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Ore 21.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Multa di 1500 euro per la Clodiense in quanto in base al referto del direttore di gara domenica scorsa allo stadio Aldo e Dino Ballarin per tutto il secondo tempo della partita giocata contro l’Union Arzignanochiampo alcuni sostenitori della Clodiense avrebbero rivolto ad uno degli assistenti espressioni gravemente ingiuriose. La notizia della multa è immancabilmente rimbalzata nell’ambiente sportivo creando gli immancabili tormentoni di chi ha ritenuto che in una stagione così triste dal punto di vista economico un importo così elevato non si giustifica. L’espressione colorita che avrebbe fatto saltare la mosca al naso all’arbitro sarebbe stata gridata da parte di “un esagitato” che avrebbe ipotizzato che la testa dell’arbitro avesse un numero di “estensioni” addirittura maggiore a quelle di un cesto di “buoboli de vida” (lumachine).
Ore 21.20 – (Il Piccolo) Come se non bastassero la difficile situazione di classifica e lo zero nella casella delle vittorie, conditi dalle turbolenze dovute al silenzio stampa e agli allenamenti a porte chiuse, ora sulla Triestina piovono anche una serie di infortuni piuttosto seri. Finora sotto questo aspetto, a parte l’iniziale problema di Spadari, tutto era filato più o meno liscio in casa alabardata. Ma adesso, oltre alle travagliate vicende del campo, ci si mette anche la sfortuna a rendere ancora più problematica la delicata sfida di domani al Rocco contro l’Union Ripa La Fenadora (attenzione, si inizia alle 14.30, arbitra D’Aquino di Roma). Innanzitutto l’Unione perde in un colpo solo due perni della difesa per problemi muscolari, Arvia e Fiore, ed entrambi per guai al bicipite femorale. E se quello del terzino Arvia è uno stiramento (che lo mette comunque out per qualche partita), gli esami clinici hanno evidenziato per il difensore centrale Fiore una lesione di grado avanzato, e pertanto ancora più grave. A questo si aggiunge il già noto problema per Ventura, l’under 1996 che aveva giocato titolare nelle ultime partite, e ora stoppato da un infortunio che potrebbe avere interessato i legamenti del ginocchio. Per fortuna Pontrelli e Sittaro, usciti malconci giovedì da uno scontro di gioco, ieri si sono allenati regolarmente. Piena emergenza dunque su due fronti per la Triestina: il reparto difensivo e l’utilizzo degli under.
Ore 20.50 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Una rosa al completo per mister Max Parteli. Per la trasferta al Nereo Rocco di Trieste, l’Union Ripa La Fenadora (9 punti sui 21 finora in palio), ottava in classifica, può contare sulla totale disponibilità del suo organico tranne ovviamente il tecnico che sarà costretto, a causa della squalifica di una giornata, ad assistere al confronto dagli spalti. Una settimana passata a studiare nei minimi particolare l’Unione Triestina (2) che attualmente soggiorna in penultima posizione solo perché il Mezzocorona (a quota zero) ha iniziato la stagione con 4 punti di penalità. Gli addetti ai lavori indicano negli alabardati una squadra con più capacità di quelle finora dimostrate, quindi massima attenzione. L’Union è determinata alla conquista della vittoria, ma il modulo di gioco rimane ancora un’incognita. Dirigerà le ostilità l’arbitro romano Luca D’Aquino assistito da Giorgio Natale Petralli di Crema e Giovanni Manara di Cremona.
Ore 20.30 – (Corriere delle Alpi) Pronti per il Nereo Rocco. Il Ripa Fenadora è atteso nello storico stadio di Trieste per affrontare gli alabardati. La squadra allenata da Stefano Lotti non sta attraversando un buon momento: dopo sette giornate non è ancora arrivata la prima vittoria e in classifica i biancorossi occupano la penultima posizione con due punti. Il Ripa Fenadora invece si trova in acque tranquille ma ancora deve ingranare la marcia giusta, quella che nella passata stagione gli ha fatto conquistare un’ottima sesta posizione. Del match giocato al Nereo Rocco lo scorso anno, De Carli e compagni hanno un ottimo ricordo avendo conquistato un bel pareggio grazie anche alla “bicicletta” dal fondo di Andreolla che ha permesso il pari firmato di testa da Lorenzo De Bon. «Avevamo faticato nei primi venti minuti perché eravamo ancora stupiti di giocare in quello stadio, e siamo andati sotto», racconta il tecnico Parteli, «dopo però ci siamo ripresi agguantando il pareggio nel finale. Partiamo carichi e senza paura per questa sfida: campo e ambiente sono quelli che ti fanno venire voglia di giocare e sono molto fiducioso». Nonostante la storia, la Triestina in queste prime giornate ha evidenziato grossi limiti trovandosi in difficoltà. «Ho avuto occasione di vederli due volte quest’’anno, una volta in Coppa e l’altra quando hanno giocato al Polisportivo. E’ una squadra giovane ma di qualità. Le loro difficoltà nascono dall’avere cominciato molto tardi la stagione. Ad agosto non erano ancora sicuri di iscriversi al campionato e poi hanno fatto la squadra in fretta. Mi aspetto di trovare un ambiente teso tra Triestina e i tifosi; e per fare una buona partita bisognerà fare molta attenzione».
Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Emergenza a Tamai: se il derby fosse in programma oggi, mezza squadra sarebbe fuori. Ai box Sellan, Colombera e Ursella. Tuan è febbricitante. Forti dubbi per Bolzon, Federico e Davide Furlan. Stefano De Agostini (influenzato pure lui) guarda in alto con occhio supplichevole verso il Papa buono, Giovanni XXIII, al quale è intitolata la via che porta al Comunale del Borgo. CONTO ROSSO – «Paghiamo – afferma il tecnico delle furie – la fatica legata alle 5 gare in 15 giorni. Durante la settimana ci siamo allenati in 10 appena e non abbiamo potuto provare nulla. Ciò – precisa – non significa che affronteremo il derby molli. Chiunque scenderà in campo saprà dare il massimo, perché questo è un gruppo di ragazzi meravigliosi». BOSCOLO PAPO OUT – Decisamente migliore la situazione per Mauro Zironelli, che avrà un solo assente certo, lo squalificato Boscolo Papo. Dovrebbe essere nuovamente a disposizione Beccia, che non ha partecipato alla goleada (4-0) inflitta al Mori. Sarà lui l’unico cambio in un centrocampo composto quindi da Pederiva e Beccia esterni, Grion e Favret in mezzo. AMARCORD – Prevista una buona buona affluenza di pubblico al Comunale, visto che non c’è concomitanza con il Pordenone. Sarà sfida di richiamo, la più importante del girone C di Lega D (Sacilese 15 punti, Tamai 11), capace di attirare anche sportivi dal capoluogo. Entrambe hanno qualcosa da farsi perdonare. La Sacilese l’eliminazione dalla Coppa Italia 2014-15 proprio a opera del Tamai (0-1 al XXV Aprile con gol decisivo di Zambon). Le furie le 10 pappine subite nei due scontri dello scorso campionato: 1-5 con doppietta di Paladin e centri di Boscolo, Beccia, Craviari e Conte al XXV Aprile; 0-5 con centri di Baggio, Fracaro, Beccia, Rui Ferreira e Boscolo a Tamai. Arbitrerà Di Gioia di Nola. Attenzione: domani anche il derby, come tutte le altre gare di Lega D, inizierà alle 14.30.
Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Spento l’eco delle polemiche con l’Union Ripa, innescate dalle dichiarazioni del ds Fardin (a tale proposito, ci sarebbe stata pure una telefonata chiarificatrice tra i presidenti Gallio e Giusti), in casa Ital-Lenti Belluno ogni attenzione è rivolta al campionato. E alla sfida che andrà in scena domani (ore 14.30), al polisportivo, contro il Giorgione. Una sfida che arriva dopo la sconfitta di misura all’Euganeo di Padova. E che i gialloblù dovranno affrontare senza un titolarissimo come Sebastiano Sommacal, squalificato per un turno. Si profila il debutto di Julian Pruenster, ormai completamente ristabilito? Possibile, ma forse non dal primo minuto. Nell’undici di partenza, l’ipotesi più accreditata sembra portare allo spostamento di Pescosta nel cuore della difesa, al fianco di Merli Sala, mentre sulla fascia destra dovrebbe agire Paganin. Arriva da Sapri, ma non è una spigolatrice, l’arbitro dell’incontro: Maria Marotta.
Ore 19.10 – (Corriere delle Alpi) Il Belluno torna al Polisportivo. Dopo due gare in trasferta, contro Arzignano e Padova, per i gialloblù è tempo calcare di nuovo il campo amico: avversario di turno è il Giorgione. La squadra di Vecchiato, dopo sei vittorie consecutive che le sono valse la testa della classifica fino a sette giorni fa, è stata fermata a Padova dai biancoscudati, seppur di misura. Adesso però i gialloblù vogliono ricominciare la striscia di vittorie per rimanere in alto. Il Giorgione non è un cliente facile: ha raccolto nove punti fino ad oggi; ma Corbanese e compagni hanno dimostrato di non temere nessuno e i tre punti sono assolutamente alla portata dei gialloblù. «Non c’è mai nulla di facile», spiega senza giri di parole il tecnico Vecchiato, «il Giorgione nelle ultime tre partite ha raccolto due vittorie e un pareggio dimostrando una grande condizione fisica. E’ una squadra giovane ma con giocatori di qualità: per vincere bisogna fare una bella prestazione. Mi aspetto una partita aperta e complicata, il nostro avversario è aggressivo ed è molto bravo nelle ripartenze. Conseguenze psicologiche dopo la sconfitta di Padova? Non sono cose da sottovalutare, i ragazzi si sono allenati bene durante la settimana ma non si sa mai cosa può succedere. Aver giocato una buona partita contro i biancoscudati non vuol dire che automaticamente sia facile vincere contro il Giorgione».
Ore 18.40 – (Mattino di Padova) L’ Atletico San Paolo ha messo a segno un altro colpo a sorpresa. La dirigenza gialloblù ha infatti strappato il “sì” di Jaroslav Sedivec, attaccante, classe 1981, originario della Repubblica Ceca. Il giocatore ha alle spalle una carriera importantissima, vissuta tra la massima divisione ceca (con il Viktoria Plzen) e la serie B italiana con Catania, Perugia, Crotone, Mantova e Triestina, categoria in cui ha collezionato 220 presenze e 26 gol. Nelle ultime stagioni da professionista ha vestito le casacche di Salernitana e Feralpi Salò, prima di scendere in serie D con Bastia Umbra e Maccarese. Sedivec non sarà a disposizione per la partita di domani contro il Rimini a causa di alcune formalità burocratiche necessarie per il tesseramento.
Ore 18.10 – Disponibile a questo link l’articolo relativo alle dichiarazioni rilasciate alla vigilia in casa ArziChiampo dal presidente Lino Chilese ed all’attaccante Martin Trinchieri.
Ore 17.40 – (Giornale di Vicenza) La prova del nove non delude mai. Ecco la differenza tra oggi e l´altroieri. Pietribiasi, il nove sulle spalle, adesso segna, fa segnare, prende punzioni, innesca espulsioni e sa sempre come rendersi utile anche senza luccicare come col Lumezzane. Il condor da giovane invece segnava sì, ma sperperava. Ora invece è un mirabile modello di ottimizzazione. E con l´età che avanza (all´anagrafe tocca i 29) è progressivamente più sensato e calibrato nonostante un ciuffo da quindicenne scolpito col gel sulla fronte. E ad esempio il ragionamento (corretto) che fa sulla classifica è molto più da formichina previdente che da sventato cicalone. «Guardo la graduatoria al lunedì – dice – mi accendo un attimo sulla nostra posizione in alto, poi però vado subito a vedere quelle in fondo e conto i punti di distacco che ci separano da loro. E ogni volta che il divario cresce sono più contento e tranquillo». Già, non perdere mai di vista un solo attimo la realtà, Bassano resta matricola in questa Lega Pro unica, pure se sinora ha messo in riga tutte quante. «Ho letto le interviste di molti miei compagni e la penso come loro – ammette – non avvertiamo la pressione del primato. Andiamo dentro per giocarcela con slancio e vedere un po´ che accade. Le rivali? Dire il Novara è scontato, quando li abbiamo affrontati ho visto il livello dei piemontesi e mi hanno impressionato. Dal campo ti rendi conto di quando fai fatica e devo riconoscere che contro i loro difensori ho avuto davvero tante difficoltà, perchè erano strutturati con in più tanta qualità nei piedi… Con loro aggiungo il Como e lo stesso Real Vicenza. Da scledense – e lo dico senza piaggeria – mi fa sinceramente piacere che un club del territorio lotti per il vertice». Poi va di sensazioni sparse. «Ora che ho appurato come possa starci in questa categoria, i 4 gol in 9 gare sinora non mi bastano. Qui c´è da guadagnarsi il rinnovo del contratto».
Ore 17.10 – Serie B, la classifica aggiornata: Bologna, Carpi, Frosinone e Trapani 18, Livorno 17, Avellino, Perugia e Spezia 16, Bari e Lanciano 15, Pro Vercelli 14, Modena 12, Brescia, Entella e Varese 11, Ternana e Vicenza 10, Catania, Cittadella e Pescara 9, Latina 8, Crotone 7.
Ore 17.00 – Serie B, risultati finali: Avellino-Lanciano 1-1, Catania-Vicenza 3-1, Crotone-Cittadella 2-2, Entella-Frosinone 1-0, Latina-Brescia 1-1, Livorno-Spezia 0-1, Pescara-Carpi 0-5, Pro Vercelli-Perugia 0-0, Varese-Bari 2-1.
Ore 16.50 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Una seduta-fiume per gli arancioneroverdi in vista della trasferta di domani contro la Cremonese (ore 16). Mister Michele Serena, arrivato solo mercoledì sulla panchina del Venezia, sa di avere poco tempo e sta cercando di sfruttarlo al massimo: ieri di fatto era il primo allenamento vero, mercoledì la squadra era impegnata in Coppa Italia e giovedì ha svolto lavoro separato tra chi era stato impiegato in Coppa e chi no. Ieri la squadra era al completo e il tecnico ha cominciato a trasmettere i suoi concetti-base, in vista del nuovo modulo a due sole punte. Così, dall’oretta e mezza cui erano abituati i giocatori al venerdì, si è passati a una seduta fiume di due ore e quaranta. Allenamento a porte aperte, come promesso dal tecnico. Così ieri si sono presentati al campo in erba del «Taliercio» alcuni ragazzi della Curva Sud che hanno chiesto di potersi avvicinare (il campo è distante dalle tribune) e la dirigenza ha acconsentito. Per mezz’ora la squadra si è così allenata accompagnata dai cori dei tifosi che hanno anche acceso un paio di fumogeni per fare coreografia. Un sostegno che finora non c’era stato, necessario in questa delicata vigilia.
