganeo solo una vittoria a tavolino in Coppa Italia, nel 2005, quando la Triestina schierò la squalificato Baù. Gli albori. Ma bisogna andare indietro di oltre ottant’anni per ritrovare il primo scontro ufficiale tra biancoscudati e alabardati. Il 19 gennaio del 1930 il primo Triestina-Padova finì 2-1 per i padroni di casa, vincenti grazie alle reti di Ostromann e De Manzano, inutile per la squadra allenata da Aldo Fagiuoli, che a fine stagione retrocederà in B, il rigore di Bedendo. A distanza di 84 anni, Padova e Triestina domani si ritrovano, l’una contro l’altra. E comunque vada, non sarà una partita come le altre.

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) L’ultimo incontro ufficiale tra le due è del febbraio 2011: la Triestina vinse 1-0 all’Euganeo con una rete di Marchi a pochi minuti dal 90’, battendo il Padova di Calori. Il quale di lì a cinque giornate sarebbe stato esonerato per far posto all’esordiente Dal Canto. Una sconfitta che, in pratica, lanciò quel Padova verso la finale playoff per la serie A. Finale che i tifosi del Biancoscudo ricordano con dispiacere e un po’ di rabbia. Ma questa è un’altra storia Le ultime gioie. Il primo flash del tifoso biancoscudato al pronunciamento del nome Triestina porta però i ricordi a quella sera del 13 giugno 2010, al playout vinto 3-0 allo stadio Rocco che salvò la squadra di Sabatini, tornata in serie B solo un anno prima, e condannò la Triestina di Arrigoni e Fantinel, successivamente ripescata. La rete iniziale di Vantaggiato, lo slalom di Cuffa tra le gambe di Cottafava, infine il primo e unico gol biancoscudato di un giovanissimo Giacomo Bonaventura, talento che oggi porta addosso la maglia del Milan, fecero impazzire i duemila padovani stipati in Curva Nord.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) In campo c’è una fetta di storia del calcio. Perché al netto del ferreo rigorismo dei burocrati, di almanacchi che ricorderanno quella di domani come la prima sfida della storia tra Biancoscudati Padova, società nata pochi mesi fa, e Unione Triestina, fondata nel 2012, domani all’Euganeo sarà un pomeriggio da emozioni forti. Pronte a fronteggiarsi, per la settantaseiesima volta nella storia del calcio italiano, Padova e Triestina regaleranno alla serie D una partita dal sapore di grande calcio. E poco importa che l’una stia volando prima in classifica e l’altra sia l’ultima della classe e annaspi ancora per risalire dalle ceneri del fallimento di due anni fa. Padova-Triestina profuma di storia, e porta con sé le gesta degli atleti che l’hanno resa grande. In parità. Dici Padova-Triestina e non può che venire in mente Nereo Rocco, el Paròn triestino cui le due squadre hanno legato la loro storia. Ma sul campo, a oggi, sono ben 75 i precedenti ufficiali tra le due squadre, leggermente favorevoli ai padovani: 28 vittorie biancoscudate, 23 pareggi e 24 affermazioni alabardate.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Vigilia col dubbio per Carmine Parlato. La rifinitura di questa mattina, in programma alle 10 allo stadio Appiani, non servirà solo per testare l’undici anti-Triestina, ma anche per valutare le condizioni di Niccolini e Sentinelli. I due difensori centrali ieri pomeriggio hanno effettuato gli esami di rito per accertare l’entità dei loro fastidi muscolari: i referti hanno scongiurato la presenza di lesioni, ma hanno messo in evidenza una contrattura abbastanza seria all’adduttore per il primo, mentre il secondo soffre essenzialmente di una doppia contusione. I due questa mattina proveranno il riscaldamento con i compagni dopo aver saltato l’allenamento di ieri, ma per evitare guai più seri lo staff tecnico d’accordo coi medici potrebbe anche decidere di farli riposare entrambi e di non convocarli per la partita di domani. In tal caso, spazio alla coppia Thomassen-Dionisi al centro della difesa. Per il resto, si va verso la conferma del 4-3-1-2 con Segato, Nichele e Mazzocco alle spalle di Cunico, con Ilari e Tiboni davanti. Ferretti troverà spazio a gara in corso, e non è escluso che, come ad Arzignano, l’iniziale schieramento biancoscudato possa all’occorrenza trasformarsi in un 4-2-3-1.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) «I biancoscudati retrocederanno subito dopo in serie B e si prepareranno a vivere anni bui, mentre a Padova inizierà l’epoca della cementificazione e delle vie d’acqua tombinate. E molti dei suoi luoghi si trasformeranno per sempre». Un periodo indimenticabile, che Cavianato cerca di interpretare, andando al di là della semplice figura dell’allenatore. In primis l’autore prova a riabilitare l’immagine di Nereo Rocco: «Non era solo un catenacciaro, le sue squadre sapevano attaccare e avevano talento». In secondo luogo la domanda che si pone è: perché un triestino autentico come lui, finisce per ambientarsi così bene in una città completamente diversa come Padova? «Perché ci sono tante analogie, a partire da un dialetto così simile. A Padova non c’è il profumo di salsedine, ma a quell’epoca i tanti corsi d’acqua che attraversavano la città, secondo me, rappresentavano qualcosa di rassicurante per gli uomini di mare come Rocco. E poi, proprio nel momento in cui il tecnico ha scelto di non lavorare con il padre, commerciante di carni, per tornare a indossare tuta e scarpini, il destino gli ha riservato un campo d’allenamento e uno stadio attiguo al mercato del bestiame cittadino. Con le urla dei commercianti che si mischiavano al suono del fischietto dell’allenatore. Per lui era come essere a casa».

