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Ore 22.10 – (Trentino) Sull’altro fronte, Davide Zoller, allenatore del Mori, riconosce il merito agli avversari: «Il risultato è giusto, noi paghiamo troppo i gravi errori di concentrazione come nel caso delle due reti del Dro». L’analisi è precisa: «È evidente che non siamo ancora con la mentalità in questa categoria. In Eccellenza si possono fare, in serie D no». Strada in salita, dunque, per il Mori, ma rimane la voglia di fare bene: «Per noi sarà veramente difficile fare punti; testa bassa e lavorare. Bisogna cambiare rotta soprattutto nella fase difensiva perché le salvezze si costruiscono da lì e prendendo così tanti gol per noi poi diventa difficile farli». Mister Zoller ammette qualche errore nella preparazione della gara e si assume le proprie responsabilità: «Mi aspettavo qualcosa di più da tutti sulla continuità di rendimento, ma ci manca qualcosa sulla concentrazione e questo è compito dell’allenatore pertanto cercherò di lavorare soprattutto su questa cosa». L’allenatore del Mori non cerca scuse e sa che la squadra può migliorare:«Non mi attacco alle assenze, la partita è sempre stata accesa e devo dire che siamo una squadra viva, che sta in campo e ce la mette tutta». Per il presidente del Dro Loris Angeli quella di ieri è stata una buona partita: «L’abbiamo preparata bene e l’importante era uscire dal campo in undici, perché domenica scorsa l’abbiamo terminata in dieci e quella prima in nove e in questa categoria se regali agli avversari due uomini puoi star certo che punti non ne fai».
Ore 21.50 – (Trentino) Quella fra Dro e Mori è stata una partita sicuramente emozionante e che ha riservato non poche sorprese e anche qualche colpo di scena. A sottolinearlo è lo stesso allenatore del Dro Stefano Manfioletti durante le interviste di rito nel dopo gara. «Ci sono state tante cose – spiega l’allenatore che da quest’anno siede sulla panchina droata – c’è stato anche un rigore parato ed è stata una partita importante dove abbiamo curato tantissimo l’attenzione ai dettagli. Nell’unica disattenzione abbiamo preso il gol. Sono contento – prosegue il mister – della mia prima vittoria qui e la voglio dedicare ad Antonello Zani, un amico che adesso non c’è più e che per me è stato davvero importante». Per mister Manfioletti la squadra si è comportata bene anche grazie al lavoro svolto durante gli allenamenti. «Per tutta la settimana abbiamo lavorato tantissimo – racconta – e questa mattina abbiamo fatto un ulteriore allenamento. La squadra è pressoché nuova e deve lavorare e trovare il modo di amalgamarsi meglio. Oggi, però, abbiamo lavorato sulla densità e sulla concretezza in mezzo al campo e questi sono i tanti piccoli passi che dobbiamo fare». Ma ci sarà poco tempo per gioire perché già si pensa al prossimo incontro che vedrà il Dro, domenica, andare in trasferta sul campo del Tamai. Un impegno che si annuncia davvero ostico. «Sicuramente sarà un campo difficile – ammette l’allenatore – ma ci andiamo col morale alto e questo è molto importante. Possiamo finalmente fare una settimana in cui lavorare più serenamente. Calcari, lo sapevamo, non è al 100%, ma abbiamo voluto rischiare, nonostante le tre settimane di assenza, e ha avuto una ricaduta. Maran, invece, ha un problema posturale del bacino che tante volte non gli fa finire la partita per crampi».
Ore 21.20 – Lega Pro, i risultati delle venete: il Bassano batte 2-1 grazie ad una rete nel recupero di Maistrello e rimane al primo posto in classifica, mentre il Real Vicenza vince 2-0 il “derby” col Venezia grazie alle reti di Bruno e dell’ex biancoscudato Piccinni.
Ore 20.50 – (Gazzettino, edizione di Belluno) «Siamo solo al 4 ottobre. È presto per i proclami». Roberto Vecchiato fa giustamente il suo lavoro. Che è quello di allenatore, ma anche di pompiere: solo che per spegnere gli entusiasmi nell’ambiente gialloblù di acqua ne serve parecchia. Perché vincere 5 match di fila, ottenere 15 punti su 15 disponibili e addormentarsi, almeno per una notte, da capolista solitaria, beh, è qualcosa che va oltre l’immaginazione. E riporta la piazza calcistica di Belluno indietro nel tempo: alla stagione di gloria 2002-2003. Quella del salto nei professionisti: «Ripeto, pensare di vincere il campionato dopo 5 gare è prematuro. Ma almeno per la salvezza siamo a buon punto (ride sotto i baffi il tecnico, ndr)». Cosa vi aspettate da qui in avanti? «Noi vogliamo semplicemente dimostrare, in ogni partita, che siamo forti. E ritengo che lo abbiamo dimostrato anche con la Triestina, seppur in modo diverso rispetto al solito. Ovvero, non giocando bene, ma resistendo alle difficoltà contro un avversario in grande condizione e in crescita. Nel primo tempo hanno corso in modo incredibile». A metà ripresa ha inserito Mosca, D’Incà e Sadio Samba: benedetta panchina, verrebbe da dire. È il maggior numero di alternative la chiave di volta della partenza perfetta? «Indubbiamente avere una rosa più lunga aiuta. E il merito è del direttore sportivo e della società: poi è chiaro che il compito di sfruttare al meglio tutte le armi a disposizione spetta a me. A Fontanafredda, avevano cambiato la partita gli ingressi di Masoch e Samba. Stavolta è toccato agli altri». Dalle sostituzioni che ha effettuato, si capiva che questa partita voleva vincerla a tutti i costi.
«Assolutamente sì, è così. Alla luce della situazione in cui ci troviamo attualmente, preferisco rischiare di perdere, piuttosto che accontentarmi di pareggiare. Ecco perché ho voluto puntare su un modulo ancor più offensivo». Ora il polisportivo rimarrà chiuso due settimane: si va ad Arzignano e a Padova. È qui che si capirà di quale pasta è fatto il Belluno? O si è già capito? «Dico solo che ottenere 15 punti in 5 partite costa fatica. E adesso vediamo cosa ci riserveranno le due trasferte».
Ore 20.30 – (Il Piccolo) La terza trasferta stagionale è amara per la Triestina, che dopo il buon primo tempo, capitola nella ripresa all’ingresso di Samba Sadio, il senegalese al secondo gol in campionato. Mister Lotti commenta laconico il copione dell’incontro del Polisportivo, quasi a ricalcare la trasferta di Arzignano.. «Come in tutta questa prima parte della stagione ai primi piccoli errori in fase difensiva la paghiamo a caro prezzo e ci mettiamo in difficoltà da soli. Anche stavolta abbiamo fatto la nostra gara, creato delle buone occasioni nel primo tempo. Il momento è difficile, paghiamo oltre i nostri demeriti». La squadra ha protestato sul secondo gol del Belluno, era fuorigioco? «Non lo so, credo di si. Al momento sembrava di si. Sul rimbalzo del pallone Fiore avrebbe potuto allontanarlo meglio ma è rimbalzato male e non è riuscito a metterla fuori. Loro sono stati bravi a recuperare il pallone, a lanciarlo dentro e a siglare il gol». Una situazione d’emergenza con la rinuncia forzata dell’ultim’ora a Giorgino. Quali sono gli spunti buoni di questa partita? «Noi dimostriamo sempre di essere una buona squadra, in crescita, però dobbiamo stare attenti ai piccoli errori. E anche essere più convinti dei nostri mezzi, crederci di più. Il risultato maturato qui a Belluno sinceramente non credo sia tanto giusto. Eppure il finale è questo come in altre occasioni. Il calcio è così, noi intanto cerchiamo di sbagliare di meno». La classifica langue, ricetta per uscirne? «Non dobbiamo guardare la classifica ma andare avanti e crederci, cercare una prima vittoria che possa darci fiducia, e credibilità in tutto quello che andiamo a fare».
Ore 20.00 – (VenetoGol) Passo falso del Kras Repen che sul campo amico di Monrupino cade per 2-1 sotto i colpi del Montebelluna. Nella prima frazione di gioco i biancorossi giocano meglio trovando il gol con uno splendido esterno destro a incrociare di Fross al 37′. Prima da registrare una occasione per parte per Knezevic e Giglio (ottimo Budicin a respingere coi piedi). Nel secondo tempo il Montebelluna, dopo aver sfiorato ancora il gol con Giglio, perviene al pari grazie a Perosin, il più veloce a ribattere in rete un calcio di punizione dal limite respinto da Budicin. Dopo una colossale occasione da rete non concretizzata da Knezevic, al 38′ il Kras Repen usufruisce di un calcio di rigore assegnato per fallo ai danni di Cvijanovic. Sul dischetto va Grujic che però si fa neutralizzare la sfera da Rigo. Al 42′, quando il pari sembra oramai segnato, il Montebelluna trova l’acuto vincente grazie al neoentrato Masiero che di testa colpisce tutto solo con difesa carsolina mal appostata. Un ko che brucia come spiega il tecnico Predrag Arcaba: “Abbiamo dei cali di concentrazione che non possiamo più permetterci. La sconfitta di oggi è davvero ingiusta”.