Ore 16.40 – Ci viene comunicato in questo momento che sono appena esauriti i 600 biglietti disponibili in prevendita per la trasferta di Arzignano. Ricordiamo che domani presso lo stadio “Dal Molin” saranno in vendita i restanti 400 biglietti per il settore riservato ai tifosi biancoscudati.
Ore 16.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Andiamo sul campo di una Cremonese con difficoltà molto simili alle nostre, ma questo Venezia ha tutto per far cambiare il vento da subito». Chiede ai suoi di partire con il piede giusto Michele Serena, dopo un lustro di nuovo sulla panchina arancioneroverde da domani pomeriggio (ore 16) sul difficile prato dello Zini. Un momento delicato per Esposito e compagni che con i loro risultati finora deludenti hanno spinto la dirigenza ad esonerare Alessandro Dal Canto. «Mettiamo un punto e andiamo a capo rispetto a ciò che è stato, sono qui da tre giorni e quello odierno sarà solo il secondo allenamento con la squadra al completo, quindi ancora sto cercando di capire la condizione psico-fisica del gruppo – spiega il tecnico mestrino -. Va da sè che non c’è tempo da perdere, ho già iniziato a parlare singolarmente a parlare con i ragazzi e, in campo, ad inserire alcuni concetti tattici e sulle palle inattive». Ieri al Taliercio una vera e propria seduta fiume di due ore e 40′, iniziata con la visita dei tifosi della Curva Sud che con cori e fumogeni hanno dato il bentornato a Serena. «Mi ha fatto piacere e mi sono emozionato, in fondo sono uno di loro e vogliamo la stessa cosa, portare in alto questi colori». L’ex mister del Padova a Cremona di sicuro accantonerà il 4-3-3 di chi l’ha preceduto, optando probabilmente per un 4-4-2 che in fase offensiva potrebbe diventare un 4-2-3-1 con Raimondi, Greco e Bellazzini alle spalle di Magnaghi. «Affrontiamo una Cremonese che finora è stata protagonista in negativo come il Venezia. Entrambe le squadre hanno potenzialità e qualità, collettive e individuali, quindi a fare la differenza per vincere potrà essere solo una cosa: la fame».
Ore 16.10 – (La Nuova Venezia) «Da due giorni soffia un bel venticello sul Taliercio, farà chiudere le pagine del vecchio libro consentendoci di aprirne rapidamente un altro». Filosofeggia Michele Serena, sorride, si intuisce a pelle quanto sia contento di essere ritornato a casa, anche se sul campo non concede sconti: due ore e quaranta di allenamento, tra ripetizioni di movimenti e schemi, chiudendo con le palle inattive. E trova il tempo anche per parlare con un gruppo di tifosi della curva venuti a salutarlo, a incitarlo. «Io sono come sono. Sapete che non riesco a nascondere le emozioni, se ne saranno accorti anche i tifosi venuti oggi: sanno perfettamente che sono uno di loro», ha sottolineato il tecnico arancioneroverde, «abbiamo bisogno del loro sostegno e ce lo daranno. Tutti insieme verso un’unica direzione». Prova e riprova, movimenti, schemi, passaggi, palla attiva e palloni inattivi: un corso accelerato per provare a interrompere a Cremona la serie di quattro sconfitte (tre in campionato e una in Coppa Italia) che hanno messo dietro alla lavagna il Venezia. C’è poco tempo per preparare la trasferta di Cremona, questa mattina scatta già la campanella della rifinitura. «È stata una bella full immersion, ma non c’era alternativa. Ho portato le mie idee, ho cercato di spiegarle ai giocatori, ci proveremo già da domani a Cremona sapendo che solo il tempo ci permetterà di perfezionare schemi e misure in campo. Il gruppo è stato reattivo, volitivo nel recepire le nuove direttive. Ho avuto modo di parlare con i giocatori in gruppo» continua Serena, «ma ho iniziato a parlare con cinque-sei individualmente per capire le cause di questa situazione, perché se non ci fossero dei problemi, io non sarei qua. Sono giocatori responsabili, alcuni di esperienza, e sanno come funziona il calcio. Ho trovato la massima disponibilità da parte loro: paga quasi sempre l’allenatore, ma quando la situazione non decolla le colpe sono da distribuire. Da oggi, punto e a capo, si riparte, si ricomincia, poi sarà sempre il campo a dare le risposte che cerchiamo».
Ore 15.50 – Serie B, i risultati dei primi tempi: Avellino-Lanciano 0-0, Catania-Vicenza 0-0, Crotone-Cittadella 1-1, Entella-Frosinone 0-0, Latina-Brescia 1-0, Livorno-Spezia 0-0, Pescara-Carpi 0-2, Pro Vercelli-Perugia 0-0, Varese-Bari 1-0.
Ore 15.40 – (Gazzettino, edizione di Vicenza) Il Real Vicenza in cerca di riscatto. I vicentini sono caricati a mille, manco venissero da una terribile serie negativa. Il match di oggi contro la Giana Erminio, la più simpatica tra le squadre di Lega Pro, si presta bene al desiderio di rivalsa del Real. Mister Marcolini è stato chiaro in settimana e ha fatto capire che non ha ancora metabolizzato la rabbia per quel pareggio immeritato: «Non sono il tipo che si abbandona a recriminazioni di sorta, ma è certo che un risultato così mi rode ancora, anche perché il SudTirol è una squadra temibile, da quartieri alti. Abbiamo giocato bene, i ragazzi hanno fatto tutto quello che c’era da fare con impegno, da allenatore non posso che essere soddisfatto. Abbiamo fatto il pieno di rabbia per presentarci affamati di punti con la Giana, anche se quella lombarda è una squadra ben organizzata, strutturata con trame di gioco intelligenti e con un tecnico che la gestisce da anni. Dovremo fare una grande partita per portare a casa la vittoria». La squadra di Gorgonzola naviga sorprendentemente in acque tranquille, pur avendo mantenuto quasi intatta l’intelaiatura dell’anno scorso in serie D. Ma è certo che il Real gioca oggi a Monza (campo neutro, in attesa della fine dei lavori di adeguamento dello stadio di Gorgonzola) da favorito, forte di una squadra che ha ormai raggiunto un equilibrio invidiabile e forte degli otto risultati utili consecutivi dopo l’unica sconfitta della prima giornata a Salò. La rosa dei giocatori a disposizione è ampia anche se peseranno le assenze di Calcagnotto (per lui mononucleosi, stop ancora per qualche settimana) e di Ungaro. Il talentino dell’Atalanta si è procurato un brutto infortunio al piede sinistro, una frattura dello scafoide tarsale conseguenza di un cattivo appoggio sul terreno in allenamento: dai venti giorni al mese la prognosi di guarigione. La Giana Erminio deve il suo curioso nome a un alpino di Gorgonzola morto durante la prima Guerra Mondiale. Inizio match alle ore 16 con la direzione di Sassoli di Arezzo.
