AltoVicentino, Dalle Rive: “E’ vero, volevano che prendessi il Padova. Lo scontro diretto all’ultima giornata? L’hanno fatto apposta…”

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“Rino Dalle Rive Show”. Il vulcanico presidente dell’AltoVicentino è stato il protagonista assoluto della puntata di “Tuttincampo” su Tv7 Triveneta. Queste le dichiarazioni rilasciate dal patron del sodalizio vicentino, che ha toccato moltissimi argomenti rispondendo anche alle domande più scomode:

PRONOSTICO “Le percentuali per la vittoria del campionato? 55% Padova e 45% AltoVicentino”.

ACQUISTO PADOVA – “È vero che volevo prendere il Padova? Mi avevano cercato a Padova, anche i tifosi quando la squadra è andata in D! Ma sono onorato di essere il presidente dell’AltoVicentino… Due-tre avvocati erano venuti a chiedermi di fare il presidente del Padova perché i tifosi caldeggiavano la mia persona in quanto dicevano che ne so di calcio”.

PADOVA – “Cosa temo di più? Il mister, che per me è eccezionale perché sa leggere le partite e perché sa motivare i giocatori, ed il pubblico che è eccezionale. Non è il dodicesimo uomo in campo, è il ventesimo… Io non ho mai visto un pubblico come quello di Padova! Un pubblico simile merita la promozione, ma io cercherò di mettere loro il bastone tra le ruote fino all’ultimo. Hanno giocatori di pregio, ma se davanti manca Ferretti vanno un po’ in difficoltà…”.

SCONTRO DIRETTO – “Prima ci sono altre partite, e prima o poi perderemo sia noi che loro perché è impossibile tenere questo ritmo anche se ne ho perse solo tre negli ultimi tre anni. Certo che mettere l’ultima di ritorno a Padova… Credo sia stato fatto apposta. E non so con che criterio abbiano messo il Padova nel nostro girone e le altre padovane nel D. Il Palazzo c’è ovunque, e 300.000 persone contano più di 30.000…”.

OBIETTIVO – “Vincere. C’è chi fa il presidente per ambizione e chi, come me, lo fa per missione. Premio promozione? Non l’ho ancora stabilito. Ma sono convinto che alla fine andremo noi in Lega Pro…”.

COSTI DI GESTIONE – “Quanto mi costa gestire l’AltoVicentino? Un milione di euro, forse un milione e duecentomila euro… Premio promozione? Non l’ho ancora stabilito. Il giocatore che pago di più? Gli do 65.000 euro”.

MERCATO – “Rinforzi a dicembre? Per forza! Ma di categoria, non più su perché devono già conoscere la serie D. A centrocampo siamo più che coperti”.
SCORSA STAGIONE – “Cos’è successo la scorsa stagione? Non posso dirlo perché mi vergognerei, sono successe cose di cui non vale la pena parlare e che devono rimanere all’interno della società… A sei giornate dalla fine avevamo cinque punti di vantaggio, eppure abbiamo perso il campionato. Volevo smettere ma le mie figlie mi hanno fatto cambiare idea! Quest’anno ho cambiato tutto, ho tenuto solo quattro-cinque giocatori”.
CUNICO E FERRETTI – “Per me Cunico e Ferretti erano eccezionali. Cunico per me era un faro, ha avuto dei problemi col mister ed io ho un accordo quinquennale con lui, quindi… Ferretti? Per me era il capitano, prima che tornasse in Argentina ci siamo detti che ci saremmo aggiornati al suo ritorno, poi ci sono state delle incomprensioni e forse ha capito che aveva qualche estimatore in meno anche se era un pupillo del mister”.
ARBITRI – “Non posso parlarne né bene né male, do loro un 6 striminzito”.
CESTARO – “È una persona corretta ma sfortunata. Ha fatto quello che ha fatto ma poi riconoscenza zero. Si dev’essere circondato di persone poco competenti… Poi se parli di basket con lui ne sa davvero moltissimo, mentre di calcio un po’ meno! Ha tirato fuori più di 100 milioni ed è andato in perdita… E quando ha messo a disposizione la società nessun padovano l’ha voluta prendere!”.

BONAZZOLI – “Perché l’ho mandato via? Perché in una partita in cui era in panchina il mister l’ha chiamato e lui stava dormendo…”




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