Ore 19.30 – (VenetoGol) La Clodiense si prende i tre punti, il “Fontana” torna a mani vuote e riflette sulla prestazione fornita nella ripresa dove l’arrembaggio rossonero, costante e rabbioso, non si è tradotto in gol. Il gol invece lo ha insaccato il mediano Casagrande che al 32’ della ripresa con un tiro da 20 metri ha centrato la faccia interna del palo rendendo vano l’intervento di Vicario. E’ un verdetto all’inglese che premia oltremisura i granata, ma fa morale. In attesa di mettere in ordine al calendario con la gara di recupero in programma mercoledì al “Ballarin” contro il Tamai, la formazione di Andrea Pagan si è aperta così un varco in classifica e ora potrà gestire con saggezza i 90’ contro le furie rosse. La Clodiense dopo la prima frazione giocata con maggiore piglio rispetto ai friulani, nella ripresa più volte ha concesso il fianco, ma De Martin e Florean be francobollati non hanno trovato spazio per impensierire i pali di Okroglic. Sul versante friulano il “Fontana” stoppato in casa domenica scorsa dal Belluno contava, da viaggiante, di infilare un nuovo risultato positivo dopo l’ottimo esordio al Dal Molin” di Arzignano (1-1) e la felice sparata all’Ostani di Castelfranco V.to, ma l’impegno non è bastato. Ancora privi di Malerba al centro della difesa, i rossoneri hanno patito sulle poche incursioni di casa quel pizzico di esperienza che è mancato proprio domenica scorsa davanti al crescendo della capolista bellunese. Il gol di Santi a metà del primo tempo ha in parte ingigantito i valori della prestazione granata, ma col passare dei minuti l’undici di mr. Pagan senza troppo rischiare ha amministrato l’esigo vantaggio fino al riposo. La partita non è stata bella sul piano stilistico e l’arbitro fin troppo permissivo ha scontentato tutti. Nella ripresa la reazione ospite è stata veemente, ma il gol in Laguna si è rivelato tabù e sul doppio vantaggio di Casagrande anche il “Fontana” si è seduto….
Ore 19.00 – (VenetoGol) In avvio di ripresa mister Feltrin cambia il modulo e con l’inserimento di Comin e Alvise Nobile accentua la fase propositiva della squadra ce al 5’ va nuovamente ko sul solito e ripetuto schema-cross di Beccia. Il laterale montelliano questa volta il cambio di campo lo esegue dalla trequarti e sul secondo palo piomba Dario Sottovia che impatta il pallone sulla traversa e sulla ribattuta l’ex Marano in avvitamento circense confezione il tris che Baldan in parte smorza in fondo alla rete. Chiusa la pratica la Sacilese davanti all’arrendevolezza dei trevigiani non abbassala guardia e al 29’ è Marco Beccaro a regalare alla platea un gol-show: l’ala dalla sinistra con una serpentina semina un paio di avversari, punta il primo palo e sull’attacco di un terzo difensore anticipa la giocata di piatto infilzando Baldan sul palo opposto con il cuoio che per metà porta spazzola la linea bianca. La frittata biancoblù non è però completata perché al 39’ è Marco Beccaro a trasformarsi in assist-man per il compagno di reparto Sottovia: il n° 10 biancorosso va a occupare la zona di Beccia e dalla trequarti, con uno morbido “scavetto” serve Sottovia in entrata in sovrapposizione, l’ala controlla la sfera in corsa e con un deciso collo sinistro indirizza il pallone in fondo alla rete.
Ore 18.50 – (VenetoGol) Sacile. E’ un olè a tutto tondo. La Sacilese ha finalmente ingranato la “quinta”… L’Union Pro in questo pomeriggio contro i liventini ha testato il vero valore della serie D. Nelle fila dell’ undici del Terraglio pesa parecchio l’assenza nella difesa a “quattro” dell’ex biancorosso Dario Zanette (in campo c’è invece l’altro ex Marco Rossi), uomo in grado di garantire la giusta esperienza al reparto e un buon numero centimetri nel gioco in acrobazia. Al via di la Sacilese che in casa ha infilato due “ics” contro NK Kras e Ripa la Fenadora punta a fare bottino pieno. L’ Union Pro contrappone l’efficacia e la spavalderia della matricola: incassato lo stop a Padova, la formazione di “Checco” Feltrin ha immediatamente riscattato la giornata-no. E’ una sfida che inizia a tavoletta. Al 1’ l’undici di Zironelli si affaccia minaccioso al limite dei sedici metri con una battuta strozzata di Dario Sottovia. I liventini non mollano la presa e l’Union Pro resta barricato nella propria trequarti. Al 3’ sulla prima puntata con aggiramento laterale sulla sinistra, è Beccia a pennellare i colori dell’Arcobaleno con un’ assist al bacio per lo stacco sul secondo palo di Spagnolli; l’ incornata a incrociare termina la sua corsa nel sacco trevigiano. Inutile il volo di Baldan a rintuzzare la capocciata. La formazione di mr. Feltrin incassata la botta ha un’immediata reazione e con le veloci folate di Basso e Andrea Nobile allunga le maglie di casa. Al 10’ da un’azione frontale nasce il primo pericolo per i pali di Favaro. E’ un calcio piazzato dal 22 metri che Furlan con un fendente mancino manda a stamparsi sulla trasversale. La vivacità mostrata nelle ripartenze dai bianco-blù trevigiani spingono la sacilese a giocare il match a viso aperto e da ambo le parti i 22 agiscono in ampi spazi articolando palla a terra i repentini spostamenti del gioco. E’ la velocità dei furetti dell’Union Pro ad allertare la più prestante difesa biancorossa che è chiamata usare il mestiere per frenare l’impeto trevigiano. L’ Union ci prova anche su palla inattiva (laterale) con capitan Lorenzatti e il taglio va a lambire il “sette” 26’. Dalla parte opposta la Sacilese scandisce il ritmo e la pressione nei sedici metri con un paio di conclusione telefonate. Al 37’ i liventini ciccano il bis con Beccaro: l’ex Marano in progressione fa leva sulla propria velocità punta Baldan egli spara contro. Passano due minuti e nasce l’azione fotocopia che porta al 2-0: Beccia fronteggiato da Saitta si libera del terzino (’96) che gli gira le spalle, fionda il pallone nel mezzo, baldan non esce a dar manforte ai compagn e lo stacco di Spagnolli si rivela una nuova mazzata per la retroguardia trevigiana molto deboluccia nel gioco aereo. Il doppio vantaggio incanala la gara a favore dei biancorossi che al “XXV Aprile” davanti ai propri tifosi devono ancora fare centro. Si va così al riposo con 35” di recupero.