Ore 15.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Appuntamento al buio, oggi il suggerimento è di sincronizzare gli orologi sulle 16, perché di fronte allo stadio «Brianteo» di Monza ci saranno due squadre, a loro modo, uniche. La Giana Erminio, formazione lombarda di Gorgonzola, è neopromossa in Lega Pro dalla Serie D e sta facendo più di quanto ci si potesse attendere l’estate appena trascorsa scorsa, il Real Vicenza è secondo in classifica e non ha intenzione di fermarsi. «Siamo nuovi in questa categoria – spiega il tecnico lombardo Cesare Albè – ma finora ce la stiamo cavando bene. Abbiamo 12 punti in classifica e credo che i risultati che stiamo ottenendo rispecchino il nostro impegno e il nostro grande spirito di squadra. Lo stesso si può dire per il Real Vicenza, che sta andando a razzo e che ha una società e un allenatore bravissimi. Non posso che far loro i complimenti». Michele Marcolini, l’allenatore del Real Vicenza, in settimana ha perso per infortunio Ungaro, ma ha un Bruno in gran spolvero. «Cercheremo di proseguire la striscia di risultati positivi – sottolinea il tecnico biancorosso – e magari di ottenere un’altra vittoria in trasferta come quella di Lumezzane. Se ce la faremo non lo so, ma i ragazzi sono concentrati e l’entusiasmo può portarci lontano».
Ore 15.20 – (Giornale di Vicenza) L´outsider sulla strada del Real Vicenza. Questo pomeriggio al Brianteo gli uomini di Marcolini se la vedranno con la Giana al Brianteo di Monza, il turno è valido per la decima giornata. La neopromossa di Gorgonzola è la mina vagante del girone, una squadra temuta perché sa giocare a calcio e che ha dimostrato fino a questo momento di fare sul serio superando realtà che inseguono ben altri obiettivi come il Como e la Torres. Il Real Vicenza si presenta quasi al completo. All´appello mancano Ungaro, infortunato (ne avrà per un mese), e Calcagnotto che è alle prese con la mononucleosi. Confermato il 3-5-2 e pure l´undici titolare che ha disputato una grande gara contro l´Alto Adige, raccogliendo però soltanto un punto. E Marcolini riparte proprio dal pareggio con la squadra di Rastelli. «Nessuna scoria, nessun problema. Per me l´Alto Adige è il passato e il futuro si chiama Giana, siamo concentrati per questo impegno. Ho metabolizzato la cosa e nel calcio bisogna accettare serenamente i verdetti del campo». Si torna a Monza. Il Real vi è già stato e dal Brianteo è tornato vittorioso. Con un uomo in meno è riuscito ad avere ragione sul quotato Monza. La partita ha segnato il cambio di passo decisivo della formazione biancorossa in campionato. «Quella è stata una gara bella, per com´è andata nel risultato, e anche intensa. Ha cementato il gruppo e il lavoro. Stavolta sarà comunque diverso. La Giana è un po´ la sorpresa del nostro campionato, tutti o quasi i suoi giocatori sono esordienti. È un avversario che gioca bene e difatti ha collezionato diversi punti fino ad ora».
Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) In casa biancorossa la classifica del Catania è ritenuta bugiarda rispetto al valore della squadra siciliana e Giovanni Lopez lo dice chiaro. «Il Catania è probabilmente, col Bologna, la squadra più forte della Serie B – spiega il tecnico del Vicenza – l’organico parla da solo, giocatori capaci di cambiare le partite in qualsiasi momento. Attraversano un momento difficile e noi dovremo essere bravi ad approfittarne, loro potrebbero andare in difficoltà. Dipenderà molto da noi, mi aspetto una partita dura, ma siamo pronti alla battaglia, come quasi sempre nelle gare precedenti». […] Pochi dubbi in attacco dove Cocco e Ragusa sono confermatissimi. «Sì – specifica Lopez – davanti punto su di loro, hanno fatto bene, sono calciatori che hanno necessità di giocare anche per struttura e caratteristiche. Tecnicamente si completano bene, uno è più fisico e tiene palla, l’altro attacca la profondità. In questa partita reputo indispensabili loro due perché dovranno riuscire a tenere alta la squadra e a farci ripartire». Quello di non farsi schiacciare all’indietro, è un concetto che il mister ha ripetuto spesso ai suoi in settimana e lo ribadisce ora. «La partita andrà giocata, dovremo rispondere colpo su colpo – sottolinea – ci saranno momenti in cui gli avversari andranno aggrediti e altri in cui dovremo saper soffrire». Un altro giocatore-chiave per il Vicenza può essere Di Gennaro. «La scorsa settimana la posizione di Di Gennaro è stata gestita durante la partita – continua il tecnico biancorosso – a volte rimaneva basso, a tratti si alzava per posizionarsi dietro le due punte. Dipende molto dal momento tattico della gara, ma nella lettura di questo Di Gennaro è molto abile. Ha dimostrato di sapersi gestire durante i novanta minuti, poi è chiaro che dalla panchina potremo dargli delle indicazioni e dei suggerimenti se ce ne sarà la necessità».
Ore 14.50 – (Gazzettino, edizione di Vicenza) Giovanni Lopez non si fida della classifica del Catania. Alla vigilia della partenza dei biancorossi per la Sicilia, l’allenatore del Vicenza ammonisce i propri giocatori. «È probabilmente la squadra più equipaggiata per tornare in serie A. I nomi che hanno parlano da soli. In questo momento hanno certamente dei problemi, noi dovremo essere bravi a rimarcarli senza creare episodi a loro favore che potrebbero spingere l’ambiente. Dipenderà molto da noi, mi aspetto una partita dura ma siamo pronti alla battaglia, come abbiamo dimostrato in altre occasioni». Il tecnico romano ha quindi spiegato così l’esclusione di Camisa a favore di Figliomeni, nonostante il rientro dalla squalifica di Gentili. «La scelta è tecnica. L’ho spiegata al calciatore, è un momento che gli episodi gli vanno contro e valuto anche in funzione delle prossime tre partite che ci attendono. Alessandro, da capitano e professionista, ha capito la situazione. Gli episodi sono comunque da valutare al di là delle prestazioni perché queste non sono mai mancate. Martedì e sabato prossimo ci attendono altre due gare, pertanto la scelta ci sta. Teniamo conto poi che lui ha anche svolto una preparazione diversa. Gioca Figliomeni e rientra Gentili. Brighenti andrà in panchina. Iniziamo ad essere in tanti e tra un pò si dovranno fare delle scelte, ma meglio così».
Ore 14.40 – (Giornale di Vicenza) È confermato: giocherà Figliomeni. La novità più significativa al Massimino, nell´undici del Vicenza, sarà la staffetta al centro della difesa. Il tecnico Giovanni Lopez, dopo le indicazioni fornite nell´allenamento di giovedì pomeriggio, ha confermato nel corso della rifinitura la volontà di effettuare un cambio sostanziale, una scelta tecnica come egli stesso ha voluto definirla in conferenza stampa. Quindi a guidare la retroguardia non sarà capitan Camisa ma l´ex difensore del Latina che i tifosi hanno già visto all´opera contro il Pescara nella gara vinta 2-1 dal Vicenza. Il sorpasso di Figliomeni in una gara molto attesa come quella col Catania si spiega con gli ultimi episodi che non hanno sorriso a Camisa: l´infortunio che ha aperto la strada al 4-0 del Lanciano, il fallo da rigore commesso sul 2-0 contro gli abruzzesi che avrebbe anche potuto riaprire la partita. Bene, Lopez ha deciso di apportare questa modifica senza togliere esperienza al reparto, anzi. Figliomeni infatti ha molte presenze in B alle spalle ed è in grado di prendersi le responsabilità del caso. Accanto, e davanti a Bremec, gli giocheranno Gentili (sul centro-destra), che è rientrato dalla squalifica, e Garcia Tena sul centro-sinistra. Certo la difesa del Vicenza non avrà un compito semplice. Anche se i rossoazzurri stanno attraversando un momento di difficoltà, e la classifica lo evidenzia, i nomi della rosa, e soprattutto degli elementi offensivi, sono altisonanti. Sannino dovrebbe giocare con il 4-4-2 e le punte dovrebbero essere Rosina e Calaiò con la possibilità che ad un certo punto il modulo dei siciliani si trasformi in un 4-3-2-1 con Calaiò terminale offensivo e Rosina, con uno dei due esterni Martinho o Jankovic, a suo servizio. Non è però da escludere la possibilità che il tecnico siciliano opti per un 4-4-2 “puro” con Calaiò e Cani in attacco.