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Quando Ivo Valentino Cavinato ha iniziato a scrivere il suo libro, probabilmente non si sarebbe mai immaginato che per la prima volta nella loro storia Padova e Triestina si sarebbero affrontante in un campionato che non fa per nulla onore al passato delle due società. Ma se il destino segue una logica, allora non ci poteva essere momento migliore, per lo scrittore padovano, per presentare la sua terza opera, proprio a ridosso del derby in serie D. Cavinato è un commercialista in pensione che vanta un passato nelle giovanili del Calcio Padova, nel momento di massimo splendore del Biancoscudo, con Nereo Rocco allenatore della prima squadra. Ed è proprio questo il fulcro di Ze solo fut-bol, Padova ai tempi di Rocco (Venilia editrice, 159 pagg., 15 euro), romanzo autobiografico ma, giura chi l’ha letto, poco auto referenziale. Cavinato ha aperto il libro dei ricordi personali, prendendo spunto dalle vicende del Paròn per tratteggiare la città e la vita a Padova sul finire degli anni’50. E non è una scelta casuale. «L’arrivo dell’allenatore triestino a Padova giunge in un momento molto particolare della città, che si incastra tra gli echi della guerra appena conclusa e l’incombente boom economico», spiega Cavinato. «E sarà proprio il momento in cui Rocco se ne andrà da Padova che segnerà un punto di svolta e di totale mutamento, sia nella città che nella squadra di calcio».

Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) Nel frattempo la Triestina si presenta all’Euganeo in condizioni pressoché disastrose, con una classifica che piange e con un cambio di allenatore che al momento non sembra aver cambiato nulla. Nella giornata di ieri il club giuliano ha comunicato di essersi assicurato le prestazioni sportive del giocatore abruzzese Anselmo Antonelli, nato il 20 agosto 1985 a Celano. Il difensore dell’85 è l’ultimo rinforzo del reparto arretrato alabardato, con una carriera sviluppatasi nel Girone F della Serie D tra Abruzzo e Molise. L’affluenza di pubblico per domani all’Euganeo si annuncia molto massiccia e potrebbe ancora una volta superare quota 5 mila. Per quanto riguarda la trasferta a Dro del 16 novembre, la società trentina dopo diverse riunioni e incontri con le autorità competenti, ha confermato che si giocherà regolarmente allo stadio «Oltra». I tifosi biancoscudati verranno sistemati sulle due tribune solitamente occupate dai sostenitori locali, mentre ci saranno sensibili modifiche alla viabilità rispetto al normale deflusso di veicoli nei due sensi di marcia. La settimana prossima verrà predisposto un piano speciale in accordo con la questura di Trento.

Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Emergenza infortuni per il Padova in vista del suggestivo amarcord fra nobili decadute di domani all’Euganeo contro la Triestina. Sono quasi out i due centrali titolari Sentinelli e Niccolini: «Ne avessimo almeno uno dei due a posto – sospira con un sorriso amaro il ds Fabrizio De Poli – saremmo felici. Si sottoporranno ad alcuni esami di controllo e poi vedremo se e come impiegarli eventualmente contro la Triestina». Sempre più probabile, salvo recuperi miracolosi in extremis nella rifinitura di oggi all’Appiani, che entrambi alzino bandiera bianca e che tocchi a Thomassen accanto a Dionisi al centro della terza linea biancoscudata, con la conferma di Busetto lungo la corsia destra. Davanti di sicuro non ci sarà dall’inizio Ferretti, che nella migliore delle ipotesi sarà in panchina. I titolari saranno Tiboni e Ilari, con Cunico ad agire nella posizione di trequartista. A centrocampo scalpita per una maglia Bedin, ma è probabile che Parlato finisca con il confermare Segato, Nichele e Mazzocco.

Ore 08.38 – (Biancoscudati Padova) Questo il programma allenamenti della prima squadra fino al 4 Novembre: Sabato 1/11 allenamento alle 10.00 allo stadio Appiani di Padova. Domenica 2/11 ore 14.30 gara di campionato 9° Giornata: Biancoscudati Padova – U. Triestina. Lunedì 3/11 riposo, Martedì 4/11 ore allenamento alle 14.30 al centro sportivo Memo Geremia (Guizza).

Ore 08.36 – (Biancoscudati Padova) La Biancoscudati Padova informa che sono già in vendita i biglietti per la gara Biancoscudati Padova – Unione Triestina, in programma domenica 2 novembre alle 14.30. I tagliandi possono essere acquistati nei punti vendita Ticketone, sul sito www.ticketone.it fino alle ore 12.00 di domenica 2 novembre. Le biglietterie dello Stadio Euganeo apriranno il giorno della gara alle ore 13.00. Punti vendita TicketOne abilitati alla vendita dei biglietti: – Coin Ticketstore – via Altinate 16/8 – Padova – Tel. 049-8364084. – Toto Abano – viale delle terme 87 – Abano Terme – Tel. 049-810665. – Totoricevitoria “Casa Fortuna” – via Bajardi 5 (presso Centro Commerciale “La Corte”) – Tel. 049-8647805. – Lastminute Tour Vigonza c/o Centro Matrix Shop – Via Udine 3, – Vigonza (Padova) – Tel. 049-629171. Per informazioni – Mail – biglietteria@biancoscudatipadova.com Tel. 049 604498.

Ore 08.34 – Serie D girone C, il prossimo turno (domenica 2 novembre, ore 14.30): AltoVicentino-Mori Santo Stefano, Clodiense-Giorgione, Dro-Belluno, Kras Repen-Fontanafredda, Legnago-ArziChiampo, Montebelluna-Union Pro, Padova-Triestina, Sacilese-Mezzocorona, Union Ripa La Fenadora-Tamai

Ore 08.32 – Serie D girone C, la classifica aggiornata: Padova 24, Alto Vicentino 22, Belluno 19, Sacilese 15, Tamai 14, Clodiense 13, Union Ripa La Fenadora 12, Montebelluna, Fontanafredda, Giorgion 10, ArziChiampo 9, Union Pro e Legnago 8, Kras Repen 7, Dro 6, Mori Santo Stefano 3, Triestina 2, Mezzocorona 0.

Ore 08.30 – Serie D girone C, i risultati dell’ottava giornata: ArzignanoChiampo-Padova 0-1, Belluno-Giorgione 0-0, Fontanafredda-Dro 3-1, Mezzocorona-Clodiense 1-2, Montebelluna-AltoVicentino 2-4, Mori Santo Stefano-Legnago 0-1, Tamai-Sacilese 2-1, Triestina-Union Ripa La Fenadora 0-1, Union Pro-Kras Repen 0-1

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Ore 08.26 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Macron Store, Maglietteveloci.it, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Zero Emissioni, Ecosystem, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.

E’ successo, 31 ottobre: allenamento alla Guizza per i Biancoscudati, fermi ai box Sentinelli e Niccolini.




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