Ore 18.20 – (VenetoGol) Cambia lo scenario ma in casa l’Altovicentino non riesce a sbaragliare il campo. Lo stadio dei “Fiori” di Valdagno la nuova casa dell’Altovicentino è ancora un terreno da studiare e al momento non ha fatto presa sulle esibizioni dei bianconeri. Contro un Ripa La Fenadora combattivo che mal ha digerito la sconfitta del passato torneo (3-2 in dirittura finale), mr. Cunico rimuove parecchi ruoli nell’undici titolare. Fuori dalla contesa restano il macchinoso Toledo (Cortese si prende per mano la regia della squadra), il “pallino” Pozza non al meglio e soprattutto l edue punte Giglio e Peluso che lasciano il posto al marocchino Kabine e al mobile Paganelli, ex Correggese e Mezzocorona. Anche Max Parteli opta per un parziale rinnovamento. Nella linea di difesa torna dal 1’ Gjoshi e lascia il ruolo Malacarne in una difesa che passa a “tre” con Antoniol (De Checchi rifiata in panca) delegato a fare da collante verticale con la mediana, Dassiè è defilato sulla sinistra e Tibolla assume il ruolo di mediano centrale spalleggiando così Malacarne avanzato in una posizione utile a favorire la sua versatilità nel tiro dalla media distanza. Davanti a sbrigare la fase d’urto ci sono i soliti noti: Andreolla a suggerire con Moresco (pupillo di Cunico all’EuroTezze) e Brotto a impegnati a finalizzare. In panchina torna dopo un paio di settimane Nicola Tomasi ristabilito dalla distorsione. E’ il laziale Simiele l’arbitro designato a dirigere una gara che si annuncia elettrica e molto intensa sul piano agonistico. Ma il campo smentisce l’attesa, la partita per tutta la prima frazione si rivela sonnolenta, non decolla e anche al tiro le due squadre mai infieriscono. Il predominio del campo vede i bianconeri mantenere di gran lunga il possesso del pallone, ma De Carli tra i pali può godersi il sole di fine estate. Solo Kabine è riuscito a sfoderare una conclusione degna di essere registrata a referto. Il resto nulla nemmeno sulle palle inattive uno dei punti di forza dell’inventiva delle due squadre. Il riposo dopo tanta noia ha dato la scossa. Nella ripresa si è vista un’altra partita, almeno lo si è visto nel quarto finale. Il pasticcio al 32’ di Pellizzer ha spianato la vittoria ai bianconeri che al 37’ avrebbero potuto raddoppiare, ma De Checchi sulla linea si è sostituito a De Carli. Al 44’ nel dare fondo al forcing Giglio angola troppo la conclusione e al 45’ è Toledo a imitarlo mancando il bersaglio grosso. A tempo scaduto grande occasione per il Ripa, ma Antoniol da centro area leggermente scoordinato alza troppo la mira e la palla si perde tra i cespugli … Il Ripa incassa e ora dovrà guardarsi alle spalle dal ritorno di parecchie antagoniste…
Ore 18.00 – Serie D girone D, i risultati delle padovane: Este sconfitto a sorpresa 1-0 dal Formigine, mentre l’Abano batte la Thermal 2-0 nel “derby delle Terme” grazie alle reti di Bortolotto e Barrichello.
Ore 17.42 – Notizie su Gustavo Ferretti: stiramento probabile ai flessori per El Rulo, che dovrà attendere 24 ore visto il gonfiore della parte stirata prima di effettuare accertamenti clinici
Ore 17.40 – Giuseppe Bergamin (presidente Padova): “Non giudico gli episodi perché voglio vederli meglio, e purtroppo capita… Ma ho visto una squadra che ha lottato fino all’ultimo secondo. Abbiamo lottato e ci siamo meritati questa vittoria. Ho visto coraggio ed orgoglio nei ragazzi in campo. Oggi il pubblico è stato davvero l’undicesimo uomo in campo perché hanno sopperito all’espulsione di Segato. La squadra ha fatto un capolavoro”.
Ore 17.35 – Matteo Dionisi (difensore Padova): “Abbiamo messo l’anima in campo, e credo che si sia visto. Non molliamo mai, e oggi ne abbiamo dato la dimostrazione. Mi sono venuti i brividi dopo il gol, ho provato un’emozione unica a sentire il boato del pubblico, avevo la pelle d’oca e gli occhi sbarrati! Questo pubblico ci fa sentire giocatori di categoria superiore, non di serie D…”
Ore 17.33 – Marco Ilari (difensore Padova): “Fare gol all’ultimo respiro è stato bellissimo, ma il boato è stata la cosa più bella della giornatal Siamo stati molto bravi a complicarcela, ma sull’espulsione siamo stati penalizzati perché è stata eccessiva. Su parecchi episodi i nostri avversari non sono stati leali… Dedico il gol alla mia famiglia e alla mia ragazza”.
Ore 17.30 – Sala stampa, Carmine Parlato, allenatore Padova: “In questa categoria gli esperti non giocano solo perché devo incastrare i giovani. Come ben sapete in settimana avevo intenzione di inserire Nichele, ma gli incastri coi giovani non mi dava una grande efficacia da campo e ho fatto in modo di non spostare gli equilibri della squadra. Nel ringraziamento che danno tutti i “senatori” è una ruota che gira, sono scelte che devo fare, mi assumo le responsabilità. Ferretti? sinceramente non so, ha sentito tirare al flessore, vedremo cosa sarà. Nel contesto generale ancora una volta i ragazzi ci hanno dimostrato grande cuore e di crederci fino alla fine. Abbiamo giocato in 10 tutto il secondo tempo, loro sono una squadra giovane, ma bisogna far loro i complimenti per come hanno affrontato la sfida dell’Euganeo. Il risultato di oggi è “tanta roba”.
Ore 17.25 – Sala stampa, Carmine Parlato, allenatore Padova: “L’espulsione ci ha complicato i piani, perchè giocare in 10 contro 11 tutta la frazione poteva abbattere un toro, invece con la sostituzione ho cercato di dare credibilità alla squadra mettendo Pittarello punta centrale. Quando ho visto che stava venendo meno l’equilibrio ho cercato di dare forza alla squadra e la fisicità di Nichele ha fatto il resto. Le forza alla fine non c’erano più, abbiamo portato a casa una vittoria stra meritata anche se macchiata da alcune situazioni di squadra. L’espulsione di Segato? Vorrei riguardare le immagini, se ha reagito ha fatto una sciocchezza. Segato ha un sostituto di pari valore, Ferretti potrebbe pesare di più anche se Tiboni si sta avvicinando a una discreta condizione fisica. Penso che possa farcela per la trasferta di domenica a Fontanafredda, vediamo per quanto sarà possibile impiegarlo. Cambiare il modulo? E’ un po’ di tempo che ci penso, perché non possiamo fossilizzarci su un solo modulo. Ci servono altre alternative”.
Ore 17.20 – Sala stampa, Carmine Parlato, allenatore Padova: “Vincere un campionato come l’anno scorso agli ultimi cinque minuti è ancora più pesante, ma oggi il Padova ha vinto con il cuore e la determinazione anche se dobbiamo darci una calmata, perchè in questa categoria dove la terna arbitrale può commettere degli errori non bisogna mai esagerare. L’aspetto psicologico aiuta, ma tante volte toglie. Se durante l’arco della gara vediamo dei presupposti per cadere dei tranelli dobbiamo evitarli. Questa è l’unica cosa che posso imputare alla squadra. Nel momento in cui è venuto a mancare Ferretti ci sono mancati i punti di riferimento”.
Ore 14.50 – (Il Piccolo) «Forse oggi inizierà davvero il nostro campionato». Tullio Simeoni, dirigente responsabile del Kras Repen, la butta sul ridere. Però è evidente che il sodalizio di Monrupino, dopo tre pareggi ed una sconfitta, ha voglia di conquistare la sua prima vittoria stagionale. L’occasione potrebbe giungere nel pomeriggio di oggi quando alle 15 allo Stadio comunale di Repen i carsolini ospiteranno il Montebelluna. «Tanti tifosi ci chiedono quando arriverà la prima vittoria, ovviamente siamo noi stessi i primi a voler raggiungere questo importante obbiettivo», spiega Simeoni. Dopo la prestazione in chiaroscuro contro la Triestina i biancorossi avranno l’occasione per rifarsi contro una formazione almeno apparentemente abbordabile. Durante la settimana post derby gli allenamenti della squadra del presidente Goran Kocman sono proseguiti regolarmente. Il difensore di fascia fuoriquota Simone Castellano è stato vittima di una sindrome influenzale che lo ha costretto ad allenarsi solo martedì e venerdì. Si è invece rivisto a disputare la partitella in famiglia l’attaccante Alessio Corvaglia, attesissimo dall’allenatore Predrag Arcaba e da tutti i suoi compagni. Buone notizie, finalmente, anche per Marouane Tawgui. Il giocatore italomarocchino ha ottenuto tutte le carte necessarie per poter essere schierato in campionato. «Maru partirà verosimilmente dalla panchina, ma essendosi sempre allenato regolarmente con la squadra sarà pronto ad essere inserito», puntualizza Simeoni.
Ore 14.40 – (Giornale di Vicenza) Gara cinque, ancora fuori casa, da imbattuti e con la miglior difesa. L´Arzichiampo si presenta oggi a Castelfranco Veneto (calcio d´inizio alle 15) con queste credenziali, ma tenendo gli occhi bene aperti. Perché se l´imbattibilità e la solidità difensiva possono essere un vanto, c´è pur sempre da guardarsi dal Giorgione. Obiezione: hanno solo 2 punti in classifica. Ok, ma là davanti c´è uno dal cognome pesante – Antonio Baggio -che in 4 partite di campionato ha gonfiato altrettante volte la rete. E che dicono essere “bravino” sui calci piazzati. ANCORA TU. Si scrive Giorgione-Arzichiampo, ma si legge remake di Coppa Italia, 35 giorni dopo. Allora, dopo il 2-2 dei tempi regolamentari, finì 6-5 ai rigori per la Banda Beggio. E, manco a dirlo, anche in quell´occasione Baggio non si dimenticò di mettere la firma. «Concentrare tutte le attenzioni su un singolo – commenta Il tecnico dei gialloazzurri, Paolo Beggio – andrebbe a scapito dell´equilibrio. Anche perché oltre a Baggio ci sono ottime individualità anche in Episcopo e Gazzola. Se devo essere sincero, ciò che più mi ha impressionato in Coppa è stata la loro intensità». Una classifica “bugiarda”, quindi, almeno per ora. «Diciamo che è spezzettata, se andiamo poi a vedere il percorso del Giorgione ci sono anche due sconfitte per 1-0, sono state partite tirate. È una squadra giovane, che può peccare in fatto di esperienza ma non certo in qualità».