Ore 14.30 – (Gazzettino) Trecento panchine in serie B. È il traguardo che raggiungerà oggi Claudio Foscarini, una carriera cominciata il 29 agosto 1999 con Alzano Virescit-Monza, vinta 2-1, e proseguita poi a Cittadella dove allena tutt’ora. Doveroso quindi iniziare la conferenza stampa della vigilia di Crotone ricordando il prestigioso traguardo. «Ne sono orgoglioso, devo ringraziare la società granata che mi permette di guidare la squadra ormai da tanto tempo, e con la proprietà e la dirigenza condivido la gioia per le trecento panchine. Adesso mi piacerebbe festeggiare l’evento con un buon risultato a Crotone, il regalo più bello sarebbe una grande prestazione in una trasferta molto delicata». I calabresi non se la stanno passando tanto bene: ultimi in classifica a sei punti, ancora senza vittorie in casa. «Il Cittadella però è sempre stato un grande benefattore con le squadre in difficoltà. Siamo solidali con tutti, una mano per risollevarsi non l’abbiamo mai negata… Mi auguro che questa volta possa andare in maniera diversa: basta fare il Babbo Natale fuori stagione. Il Crotone del resto non lo considero in crisi. Analizzando le partite vedo che è una squadra che spesso comanda il gioco e crea sempre tante occasioni. Mi piace, è bello da vedere, forse gli manca qualche riferimento importante che aveva nello scorso anno. Semina molto, ma raccoglie poco». In settimana Foscarini ha parlato di un Cittadella che deve ritrovare la quadratura e l’unione tra i reparti dopo che nelle ultime cinque gare ha raccolto appena un punto: vedremo qualche novità nel modulo? «Abbiamo provato a livello tattico con due e tre riferimenti, sia con il 4-3-3 che con il rombo. Vedremo quale sarà la soluzione migliore, l’importante è ritrovare la compattezza di inizio anno, ci siamo un po’ sfilacciati non solo in fase difensiva, ma anche quando attacchiamo, non recuperando facilmente la palla». La sconfitta con l’Entella può aver lasciato qualche scoria nella testa dei giocatori? «Ho dei ragazzi intelligenti che sanno affrontare questi momenti. Sopra di loro poi c’è una società e un allenatore che già li hanno vissuti in passato e che conoscono la strada per uscirne, anche se ogni volta ci sono delle incognite. Partendo dalla situazione attuale mi aspetto una grande reazione». Perché Foscarini è tutt’ora convinto della bontà della sua rosa. «Non mi arrendo al solito Cittadella che deve soffrire fino alla fine. Non ci voglio nemmeno pensare, sono certo di avere una squadra con valori tecnici e morali per fare un altro tipo di campionato. Miro alla parte sinistra della classifica, l’unica mia paura è quella di non avere l’organico al completo e di attraversare periodi con diversi giocatori fuori come adesso». A Crotone non ci sarà Rigoni, squalificato per un turno, al suo posto dovrebbe giocare Palma. Recuperato invece Busellato. «Ha superato il test decisivo nella rifinitura – spiega Foscarini – e perciò sarà della partita». Probabile il 4-3-3, con Minesso in campo e inizialmente panchina per uno tra Sgrigna, Coralli e Gerardi. Probabile formazione Cittadella (4-3-3): Valentini; Cappelletti, Scaglia, Pellizzer, Barreca; Busellato, Palma, Benedetti; Sgrigna, Gerardim, Minesso.
Ore 14.20 – (Mattino di Padova) «Io non mi arrendo. Al solito Cittadella che soffre fino all’ultima giornata non voglio neanche pensare. Resto convinto che questo sia un gruppo capace di piazzarsi nella parte sinistra della classifica. Ma per riuscirci, serve anche fortuna, quella che sin qui non abbiamo avuto». E ancora: «Oggi festeggio le 300 panchine in serie B. È un traguardo che mi riempie di felicità, da condividere con tutta la società. Ma il regalo più bello sarebbero una vittoria e una grande prestazione». E poi: «Davanti avremo un avversario pericolante? Siamo specialisti nell’essere benefattori verso chi è messo peggio di noi. Ma non siamo a Natale». Parole e musica di Claudio Foscarini alla vigilia di Crotone-Cittadella, in programma oggi allo stadio Scida. Recuperato. La buona notizia è il rientro di Busellato, che ieri è tornato ad allenarsi con i compagni ed è stato regolarmente convocato. Resta da valutare se il tecnico lo rischierà dal primo minuto. Occorre anche considerare che martedì sera i granata torneranno subito in campo, ospitando il forte Livorno al Tombolato. Possibile, perciò, che Foscarini tenga a riposo uno tra Coralli e Gerardi, avanzando Sgrigna come seconda punta e riproponendo quattro centrocampisti in linea, in un reparto che deve scontare le assenze di Rigoni (squalificato), Paolucci e Schenetti. «C’è chi ha bisogno di rifiatare, ma devo comunque mettere in campo la squadra migliore. Palma? Se dovessi bocciarlo solo perché lunedì ha giocato male, allora dovremmo restare a casa tutti, io compreso. Coralli e Sgrigna? Una partita-no ci può stare, ma loro sanno di avere un duplice ruolo: devono essere un esempio per i compagni, trascinando il gruppo», afferma l’allenatore di Riese, che ieri pomeriggio è partito con i suoi uomini dall’aeroporto di Treviso, dopo la rifinitura mattutina. Avversario che gioca. Se il Citta non è in un gran momento, il Crotone non se la passa meglio: assieme le due squadre hanno raccolto la miseria di tre punti nelle ultime cinque partite. I calabresi hanno anche il peggior attacco della categoria (6 reti), e sono reduci da tre sconfitte di fila. Risultati che hanno portato la società a indire il silenzio-stampa, anche se mister Drago, un’istituzione in casa rossoblù, non sembra rischiare il posto. «Il Crotone è un enigma: spesso comanda il gioco ed è bello da vedere. Semina molto, ma raccoglie poco», sottolinea Foscarini. «A dispetto dei risultati, parliamo di una squadra che può mettere in difficoltà chiunque, anche se, teoricamente, rispetto alla gara con l’Entella avremo a disposizione più spazi per ripartire». I padroni di casa si disporranno con un 4-3-3, che può diventare un 4-2-3-1 quando Maiello avanza sulla linea dei trequartisti. Rispetto alla sconfitta di Trapani dello scorso turno, recuperano Ferrari al centro della difesa e De Giorgio in attacco. Probabile formazione Cittadella (4-4-2): Valentini; Cappelletti, Scaglia, Pellizzer, Barreca; Pecorini, Palma, Benedetti, Minesso; Sgrigna, Gerardi.