Ore 14.30 – (Tribuna di Treviso) Giorgione in casa a caccia del primo successo, Montebelluna e Union Pro in trasferta per dare continuità ai risultati. Oggi alle 15 si gioca la quinta di andata in serie D, che ieri ha rotto il ghiaccio con tre anticipi: Dro-Mori (2-1), Belluno-Triestina (2-1) e Legnano-Tamai (0-2). CASTELFRANCO. A Castelfranco arriva l’Arzignano, miglior difesa del girone (arbitra Madonia di Palermo). Per i rossostellati, reduci dal beffardo 3-3 con il Mori, è il quarto incontro consecutivo contro una neopromossa. Nessun indisponibile per mister Paganin, che deciderà in extremis l’undici titolare dovendo valutare la questione under. Giorgione e ArziChiampo si sono sfidate a fine agosto in Coppa Italia: 2-2 nei 90’ (reti trevigiane di Episcopo e Baggio), con successo dei vicentini ai rigori. «Tra tutte le avversarie che abbiamo affrontato, l’Arzignano Chiampo è la migliore insieme all’Union Pro», sostiene Paganin, «Forse l’Union si fa preferire per la coralità del gioco, i vicentini hanno invece buone individualità come il bomber Trinchieri. Sono una squadra fisica, brava nelle ripartenze, con Marchetti il più veloce». Giorgione (4-3-3): Bevilacqua; Dotti, Donè, Vio, Eberle; Favero, Mattioli, Giacomazzi; Gazzola, Baggio, Episcopo. MONTEBELLUNA. Due vittorie di fila senza subire gol per il Monte, ma la trasferta con il Kras Repen nasconde molte insidie (arbitra Borriello di Torre del Greco). «Il Kras l’ho visto lunedì sera al Rocco e ha due ottimi giocatori davanti», spiega il tecnico Pasa, «È una squadra aperta, che tende a fare gol ma anche a subirne. Occhio al loro campo, è piccolo e con la gente vicina: la butteranno su ritmo, corsa e aggressività». Negli ultimi 4 precedenti in campionato, il Monte non ha mai battuto i triestini. C’è il rientro di De Vido dalla squalifica, unici assenti Semenzin (ginocchio) e Cecchel (febbre). La società è in lutto per la scomparsa di Ivano Zanatta, classe 1950, negli ultimi anni osservatore per il Montebelluna: martedì alle 15 i funerali a Giavera. Monte (4-4-2): Rigo; N. De Vido, Fabbian, Severgnini, Frassetto; Cusinato, Garbuio, Nicoletti, Perosin; Giglio, Masiero. MOGLIANO. Trasferta impegnativa per la matricola Union Pro, di scena a Sacile (arbitra Gentile di Seregno). I friulani, imbattuti, sono tra i più quotati alle spalle di Biancoscudati e Altovicentino, potendo contare su un’impostazione molto offensiva, con Beccaro-Sottovia punte di diamante. La Pro farà leva sull’effetto entusiasmo dovuto alla striscia di tre risultati utili. «Ci aspetta una partita da giocare soprattutto con la testa», prevede mister Feltrin, «Il centrocampo è l’ago della bilancia, sto pensando ad alcune soluzioni che deciderò se attuare o meno all’ultimo minuto». Assente per squalifica Zanette, unico ex. Union Pro (4-2-3-1): Baldan; Saitta, Niero, Trevisiol, Furlan; Rossi, Lorenzatti; Casarotto, Serena, A. Nobile; Comin.
Ore 14.10 – Iniziata la conferenza stampa di presentazione della sponsorizzazione della Birra Antoniana, che diventa main sponsor del Padova. Roberto Bonetto: “Abbiamo conosciuto i fratelli Vecchiato due mesi fa, e c’è stato subito grande feeling. Realtà bellissime come quella di Birra Antoniana sono sempre graditissime”. Giuseppe Bergamin: “Oltre al feeling si potrebbe parlare di amicizia. Questo è un bel punto di partenza”. Sandro Vecchiato: “Siamo sempre stati vicini al Padova, e non abbiamo alcuna intenzione di allontanarci. Oggi è un nuovo giorno, ci stiamo conoscendo”. Michele Vecchiato: “Vogliamo crescere insieme a questo Padova”.
Ore 14.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Zirolandia è pronta. La trasferta a Valdagno di domenica scorsa (2-2 con l’Altovicentino) ha confermato che il periodo di rodaggio della Sacilese (6 punti) è terminato. Lo spettacolo può ricominciare. La conferma dovrà giungere questo pomeriggio quando al XXV Aprile arriverà l’Union Pro di Mogliano Veneto (7). Zironelli vuole la combinata: punti e spettacolo. In trasferta invece il Fontanafredda. I ragazzi di Maurizio De Pieri (7) saranno di scena a Chioggia per recuperare almeno il punto perso (che però avrebbero meritato) domenica scorsa (2-4) con il Belluno. La Clodiense ha 6 punti, ma deve recuperare (mercoledì) la gara con il Tamai rinviata per la scomparsa di Riccardo Meneghel. Si comincia alle 15. RICOMINCIAMO – «A Valdagno – dice Mauro Zironelli – ho rivisto la Sacilese della scorsa stagione. Abbiamo ritrovato gamba e brio. La fantasia non ci era mai mancata. Peccato per il rigore inesistente che non ci ha permesso di fare bottino pieno». Acqua passata. Ora c’è l’Union Pro da sistemare. Anche perchè Padova e Belluno (12) sono già in fuga. «Vero – conferma Ziro – non possiamo perdere altro terreno. L’Union ha alle spalle un pareggio e 2 vittorie (1-1 con il Giorgione, 3-1 a Dro e 1-0 con la Clodiense). Avversario tutt’altro che agevole. Rientra Favret che riprende il suo posto in un centrocampo completato da Craviari, Boscolo Papo e Beccia. Davanti a Favaro giocheranno Peressini, Baggio e Manucci. In prima linea Sottovia, Spagnoli e Beccaro. RIPARTIAMO – L’amaro in bocca per la sconfitta (prima stagionale) con il Belluno è rimasto. La capolista non ha giocato meglio della matricola Fontanafredda. «Ne abbiamo parlato in settimana – racconta Maurizio De Pieri – In questa categoria paghi il minimo errore. Quando succede bisogna reagire mentalmente. Con il Belluno dopo aver subito 2 gol in 3′ non abbiamo saputo farlo». La Clodiense, avversario di oggi, è di altra fascia. «La nostra – precisa De Pieri – Fa parte di quella decina di squadre che si giocheranno la salvezza. Arriva da una sconfitta come noi. Ci sarà voglia di riscatto». Squalificato Cao, il tecnico rossonero riproporrà gli stessi undici che hanno giocato con il Belluno: Vicario fra i pali, Ortolan, Malerba, Ianneo e Zorzetto in difesa, Facca, Tonizzo e Tacoli a centrocampo, Florean, De Martin e Grotto in attacco.
Ore 13.50 – (La Nuova Venezia) Inizia contro i rossoneri friulani del Fontanafredda (stadio “Aldo e Dino Ballarin”, ore 15, arbitro Vigile di Cosenza) il tour de force che vedrà la Clodiense giocare cinque partite in due settimane, tra campionato, recupero con il Tamai (mercoledì) e Coppa Italia. Dopo la prima sconfitta stagionale rimediata domenica a Mogliano i granata di Andrea Pagan cercano di rialzare la testa e di sorpassare in classifica proprio il Fontanafredda che conta un punto in più. «Dobbiamo ritrovare quella intensità e voglia di fare risultato che si era vista nelle prime due gare» ha spiegato ieri Pagan, «affrontiamo una squadra quadrata, affiatata e che, dopo la promozione, si è rinforzata con gli arrivi di De Martin e Florean». Sul fronte delle formazioni la Clodiense ritrova Casagrande e Pitteri che hanno scontato il turno di squalifica ma perde per una gara Piaggio dopo il rosso di Mogliano. Non ce la fa invece Francesco Tiozzo.
Ore 13.40 – (Gazzettino, edizione di Belluno) «La voglia di lottare farà la differenza sul campo dell’Altovicentino». Questa è la linea guida di Max Parteli, allenatore dell’Union Ripa La Fenadora (5 punti in 4 partite, contro i 10 degli avversari odierni), ieri al polisportivo di Belluno per seguire l’anticipo Belluno-Triestina. «Nonostante le loro indubbie capacità – continua il tecnico – non andremo ad affrontarli da vittime sacrificali. Metteremo in campo lo spirito e la voglia di lottare di una squadra che vuole vincere questa partita». La sfida si giocherà quindi a viso aperto senza nessun timore da parte dei neroverdi reduci dalla prima vittoria in campionato che potrà dare una velocità diversa ai prossimi incontri. Dopo gli allenamenti della settimana tornano a disposizione la punta Gianmarco Brotto e il centrocampisa Nicola Tomasi che ha giocato di fatto solo la prima gara stagionale durante la quale si è procurato un problema al ginocchio. A dirigere le operazioni sarà l’arbitro Achille Simiele di Albano Laziale. Mister, c’è voglia di fare il risultato? «Senza dubbio. Scenderemo in campo con tutta la determinazione necessaria. Loro sono una bella squadra e visti i risultati anche molto forte, ma noi siamo sereni e abbiamo la volontà di dimostrare il nostro valore. Il lavoro settimanale si è concentrato sugli errori commessi nelle partite precedenti. La squadra sta crescendo». L’anno scorso siete arrivati a un soffio dal fare punti a Marano, perdendo 3-2 al 94’. «Era una partita completamente diversa. Noi eravamo più liberi mentalmente, ora le condizioni sono differenti: un’altra squadra, un altro campionato. Loro sono in forma sul piano tecnico, ma noi non staremo certamente chiusi ad attendere che facciano il gioco. Sarà una bella partita».
Ore 13.30 – (Giornale di Vicenza) «Non creiamo allarmismi e continuiamo sulla nostra strada». Queste le parole di Enrico Cunico, tecnico dell´Altovicentino che oggi ospiterà tra le mura amiche il Ripa (fischio d´inizio fissato per le ore 15; dirigerà Simiele di Albano Laziale coadiuvato da Culterra e Ortona) con l´obbiettivo di ritrovare immediatamente la via del successo dopo il pareggio di sette giorni fa con la Sacilese.
Anche se a causa dell´x giunto contro la truppa di Zironelli ora Padova e Belluno viaggiano con due lunghezze di vantaggio, l´ex allenatore del Venezia dall´alto della sua esperienza e sagacia predica tranquillità. «Già in altre occasioni ho sottolineato che la nostra rosa è stata profondamente rinnovata rispetto allo scorso anno e quindi deve inevitabilmente ancora oliare a puntino alcuni meccanismi. Anche se c´è del rammarico per non essere riusciti a gestire il risultato – spiega l´allenatore di Caldogno – ritengo che con la Sacilese i ragazzi abbiano disputato una buona prestazione visto anche lo spessore dell´avversario che a mio parere darà del filo da torcere a tutti». Pozza e compagni hanno dovuto fare i conti con la legge degli ex, ma oggi tutti in casa altovicentina sperano vivamente che la “maledizione” non si ripeta visto che a guidare l´attacco del Ripa, vittorioso nell´ultimo match contro il Legnago, ci sarà niente meno che Giacomo Moresco. «I neroverdi vantano un´intelaiatura importante alla quale in estate sono stati aggiunti elementi validi come De Marchi, Tibolla e Moresco che conosco molto bene e che sicuramente vorrà fare bella figura contro la vecchia squadra».
Ore 13.10 – (Gazzettino) Este di scena sul campo del Formigine per continuare la propria marcia in vetta alla classifica. Sulla carta un’occasione d’oro, dato che i modenesi sono ultimi. Gianluca Zattarin non è dello stesso avviso: «Ci siamo allenati bene, ma è stata una settimana un po’ particolare per noi. Non ci aspettavamo una sanzione del genere per Bonazzoli, quando succedono queste cose non è mai facile. Il Formigine merita più punti di quelli che ha, sono bravi ed esperti dalla trequarti in avanti. Non dobbiamo pensare che sarà una partita semplice, anzi». Sulla dinamica del match aggiunge: «Noi non siamo capaci di gestire la partita perché non abbiamo l’esperienza per farlo. Dobbiamo andare sempre a manetta e premere sull’acceleratore al 100 per cento, altrimenti andiamo in difficoltà». Il Formigine attua un 4-4-2 che in fase di possesso diventa 4-2-4. Per l’Este il consueto modulo con il trequartista alle spalle delle due punte. «La squadra ha un equilibrio giocando in questa maniera, ma non è detto che si possa anche cambiare». Avete alle spalle il Piacenza a due lunghezze (vittoria ieri), e Delta Porto Tolle e Fortis Juventus a tre che si affronteranno oggi. «Non guardiamo agli altri, dobbiamo pensare a noi e a cercare di fare questi tre punti. Più avanti si vedrà, ma in questo momento mi interessa che diventiamo squadra nei momenti importanti della partita». Unico indisponibile, come detto, Bonazzoli squalificato per dieci giornate, che si è affidato all’avvocato Grassani. Sulla questione, d’ora in avanti, parlerà solo il presidente Lucchiari.
Ore 13.00 – (Gazzettino) Derby ne ha già vissuti invece il presidente Gildo Rizzato dell’Abano, che su Maistrello afferma: «Una brava persona, eravamo contenti di lui quando allenava all’Abano». Rizzato è rientrato da pochi giorni da una trasferta di lavoro in America. «Mi sono tenuto sempre informato sulla squadra. Fa piacere giocare una partita come questa in serie D. Siamo due buone squadre che onoreranno il calcio, poi può uscire qualsiasi risultato». Sui neroverdi aggiunge: «Ho visto finora solo la prima partita e mi sembra che in quella occasione i ragazzi abbiano giocato un po’ con il freno a mano tirato, devono avere più personalità e acquisire quella fiducia in loro stessi che avevano l’anno scorso. So che si sono comunque comportati bene nelle altre gare». Parlerà alla squadra prima del match? «No, lo farà l’allenatore. Non serve caricare i ragazzi, lo fanno da soli. E devono fare ciò che dice il mister». Classifica alla mano l’Abano ha un punto in più del Thermal. Quanto alla caselle delle vittorie, è pareggio: una a testa. Prima del fischio d’inizio i baby calciatori di Thermal e Abano affiancheranno i giocatori al momento di scendere in campo. I prezzi dei biglietti: tribuna 10 euro (5 per donne e bambini fino a 14 anni); gradinata 8 euro.
Ore 12.50 – (Gazzettino) C’è grande attesa oggi alle 15 allo stadio delle Terme per il primo derby in serie D tra Thermal e Abano. Una sfida che si preannuncia all’insegna dello spettacolo in campo e sugli spalti, dove è previsto un buon colpo d’occhio. Calendario alla mano,a giocare in casa è il Thermal, e per il suo presidente Pierluigi Maistrello è un derby nel vero senso della parola, dato che è stato allenatore del settore giovanile dell’Abano: «È il mio primo derby da presidente ed è davvero particolare. Nell’Abano ho allenato le squadre dei giovanissimi regionali e degli allievi sperimentali, ho un ottimo rapporto con Gildo Rizzato e un’amicizia di lunga data con il direttore generale Nicola Bertoli. La nostra squadra non sente particolarmente questa sfida perché solo cinque-sei ragazzi abitano in zona, ma per noi dirigenti è naturalmente diverso». Da ex tecnico si sente di dare qualche consiglio a Bisioli? «No, c’è massimo rispetto dei ruoli. Ovviamente gli chiedo come gioca la squadra, mi piace documentarmi sull’aspetto tattico». Che partita si attende? «Abbiamo solo l’handicap degli infortuni, veniamo da un periodo nel quale ogni giorno si allunga la lista dei non disponibili. Pur in emergenza la squadra ha dimostrato di giocarsela alla pari con gli avversari, anche se con Este e Bellaria sono arrivate sconfitte. Sono fiducioso che anche questa volta i ragazzi faranno una bella figura».