Ore 14.10 – (Corriere del Veneto) Claudio Foscarini oggi a Crotone avrebbe voluto festeggiare le 300 panchine in Serie B con una classifica diversa dall’attuale. Il Cittadella annaspa nei bassifondi, è reduce da quattro sconfitte nelle ultime cinque uscite con appena un punto. Basta e avanza per far scattare tutti gli allarmi. «Questo bellissimo traguardo – ammette il tecnico trevigiano – arriva in un momento un po’ particolare, in cui i risultati non stanno arrivando. La squadra ha perso un po’ di sicurezza e i ragazzi vanno aiutati a ritrovare consapevolezza dei propri mezzi. In questi anni nei momenti di crisi siamo stati grandi benefattori, regalando punti a tutti, non voglio che accada anche a Crotone». Se il Citta non sta bene, nemmeno il Crotone, ultimo in classifica, se la passa egregiamente. «È una squadra che mi piace molto e che sta attraversando un momento di difficoltà come noi, ma credo si possa riprendere. Non è il massimo affrontarla ora perché, se trova la giornata importante, è una squadra insidiosa». A centrocampo è emergenza, con le assenze di Schenetti, Paolucci e Rigoni, squalificato. Busellato stringerà i denti, ma non è certo il suo impiego dal primo minuto. «Non è al massimo della condizione – conclude il tecnico – ma ha fatto un provino stamattina (ieri, Ndr ) e abbiamo deciso di portarlo. Non mi arrendo, non voglio neanche pensare a un campionato come quello degli scorsi anni. Siamo una squadra che ha valori tecnici per un’altra classifica, possiamo e dobbiamo rialzarci». Probabile formazione Cittadella (4-4-2): Valentini; Pecorini, Scaglia, Pellizzer, Barreca; Minesso, Benedetti, Busellato, Lora; Sgrigna, Coralli.
Ore 13.50 – (Gazzettino) «Parlato? Ci dice sempre di cercare di sfruttare tutte le occasioni che abbiamo, anche pochi minuti, per dimostrare che può contare su di ciascuno di noi. È un’ottima persona: se hai qualche problema è il primo che ti chiede di parlarne con lui. Come tecnico ci trasmette tutta la sua grinta e in campo si vede». Papà Mauro e mamma Giovanna la seguono in quasi tutte le partite, e con loro anche la sua ragazza Teresa. «All’Euganeo non mancano mai, in trasferta non sempre riescono a venire». A proposito di trasferta, domani si va sul campo dell’Arzignano Chiampo. «Ci aspetta una partita dura, come lo sono tutte in questo campionato. Non dobbiamo fare respirare gli avversari, bisogna dare subito un segnale forte che vogliamo questi tre punti». Cosa c’è nel suo futuro? «Una volta terminati gli studi punto ad andare avanti nel calcio, non dico di arrivare in serie A, ma spero in B o in Lega Pro. Se ho un idolo al quale mi ispiro? Nessuno, ho grande stima di me stesso, è il mio punto di forza».
Ore 13.40 – (Gazzettino) Quest’anno, come detto, si è aggiunto l’impegno a scuola dalle 18.30 alle 22.30. «Ho dovuto scegliere la serale altrimenti non ce la facevo con l’orario degli allenamenti. È un po’ faticoso perché arrivi a sera che sei stanco, però è l’unica soluzione. Di solito esco di casa alle 11.30 e rincaso alle 23.30, mentre al mercoledì parto di casa alle 6 dato che abbiamo allenamento anche al mattino». Passando alle questioni calcistiche, con il Belluno si è fatto trovare pronto giocando al posto di Dionisi senza fare rimpiangere il collega più esperto. «È stata la mia seconda partita da titolare dopo quella con il Tamai. La squadra si è comportata al meglio, e anche a livello personale me la sono cavata abbastanza bene. Sono molto contento. La mia caratteristica migliore è la corsa, devo invece migliorare nella lettura del gioco e nel controllo della palla». Da inizio stagione è tra i biancoscudati che hanno fatto registrare i maggiori progressi. «Sono cresciuto molto ed è merito anche dei compagni più esperti che aiutano molto noi giovani».
Ore 13.30 – (Gazzettino) Macina tanti chilometri tutti i giorni per giocare con il Padova prendendo addirittura tre mezzi: traghetto, corriera e metrotram. E come se non bastasse, dopo allenamento frequenta la scuola serale di perito informatico (quarto anno) a Chioggia. È la giornata-tipo del diciottenne Fabio Busetto, che fa quotidianamente la spola tra Pellestrina dove abita e i campi di allenamento. Cinque ore in tutto tra andata e ritorno, senza dimenticare che al ritorno a casa la giornata non è terminata dato che c’è l’impegno sui banchi di scuola. «Ormai mi sono abituato – afferma Busetto – Qualche volta quando è libero da lavoro mi porta mio padre (fa l’infermiere a Pellestrina, ndr) e si ferma a vedere l’allenamento». Tra l’altro, non è il primo anno da “pendolare” dato che alle spalle ha sei stagioni nel settore giovanile biancoscudato. «Ho fatto tutta la trafila fino alla squadra Primavera, e ogni giorno insieme a tre-quattro altri compagni di squadra ci veniva a prendere a Chioggia un pulmino del Padova».
Ore 13.20 – Prevendita di ArziChiampo-Padova: disponibili ancora pochi biglietti, il botteghino lato parcheggio Sud dello stadio Euganeo aprirà dalle ore 15.30 alle ore 18.30.
Ore 13.10 – (Gazzettino) Sentinelli in gruppo e pienamente recuperato in vista della trasferta con l’Arzignano Chiampo. Gli unici indisponibili restano a questo punto Ferretti e Dionisi, che dalla prossima settimana dovrebbero tornare a pieno regime. Quanto alla seduta sul campo, biancoscudati inizialmente divisi per lavorare sulla fase difensiva e su quella offensiva, e a completare il lavoro una partitella su campo ridotto. Nel primo tempo è stato schierato lo stesso undici impiegato con il Belluno, mentre nella ripresa Segato ha preso posto a centrocampo tra i titolari insieme a Nichele (interno sinistro) e Mazzocco (interno destro). Provato anche il 4-2-3-1 con la coppia Segato e Nichele davanti alla difesa, mentre Mazzocco ha agito a sinistra nella linea a tre con Cunico e Ilari alle spalle di Tiboni. Curiosità: Parlato ha chiuso l’allenamento con una sfida di precisione sui calci d’angolo con Segato, Cunico e Ilari, alla quale poi si sono cimentati altri biancoscudati. Questa mattina allo stadio Appiani è in programma la sessione dedicata alla rifinitura per mettere a punto gli ultimi meccanismi.