Ore 12.40 – (Mattino di Padova) Trasferta in Emilia per confermare l’imbattibilità. Oggi l’Este affronterà il Formigine (calcio d’inizio alle 15, arbitro Giovanni Nicoletti di Catanzaro), formazione ancora bloccata all’ultimo posto in classifica a quota due punti. I giallorossi, invece, si godono il primato (con quattro vittorie e un pareggio), anche se l’ultima settimana è stata piuttosto movimentata per il clamore causato dalla squalifica inflitta dal giudice sportivo a Emiliano Bonazzoli. L’ex bomber di Sampdoria, Reggina e Padova, è stato fermato dieci giornate per insulti razzisti all’arbitro italo-marocchino Ramy Jouness nel post gara di Este-Correggese. L’Este ha già presentato ricorso alla Commissione Disciplinare, affidando il caso all’avvocato bolognese Mattia Grassani. Nel frattempo, il presidente Renzo Lucchiari ha ordinato il silenzio stampa a giocatori e allenatore, seppure limitato alla questione. Nel giro di pochi giorni si giocheranno dunque due partite: una a suon di carte bollate negli uffici della giustizia sportiva, e l’altra, quella odierna, in campo. La truppa atestina, infatti, dovrà battere il Formigine per tenere a distanza il Delta Porto Tolle. «Il Formigine non merita l’ultimo posto» avverte il tecnico Gianluca Zattarin. «Mi hanno parlato di una squadra molto esperta, con giocatori come De Vecchis e Artiaco che abbiamo già incontrato in passato e conoscono bene la categoria. Dovremo stare molto attenti e non commettere ingenuità». Oltre a Bonazzoli, non sarà a disposizione l’altro attaccante Stefano Coraini. Al suo posto dovrebbe scendere in campo Anderson Piva, tesserato pochi giorni fa. In coppia con lui dovrebbe esserci Francesco Rampin, arrivato in estate dalla Primavera del (vecchio) Padova.
Ore 12.30 – (Mattino di Padova) Massimiliano De Mozzi e Vinicio Bisioli, allenatori di Abano e Thermal, sperano in un match all’insegna dello spettacolo. «Non ci sono precedenti nella categoria» afferma De Mozzi. «Proprio per questo motivo, è difficile parlare di emozioni e aspettative. Posso solo dire che c’è tanta voglia di scendere in campo e vincere, per smuovere la classifica e regalare una soddisfazione a società e tifosi». Il trainer di Marostica teme il potenziale d’attacco degli avversari: «La Thermal ha attaccante di grande spessore, Daniele Rocco, ma dovremo fare attenzione a tutta la squadra perché Bisioli ha dimostrato di essere un allenatore preparato e bravissimo coi giovani». De Mozzi avrà tutta la rosa a disposizione e potrà permettersi di schierare l’undici titolare. Meno fortunato il collega rossoverde Bisioli, alle prese con l’ennesima emergenza. Ai box resteranno infatti Cacurio (squalificato), Raffa, Neagu, Lucon, Sabbion, Pitasi e Baldovin. Un bollettino da paura, che potrebbe allungarsi con Sadocco, Rocco e Banzato. «Dispiace affrontare il derby con la squadra ridotta ai minimi termini» commenta uno sconsolato Bisioli. «Se non altro non avrò problemi a stilare la formazione e dovrò solo decidere con che modulo giocare. Sarà comunque una partita combattuta perché noi non ci tireremo indietro, anche se l’Abano ha un buonissimo organico».
Ore 12.20 – (Mattino di Padova) Se ne parla da un mese per questioni di … campo. Oggi pomeriggio (calcio d’inizio alle 15, arbitro Giuseppe Mansi di Nocera Inferiore) Thermal Abano e Abano si affronteranno nella prima stracittadina in serie D. E si daranno battaglia allo stadio delle Terme, tirato a lucido per l’occasione, anche se i lavori di rifacimento del manto erboso sono stati motivo di polemica tra le dirigenze delle due società, costrette a emigrare altrove per disputare le partite casalinghe, e l’amministrazione comunale di Abano Terme. In un primo momento, pareva che il derby si giocasse a Treviso, già cornice della sfida Thermal Abano-Este di due settimane fa, ma la querelle si è chiusa ufficialmente con la riapertura dei cancelli dell’impianto di Monteortone, annunciata proprio per l’appuntamento odierno dall’assessore allo Sport di Abano Angelo Montrone. Le due compagini si sono già affrontate in Eccellenza nel campionato 2012/2013, con un pareggio nella partita d’andata (1-1) e la vittoria di misura della Thermal (1-0) dopo il giro di boa. Per quanto riguarda la classifica della stagione attuale, Thermal e Abano sono separate da un solo punto. La Thermal insegue i cugini, dodicesimi con Scandicci e Bellaria e un ruolino di marcia molto simile: solo una vittoria, rispettivamente contro Scandicci e Ribelle, e un pareggio in più per i neroverdi. Il derby servirà quindi a stabilire le gerarchie all’ombra dei Colli Euganei.
Ore 12.10 – Disponibile a questo link l’intervista a Stefano Rosso, che parla del suo Bassano toccando anche argomenti quali la situazione del calcio veneto con un cenno al Padova ed a Marcello Cestaro.
Ore 12.00 – (Mattino di Padova) Passano anche i “Lupi” biancorossi. La situazione, in casa San Paolo, inizia a diventare preoccupante. I gialloblù lottano ma poi crollano, dimostrando ancora una volta poca personalità. La buona prestazione del primo tempo, però, qualche lumicino di speranza lo accende. «Ce la siamo giocata alla pari per un’ora» commenta il mister del San Paolo Damiano Longhi. «Nella ripresa abbiamo regalato un gol. Il terzo, invece, l’ha regalato l’arbitro assegnando un rigore che non c’era». «Il Piacenza» chiude, «ha comunque meritato di vincere». È tempo di riflettere, però, per tutto l’entourage di via Canestrini. Perché due punti dopo sei giornate sono troppo pochi, e le voci sull’esonero del tecnico si fanno sempre più insistenti. Il presidente Giuseppe Tramonti ha rinnovato la fiducia all’ex capitano del Padova anche nel post-gara di ieri, parlando di «sfortuna e partita condizionata da un arbitraggio di parte, soprattutto nella ripresa». Ma il colloquio col team manager Fabio Barbin profuma di ultimatum, tanto è vero che la partita col Jolly Montemurlo di domenica prossima potrebbe essere il crocevia della stagione. È introvabile, invece, il diesse Lorenzo Cresta. Uno dei nomi caldi per la panchina sanpaolina porta la sua firma, ed è l’ex Belluno Roberto Raschi. Ma il giovane dirigente non si fa più trovare da due settimane. D’altra parte, per passare dai grandi progetti al silenzio stampa ci vuole pochissimo: basta mettere il telefono in silenzioso.
Ore 11.50 – (Gazzettino) Il San Paolo dura un tempo, poi il tracollo. Illusorio il vantaggio di Gusella, pareggiato da Marrazzo nel finale di primo tempo. Nella ripresa l’espulsione di Fornasier (doppio giallo) fa saltare gli equilibri e Marrazzo timbra altri due sigilli (l’ultimo su rigore) che condannano i padovani alla quarta sconfitta in sei gare. Si rivede in campo capitan Antonelli, esordio dall’inizio per Matteini. I gialloblù interpretano al meglio l’approccio alla gara e al primo affondo si portano in vantaggio. Sambugaro è abile a conquistare il fondo e a mettere all’indietro un rasoterra al bacio per Gusella che con il piatto mancino infila Ferrari. Il gol galvanizza i sanpaolini: anche se non riescono a proporsi con ripartenze efficaci, restano sempre ordinati dietro. È solo con una fiammata che i locali trovano il pareggio. Volpe pesca in area Marrazzo, controllo con il petto e diagonale al volo vincente. Splendido il gesto tecnico della punta, ma Villatora è troppo morbido in marcatura. La ripresa diventa un incubo dopo quattro minuti. Fornasier, già ammonito, rimedia il secondo cartellino giallo per un fallo da dietro su Volpe e viene espulso. La difesa va in tilt. Rosiglioni ci mette una pezza su Marrazzo, ma pochi istanti più tardi capitola. Antonelli perde palla innescando la ripartenza di Minasola, appoggio per Lisi che serve Marrazzo e la doppietta è fatta. Longhi opera due cambi in pochi minuti: Bianchi per Antonelli e Mascolo per Masiero. In mezzo alla doppia sostituzione ancora Rosiglioni protagonista con una parata di piede su Minasola. La reazione non arriva, e il Piacenza con Volpe colpisce il palo esterno. Il tris è rimandato quando l’arbitro assegna un rigore generoso per fallo di Caco su Zanardo, e dal dischetto Marrazzo chiude i conti.
Ore 11.30 – Probabile formazione Padova (Gazzettino): Petkovic; Bragagnolo, Sentinelli, Niccolini, Degrassi; Segato, Nichele; Mazzocco, Cunico, Ilari; Ferretti.
Ore 11.20 – (Gazzettino) «A prescindere da modulo e interpreti, sin dall’inizio deve essere un moto perpetuo nel darci dentro. Voglio vedere una squadra che attacca con la testa e che difende bene». Concetto che sviluppa ulteriormente. «Che sia 4-2-3-1 o 4-3-1-2 voglio vedere un Padova che cresce, che commette meno errori possibili e che gioca una partita degna di quello che abbiamo visto finora. Giochiamo in undici in tutte e due le fasi, perché ogni tanto qualcuno si assenta». Sempre in tema di approccio tattico, Parlato si sbottona ancora: «La squadra ha dato sicuramente più certezze con il 4-2-3-1, tutti gli altri sono moduli di adattamento alla partita. Ma i ragazzi sanno che con il modulo base abbiamo ancora difetti da migliorare, quindi diamo intensità, equilibrio e cerchiamo di giocare in undici». Si aspetta un match sulla falsa riga di quello con il Mori? «Guardiamo a noi stessi, dobbiamo dare intensità e alzare la qualità. Se le teniamo alte, come è nelle nostre possibilità, gli avversari dovranno sudare moltissimo».
Ore 11.10 – (Gazzettino) Messaggio chiaro e tondo. «Il Mezzocorona è una squadra giovane che sta cercando di trovare la sua identità. Ha raccolto due pareggi e altrettante sconfitte, è alla ricerca dell’equilibrio e della vittoria. Pensiamo a noi, a fare la prestazione a livello di singoli e di collettivo». Nel primo tempo con il Tamai la squadra ha sofferto: ha lavorato in settimana sulla concentrazione? «Più che concentrazione, diciamo che era proprio uno stato d’animo. Comunque ho detto ai ragazzi che non ci possiamo permettere distrazioni: grande rispetto per il Mezzocorona, ma mettiamo il piede sull’acceleratore». Assistendo alla rifinitura effettuata all’Appiani, l’impressione è che oggi possa cambiare qualcosa negli interpreti. In particolare sembrano elevate le possibilità di un inserimento di Nichele al fianco di Segato a centrocampo, e l’impiego di due giovani come terzini con il “sacrificio” di Dionisi a destra. «Ci può anche stare di mettere due fuoriquota terzini, ma voglio prendermi ancora tempo per capire quale è la soluzione migliore. Se dovessi scegliere di mettere Segato e Nichele in mezzo al campo, sono curioso anch’io di vedere».
Ore 11.00 – (Gazzettino) Padova, metti la quinta. L’imperativo è quello di battere oggi all’Euganeo il Mezzocorona per allungare la striscia di vittorie e riagganciare in vetta il Belluno, che ieri ha battuto per 2-1 nell’anticipo la Triestina. Il Mezzocorona, due pareggi finora e ultimo a quota -2 (la penalizzazione è per avere utilizzato nella stagione scorsa un giocatore squalificato), non sembra rappresentare obiettivamente un ostacolo che può essere d’intralcio al cammino dei biancoscudati. Certo, il verdetto spetta sempre al campo, ma Cunico e compagni sono dati come strafavoriti anche dai bookmaker. Constatazione che Carmine Parlato affronta in questi in termini. «Se portiamo a casa i tre punti, non abbiamo fatto “niente”. È come se giocasse la Juventus con una squadra di Lega Pro: se la Juve gioca da Juve non ce ne è per nessuno. Sulla carta sicuramente i numeri dicono che siamo più bravi, ma bisogna sempre dimostrarlo. Quindi teniamo alta la concentrazione e non sottovalutiamo l’avversario».
Ore 10.50 – (Gazzettino) Il 4 ottobre 2013, a seguire la sfida casalinga di serie B con il Varese, c’erano 5.101 spettatori. Per la gara di oggi con il Mezzocorona, due categorie più in basso e con un avversario non troppo stimolante, è prevista un’affluenza intorno alle quattromila unità, il che significherebbe un calo non superiore al 20 per cento rispetto a un anno fa. Si tratta di numeri importanti, che la dicono lunga sull’affetto della piazza per il nuovo Padova, confermato dallo zoccolo duro dei 3.511 abbonati, uno in meno rispetto alla stagione 2011-12, quella che vide la serie A sfiorata ai play off. Solo tra i cadetti, infatti, si sono registrati dati superiori, con un numero di tessere compreso tra 4.038 (2009-10) e 4.525 (2012-13). L’anno scorso, contando i voucher, fu raggiunta quota 4.045. Ma l’attuale Padova supera alla grande in termini di abbonamenti quello che in passato militava in serie C che ha registrato in C1 dati variabili tra 1.039 (2002-03) e 2.930 nel campionato 2008-09 e con tessere sotto quota mille nelle due precedenti annate in C2. Nell’intervallo della gara verranno presentati giocatori e allenatori delle giovanili e della scuola calcio. Da oggi, infine, torna in vendita la birra nei bar dello stadio.
Ore 10.40 – (Gazzettino) GLI ANTICIPI. Ancora un successo, il quinto in altrettante gare, per il Belluno. Nell’anticipo di ieri l’undici veneto ha superato in casa per 2-1 la Triestina grazie a un gol nel finale di Samba dopo le reti nel primo tempo di Posocco e Fiore. Questi i risultati degli altri due incontri disputati ieri: Legnago-Tamai 0-2, Dro-Mori Santo Stefano 2-1. ALLO STADIO. “Mezzocorona go home. Boicotta il Trentino, Ugo Rossi deve dimettersi”. Così si legge nelle locandine che tappezzano l’Euganeo dopo l’incursione di venerdì notte ad opera dell’associazione “Cento per cento Animalisti”. L’immagine ritratta è quella dell’orsa Daniza, recentemente uccisa per motivi di sicurezza, provocando aspre polemiche degli ambientalisti con il presidente della Provincia di Trento Rossi.
Ore 10.20 – Probabile formazione Padova (Mattino di Padova): Petkovic; Bragagnolo, Sentinelli, Niccolini, Degrassi; Segato, Nichele; Mazzocco, Cunico, Ilari; Ferretti.
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) «Rimane il fatto che, con qualunque sistema di gioco scendiamo in campo, abbiamo ancora alcuni difetti da correggere: cerchiamo di giocare in undici, voglio che tutti i titolari siano sul pezzo». Alla squadra chiede maggior equilibrio: potrebbe arrivare con l’inserimento di Nichele dal primo minuto? «Io penso di sì, ma sarebbe comunque la prima volta e per questo non è detto che le mie idee siano confermate sul campo. Sono curioso di vedere come reagirà, ma è vero che devo comunque far girare un po’ i giovani e valutare di non imprimere una spinta eccessiva. Al di là di chi giocherà, voglio vedere un Padova che cresce, che commetta meno errori possibili, che faccia una partita degna delle prime quattro». Con Nichele in campo bisogna togliere un “over”: ci saranno i due terzini giovani? «Ci può anche stare, ma userò queste 24 ore per togliermi il dubbio. Se i due terzini saranno “under” potrei scegliere Nichele a centrocampo oppure un altro attaccante “vecchio” come Petrilli in avanti. In ogni caso voglio un moto perpetuo, una squadra che ci dia dentro e che attacchi con la testa».
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Come giudica la squadra avversaria? «È una squadra giovane, che sta cercando la sua identità e allo stesso tempo un equilibrio che la porti alla prima vittoria stagionale. Sinora hanno pareggiato e perso due volte e cercheranno di invertire il trend: personalmente mi auguro naturalmente che non succeda oggi, ma spero per loro che sia rimandato solo di una domenica». Che gara si aspetta? «Loro potrebbero venire qui e difendersi come ha fatto il Mori, noi dobbiamo semplicemente dare intensità e alzare la qualità. Se teniamo costantemente alte queste due componenti, gli avversari dovranno sudare tantissimo. Quel che è avvenuto nel primo tempo di Tamai è stato un momento, mi sono limitato a dire ai ragazzi che non possiamo permetterci distrazioni». Il dubbio è sul modulo: 4-2-3-1 o un più quadrato 4-3-1-2? «Sicuramente la squadra sin qui ha dato più certezze col 4-2-3-1, ma ogni altro modulo può tornare utile in base a come si metterà la partita: se il gioco dell’avversario ci chiederà di metterci a tre a centrocampo, cambieremo disposizione, altrimenti rimarremo con il modulo base».