Ore 13.00 – (Gazzettino) E intanto le parole pronunciate nei giorni scorsi dal sindaco Massimo Bitonci, che ha manifestato la volontà di intervenire sull’Euganeo avvicinando una curva al campo, non sono passate inosservate tra gli appassionati. «Si tratta di una richiesta fatta dai tifosi – ha dichiarato il primo cittadino – e noi la stiamo valutando, richiedendo dei preventivi. Ormai il campionato è iniziato, ma penso si possa fare per il prossimo in cui spero il Padova possa militare in un’altra categoria, visto come gioca la squadra e considerati l’entusiasmo e la grande partecipazione dei tifosi, con numeri all’Euganeo che non c’erano nemmeno in serie B. Ci sono grandi difetti nello stadio – conclude – e si può trovare una soluzione avvicinando almeno una parte delle tribune al campo di gioco». L’idea è dunque quella di costruire vicino alla porta lato sud una gradinata prefabbricata con i ponteggi, sulla falsariga di quanto già fatto a Cagliari e Trapani. L’assessore comunale allo sport Cinzia Rampazzo conferma tale ipotesi, seppure con un minimo di prudenza. «Ci siamo effettivamente informati – spiega – e occorre valutare bene ogni aspetto per fare un buon progetto. Ad esempio occorre studiare gli elementi legati alla sicurezza su cui non ci dovrebbero esserci problemi dato che non mancano le vie di fuga». Almeno in parte, l’intervento potrebbe essere finanziato da privati. «Qualcuno si è offerto come sponsor, ma è ancora tutto prematuro».
Ore 12.50 – (Gazzettino) Il popolo biancoscudato non tradirà le attese nemmeno per la trasferta di domani ad Arzignano. Della dotazione di 600 biglietti per il settore ospiti dello stadio vicentino in vendita a Padova, ieri pomeriggio ne sono stati acquistati già 430. Ne restano dunque 170, a disposizione (costo 10 euro) nei botteghini sud dell’Euganeo aperte oggi dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30, e comunque fino a esaurimento dei tagliandi. Ogni persona potrà prenderne al massimo cinque. Alle biglietterie dello stadio “Dal Molin”, operative a partire dalle 12.30, domani saranno poi a disposizione per i sostenitori padovani ulteriori 400 biglietti di cui la metà per i parterre (posti in piedi). I cancelli aprono alle 12. Gli ultras si muoveranno in auto e danno appuntamento alle 11 nella loro sede in via Galilei 50 a Rubano.
Ore 12.30 – Sulla classifica: “Dobbiamo fare più punti possibili perché il pericolo è sempre dietro l’angolo. C’è un gatto che gira, dobbiamo allontanarlo…”.
Ore 12.25 – Sull’ArziChiampo: “È una partita difficile, perché più si va avanti e più lo sarà visto che ci aspetteranno al varco. Giocando però da Padova potremmo spuntarla. Abbiamo grande rispetto per gli avversari, sono reduci da una bella vittoria sul campo della Clodiense e hanno un attacco buono ed un centrocampo con giocatori di esperienza. In più prendono pochi gol, e quindi dovremo essere ancor più pratici del solito. Abbiamo anche noi difetti, ma dobbiamo essere bravi a nasconderli alla domenica. Domani sarà un vero banco di prova per tutti noi, perché loro si scompongono poco e soprattutto concedono poco”.
Ore 12.20 – Queste le dichiarazioni rilasciate alla nostra redazione ed ai colleghi di “Mattino” e “Gazzettino” da Carmine Parlato. Su Segato: “Ci rientra un giocatore importante, ma Bedin ha fatto bene in queste due partite e quindi mi prendo queste 24 ore per decidere. L’unico mio dubbio? In linea di massimo sì…”
Ore 12.00 – Qui Appiani: termina l’allenamento.
Ore 11.50 – Qui Appiani: provati i calci di rigore.
Ore 11.30 – Qui Appiani: provate soluzioni da palla inattiva.
Ore 11.10 – Qui Appiani: provati schemi anti-ArziChiampo, mentre lavorano a parte Ferretti e Dené.
Ore 10.50 – Qui Appiani: riscaldamento per i Biancoscudati, lavorano a parte Bruzzi e Dionisi.
Ore 10.30 – Qui Appiani: Biancoscudati in campo per la rifinitura.
Ore 10.20 – (Mattino di Padova) Alcuni tifosi gli hanno chiesto un parere su quanto dichiarato dal sindaco Bitonci, che ha parlato della possibilità di avvicinare la curva Sud al campo di gioco dell’Euganeo. «Sì, ma quando?», ha replicato, visibilmente scettico. E a chi ha sottolineato che a dicembre ci sarà la finestra di calciomercato dei dilettanti, ha ribattuto: «Se tutti i giocatori stanno bene, abbiamo una rosa già più che completa». Pronti alla trasferta. Con la grande carovana biancoscudata pronta a mettersi in marcia, ad Arzignano è stata attivata anche la grande macchina organizzativa, per fronteggiare l’arrivo di centinaia di tifosi. Per l’occasione, la capienza dello stadio è stata portata a circa 1.400 spettatori, con un migliaio di posti riservati ai tifosi ospiti: oltre alla tribuna, infatti, i supporters biancoscudati potranno usufruire anche del parterre sottostante la tribuna, niente più che i posti in piedi dietro alla recinzione, a dirla tutta. Per questo sono stati attivati pure i volontari che presteranno servizio allo stadio: oltre all’ambulanza predisposta al soccorso interno al campo, ce ne sarà anche una all’esterno, e in aggiunta alle forze dell´ordine si ricorrerà anche al personale del servizio civile, sia all’interno che all’esterno dell’impianto.
Ore 10.10 – (Mattino di Padova) L’aspetto significativo di una piazza che si sta riaffezionando alla sua squadra di calcio è vedere il presidente in mezzo ai tifosi in coda per acquistare il biglietto. Giuseppe Bergamin ieri era lì, puntuale alle 15.30, per consegnare al personale i blocchetti ricevuti dalla società vicentina il giorno precedente: «Ma anche per stare con la gente e sentirne l’ entusiasmo», ha confidato il patron. «Tutti sono contenti, tutti ci chiedono di continuare così, e io spero vengano davvero esauditi nelle loro richieste. Adesso stiamo recuperando anche qualche infortunato di peso, e sono convinto che dalla prossima settimana le cose potranno solo migliorare. Abbiamo davvero una bella squadra, ma dobbiamo tenere alta la concentrazione». Tornerà a disposizione anche Nicola Segato, al quale è stato scontato un turno dei tre di squalifica inizialmente comminati. «Meno male», ha commentato, sollevato, Bergamin. «Noi eravamo sicuri che le tre giornate fossero eccessive, e infatti le prove fotografiche che abbiamo portato evidentemente sono state giudicate soddisfacenti. Meglio così».
Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Centinaia di biglietti volatilizzati in poche ore, l’attesa che cresce sempre più per la quarta trasferta stagionale, ed un entusiasmo contagioso che fa il paio con la personalità di una società in grado di calamitare l’affetto dei tifosi. Mancano poche ore alla sfida che domani, alle 14.30, attenderà i Biancoscudati ad Arzignano per l’ottava giornata del girone C della serie D, ed è tutto pronto per l’ennesimo esodo, visto che la località vicentina è una delle più vicine. Tutti in coda. Gran parte dei 600 tagliandi messi a disposizione dei tifosi padovani in prevendita ieri pomeriggio è stata letteralmente “bruciata”. Ben prima delle 15.30, orario di apertura dei botteghini Sud dello stadio Euganeo, infatti, la fila di tifosi in attesa di ritirare il prezioso biglietto ha cominciato ad allungarsi. E solo nel primo quarto d’ora di apertura già un terzo dei biglietti era andato venduto. Alle 18.30, quando l’orario della prima giornata è scaduto, risultavano staccati 430 tagliandi: questa mattina dalle 10 alle 12 riapertura dei botteghini per piazzare i 170 biglietti rimasti, e la vendite saranno attive anche nel pomeriggio (15.30-18.30) fino ad esaurimento. Domani, allo stadio “Dal Molin” di Arzignano, i rimanenti 400 tagliandi saranno a disposizione dei tifosi ospiti alle biglietterie dell’impianto vicentino, che alzeranno le serrande alle 12.30, mezz’ora prima dell’apertura dei cancelli.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova) «Sono contento che Segato sia tornato dalla squalifica, ma mi prendo ancora del tempo per decidere la formazione», le parole del mister, che fa pretattica. In difesa non dovrebbero esserci problemi per Sentinelli, che dopo la ginocchiata alla coscia rimediata domenica scorsa ieri si è allenato per la prima volta con la squadra e contro l’ArzignanoChiampo dovrebbe essere in campo dal primo minuto. Tiboni va verso la conferma della maglia da titolare, così come Busetto, che ha ben sostituito Dionisi con il Belluno. Oggi all’Appiani. L’allenamento di rifinitura, come di consueto, si terrà stamattina alle 10.30 sul terreno di gioco dell’impianto di via Carducci, dove nel pomeriggio la formazione Juniores (anch’essa imbattuta con 5 vittorie su 5) ospiterà il Fontanafredda. L’arbitro di ArzignanoChiampo-Padova, infine, sarà il signor Riccardo Annaloro di Collegno, assistito da Mario Fedele di Forlì e Diego Ferro di Ferrara.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Nessuno con questa maglia, in 104 anni, ha fatto meglio. Torna Segato? Quel che più conta, tuttavia, per l’allenatore napoletano e i suoi, è non disperdere l’enorme carica di entusiasmo arrivata dopo la vittoria con il Belluno. Una dimostrazione di forza, che assume un rilievo ancora maggiore se si pensa alle pesanti assenze che hanno caratterizzato l’ultima sfida, vale a dire Ferretti, Dionisi e Segato. Se i primi due dovranno restare ai box anche domenica, il mediano di Marostica è invece recuperato, grazie alla decisione della Corte di Giustizia Federale, che gli ha scontato l’ultima delle tre giornate di squalifica. Ecco perché l’unico cambio rispetto all’undici vittorioso contro il Belluno potrebbe essere proprio a centrocampo, con Segato inserito davanti alla difesa, Nichele mezz’ala sinistra e Mazzocco dalla parte opposta. Questa la soluzione più probabile, che vedrebbe Bedin tornare in panchina, sebbene pure ieri Parlato abbia provato anche altri uomini, insistendo sempre con il 4-3-1-2.
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Prossima tappa Arzignano. Il Padova dei record si prepara alla quarta trasferta di campionato, dopo aver fatto suo lo scontro diretto con il Belluno, che gli ha permesso di guidare il campionato a punteggio pieno in solitaria dopo sette giornate. E se la definizione “Padova dei record” non piace troppo a dirigenza e staff tecnico, che provano a tenere tutti con i piedi per terra, non si può ignorare la cavalcata senza intoppi che sta portando avanti Carmine Parlato con la sua truppa. Dopo aver battuto a Fontanafredda il record di Adriano Buffoni come miglior partenza in campionato nella storia del Biancoscudo, domani in terra vicentina il Padova ha la possibilità di eguagliare un altro primato. Dovessero vincere anche con l’Arzignano, infatti, Cunico & C. pareggerebbero la serie di otto vittorie consecutive infilate da Franco Varrella nel 2000/2001 in serie C/2. Quel Padova ci riuscì tra la nona (2-0 alla Biellese) e la sedicesima giornata (2-1 a Trieste) di un torneo (la quarta serie nazionale, esattamente come la serie D di quest’anno) poi stravinto.
Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) «Sono contento di questa riduzione – ammette l’ex centrocampista del Delta Porto Tolle – e se il mister ha bisogno io ci sono. È difficile per tutti rimanere fuori, anche per me è stata dura, ma ho visto i miei compagni vincere. Ognuno di noi può dare il suo contributo alla causa. C’è tanto entusiasmo, ma bisogna continuare e non dobbiamo fermarci». L’obiettivo è l’ottava vittoria consecutiva e l’unico dubbio di Parlato, che ha perso per infortunio Dionisi e che recupera in extremis Sentinelli, riguarda proprio la linea mediana. Dove in ballottaggio ci sono proprio Segato e Bedin, con quest’ultimo schierato ieri inizialmente fra i titolari e poi sostituito a partitella in corso con il passaggio di testimone proprio al compagno di reparto. L’impressione, facendo il conto degli Under da dover schierare contemporaneamente in campo, è che alla fine Nichele, Segato e Mazzocco, uno dei più in forma, possano essere adattati e schierati tutti contemporaneamente dal primo minuto. Un centrocampo di grande impatto pronto a dare manforte al reparto offensivo, dove Tiboni fa passi da gigante e migliora giorno dopo giorno.
Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Sole splendido e tanto entusiasmo. Il venerdì pomeriggio del Padova si snoda attraverso segnali promettenti. Le code in mattinata per acquistare il biglietto per il match di Arzignano e il dato serale che parla di 430 tagliandi già staccati e di altrettanti che verranno venduti fra oggi e domani, è una conferma inequivocabile. L’entusiasmo tra la tifoseria è debordante e il Padova vuole continuare a vivere il momento magico che ha portato i Biancoscudati di Carmine Parlato in cima alla classifica della Serie D con sette vittorie nelle prime sette partite. Un en-plein che fa pensare e che sembra poter continuare, visto che l’Union ArziChiampo non fa paura e che la squadra sembra in condizioni di forma smaglianti. Ieri alla Guizza Parlato ha provato la formazione che scenderà in campo domani pomeriggio ad Arzignano e l’unico dubbio pare essere a centrocampo, dove Segato è stato «riabilitato» dalla Corte di Giustizia federale con la riduzione di un turno di squalifica e si candida per una maglia da titolare.
Ore 08.38 – Disponibile a questo link l’articolo relativo alla prevendita attivata presso lo stadio Euganeo per ArziChiampo-Padova.
Ore 08.36 – Serie D girone C, il prossimo turno (ottava giornata, domenica 26 ottobre ore 14.30): ArzignanoChiampo-Padova, Belluno-Giorgione, Fontanafredda-Dro, Mezzocorona-Clodiense, Montebelluna-AltoVicentino, Mori Santo Stefano-Legnago, Tamai-Sacilese, Triestina-Union Ripa La Fenadora, Union Pro-Kras Repen.
Ore 08.34 – Serie D girone C, la classifica aggiornata: Padova 21, Alto Vicentino 19, Bellun0 18, Sacilese 15, Tamai 11, Clodiense e Montebelluna 10, Union Ripa La Fenadora, Giorgione e ArziChiampo 9, Union Pro 8, Fontanafredda 7, Dro 6, Legnago 5, Kras Repen 4, Mori Santo Stefano 3, Triestina 2, Mezzocorona 0.
Ore 08.32 – Serie D girone C, i risultati della settima giornata: AltoVicentino-Union Pro 2-0, Clodiense-ArziChiampo 1-3, Dro-Mezzocorona 0-0, Giorgione-Triestina 2-1, Legnago-Fontanafredda 3-2, Kras Repen-Tamai 0-0, Padova-Belluno 1-0, Sacilese-Mori Santo Stefano 4-0, Union Ripa La Fenadora-Montebelluna 1-1.
Ore 08.30 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.
Ore 08.28 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Macron Store, Maglietteveloci.it, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Zero Emissioni, Ecosystem, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.
E’ successo, 24 ottobre: allenamento alla Guizza, mentre si chiude a quota 430 il primo giorno di prevendita dei biglietti per Arzignano