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Per i tre punti. Per il gioco. Per il pubblico. E per la piccola soddisfazione di battere un record. Padova-Mezzocorona di oggi pomeriggio è qualcosa di più del classico testacoda. Chi ha più da perdere, è certamente la formazione di Carmine Parlato che con un eventuale successo eguaglierebbe il primato di cinque vittorie su cinque colte dal Padova di Buffoni ventotto anni fa. Altra società, altra categoria, altra storia. Tuttavia a questo record il tecnico dei Biancoscudati ci tiene soprattutto perché vuole che i suoi ragazzi si abituino velocemente all’aria d’alta quota. Frizzante, certo. Ma che può anche far girare la testa. Cosa che non può permettersi chi vuole rimanere in testa. «Siamo nella posizione che in serie A occupa la Juventus: se gioca da Juve non ce n’è per nessuno, ma le vittoria non arrivano dal nulla», spiega il tecnico alla vigilia, «Sulla carta i numeri dicono che siamo più bravi di loro e che se portiamo a casa i tre punti non abbiamo fatto chissà quale impresa. Sia la Juventus che il Padova devono però dimostrare la loro superiorità: teniamo alta la concentrazione e non sottovalutiamo il Mezzocorona, perché gli scherzetti in questa categoria sono sempre dietro l’angolo».
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Si torna all’Euganeo, e l’obiettivo è quello di crescere ancora. Dopo i circa 3.800 spettatori di due settimane fa, il Padova torna allo stadio pronto ad accoglierla con il calore dei suoi 3.511 abbonati: insieme ai biglietti, si potrebbe oggi sfondare quota quattromila presenti sugli spalti, frantumando un altro primato di presenze stagionali. Radio e tv. La gara di questo pomeriggio sarà seguita con collegamenti in diretta dallo stadio Euganeo sulle emittenti Telenuovo e Tv7 Triveneta. Consueto appuntamento radiofonico con la telecronaca integrale di Antonio Ammazzagatti, invece, sulle frequenze di Radio Italia Anni 60 (94.6 e 107.7). prime immagini del match questa sera alle 19.40 su Cafè24 (canale 95 e 666) nel corso della trasmissione D-day. Nuove maglie. A due giorni dalla presentazione ufficiale, esordisce oggi pomeriggio la nuova maglia biancoscudata. I giocatori del Padova indosseranno per la prima volta la nuova maglia bianca, a fronte di quella del Mezzocorona che sarà invece di colore rosso. Per l’attesa maglia blu con il Gattamelata, quella scelta dai tifosi nel corso della passata stagione tramite un sondaggio su internet, bisognerà attendere ancora: la terza divisa potrebbe esordire tra dieci gironi nella sfida di Coppa Italia dilettanti contro l’Alma Juventus Fano. Presentazioni. Nell’intervallo, invece, al centro del campo verranno presentati al pubblico tutti i ragazzi delle giovanili insieme ai loro allenatori e tecnici.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Ancora “sottozero”: il Mezzocorona si presenta all’Euganeo con una classifica impietosa. Meno due punti in classifica, a causa di una penalizzazione di quattro punti dovuta ad una vicenda di un anno fa: la società trentina fece giocare il calciatore Lorenzi per sei gare senza accorgersi che dalla stagione precedente doveva scontare un turno di squalifica. Alla settima, contro il Pordenone di Parlato, il fatto emerse: sconfitta a tavolino, e quattro punti di squalifica. Con due pareggi, la squadra di Luca Lomi non è ancora riuscita ad azzerare la penalizzazione. E per continuare la sua rincorsa affida la porta all’esperienza di Davide Zomer, classe 1977, in carriera anche quattro stagioni in serie A tra Verona e Siena.
Ore 09.00 – Probabile formazione Padova (Corriere del Veneto): Petkovic; Bragagnolo, Sentinelli, Niccolini, Degrassi; Segato, Nichele; Mazzocco, Cunico, Ilari; Ferretti.
Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) «L’inserimento di Nichele dipende da diversi fattori — puntualizza Parlato — anche dallo schieramento dei giovani. Ci può anche stare che sulle fasce venga schierato o meno un terzino fuoriquota: che sia Dionisi, Niccolini o Sentinelli non ci devono essere problemi, devo fare ragionamenti basati sugli Under e sugli equilibri. In qualsiasi modo si schiereranno i ragazzi, voglio vedere una squadra con la testa e con l’atteggiamento giusto. Al di là degli uomini voglio che il Padova faccia meno errori possibili». Parlato ha effettuato diverse prove tattiche in settimana, ma lascia intendere che la scelta ricadrà ancora una volta sul 4-2-3-1. «Le scelte di formazione? Dipenderanno anche dal modulo: sinora abbiamo interpretato al meglio il 4-2-3-1, vedremo se proseguire in questo modo. Esternamente ho piena fiducia, vogliamo vedere con i nostri occhi la squadra nel modo giusto». Insomma, il Padova pare non volersi fermare più, in attesa dei veri big-match della stagione, primo dei quali contro il Belluno. Parlato pare aver trovato un’alchimia quasi sorprendente e anche in questo si vede la bravura di un allenatore che in categoria rappresenta una certezza come Beppe Iachini in B. Alla faccia della scaramanzia, Padova ci crede.
Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Sulla carta strafavoriti e ci mancherebbe che non fosse così. Carmine Parlato, però, è troppo navigato per non capire le insidie che nasconde una partita apparentemente scontata come quella contro il Mezzocorona, ultimo in classifica e sotto zero per via di una penalizzazione pregressa non ancora «digerita». All’Euganeo ci sarà la possibilità di proseguire una striscia vincente sulla quale i bookmaker hanno pochi dubbi. Quote crollate per il segno «1» e un’euforia contagiosa che però fa drizzare le antenne al tecnico campano. «Le quote Snai? È come se dovesse giocare la Juventus contro una squadra di Lega Pro – ammette – e ovviamente sulla carta i numeri dicono che siamo favoriti, ma se pensiamo di andare in campo e vincere a mani basse rischiamo di incappare in un pomeriggio da incubo. Se invece ci mettiamo nell’ordine di idee che ci dobbiamo conquistare tutto sul campo penso che non ce ne sia per nessuno. Dipende da noi e da quello che sapremo fare sul campo di gioco». Le scelte di formazione per la prima volta potrebbero vedere un robusto turnover e il debutto dal primo minuto di Matteo Nichele, con conseguente rotazione legata alla regola degli Under e partenza in panchina per un «big» come Dionisi.
Ore 08.38 – (Biancoscudati Padova) Domenica 5 ottobre alle 14, nella sala stampa dello stadio Euganeo, si terrà la conferenza stampa di presentazione della partnership tra Biancoscudati Padova e Birrificio Antoniano. Alla conferenza prenderanno parte il Presidente Giuseppe Bergamin e l’Amministratore Delegato Roberto Bonetto, mentre Birra Antoniana sarà rappresentata da Sandro Vecchiato e da Michele Vecchiato, fondatori e general manager del Birrificio Antoniano. Poco prima dell’inizio della gara i dirigenti biancoscudati scenderanno in campo con quelli di Birra Antoniana per omaggiarli con un simbolo della Biancoscudati Padova. Più tardi, nell’intervallo della gara con il Mezzocorona, verranno presentati alla città tutti i ragazzi delle giovanili e della scuola calcio assieme ai loro tecnici.
Ore 08.36 – Serie D, girone C, la classifica dopo i tre anticipi della quinta giornata: Belluno 15, Padova 12, AltoVicentino 10, Fontanafredda e Union Pro 7, Tamai, Clodiense, Sacilese, Union Arzignano e Montebelluna 6, Union La Fenadora 5, Dro 4, Kras Repen 3, Triestina, Giorgione e Mori Santo Stefano 2, Legnago 1, Mezzocorona -2.
Ore 08.34 – Serie D, il prossimo turno (domenica 5 ottobre, ore 15.00): Belluno-Triestina 2-1, Legnago-Tamai 0-2, Dro-Mori Santo Stefano 2-1, Padova-Mezzocorona, Alto Vicentino-Ripa La Fenadora, Clodiense-Fontanafredda, Giorgione-Union ArzignanoChiampo, Kras Repen-Montebelluna, Sacilese-Union Pro
Ore 08.32 – Serie D, girone C, i risultati della quarta giornata: AltoVicentino-Sacilese 2-2, Fontanafredda-Belluno 2-4, Mezzocorona-ArziChiampo 0-0, Montebelluna-Dro 2-0, Mori Santo Stefano-Giorgione 3-3, Tamai-Padova 2-3, Union Pro-Clodiense 1-0, Union Ripa La Fenadora-Legnago 2-1, Triestina-Kras Repen 1-1
Ore 08.30 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.
Ore 08.28 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Macron Store, Maglietteveloci.it, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Zero Emissioni, Ecosystem, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.
E’ successo, 4 ottobre: rifinitura all’Appiani per i Biancoscudati, solo Salam Dené indisponibile