«Mi è mancato tanto il campo, ma il peggio è passato. Non sono ancora al 100%, ma posso fare 90′ alla grande. Ora c’è da vincere le tre partite che ci restano e vedere cosa succede. Il mio recupero trasmette tranquillità? Ho avuto la fortuna di giocare per posizioni importanti, ma tutti i ragazzi sono abituati a questo tipo di partite. Dobbiamo giocare senza ansia. Le partite sono lunghe, non possiamo pensare di vincere dopo 10′ che siamo in campo. Facciamo cosa ci chiede il mister in settimana. L’infortunio? Mi si è rotto anche un tendine che è andata ad influire sul gemello del polpaccio. La riabilitazione l’ho fatta in un centro fuori Padova, a Pavia, per accorciare i tempi di recuperi. Mi son fatto male facendo un passaggio. Abbiamo approcciato la partita come nel girone d’andata. Dopo il gol subito abbiamo sofferto di più. Non siamo entrati in campo timorosi, anzi abbiamo avuto le occasioni per il tris. In quella carambola finale ho rinviato, c’era Favale davanti ed è andata bene alla fine. Questo è quello che conta. Ora ci giochiamo tanto. Sentiamo che quest’anno può essere l’anno giusto. Abbiamo ancora 3 partite, dobbiamo crederci. Sia noi che il Vicenza siamo attesi da partite insidiose. Dobbiamo essere consapevoli della nostra forza e spingere al massimo. Mi è capitato di vincere un campionato all’ultimo minuto dell’ultima giornata all’Entella dopo essere stati davanti tutto il campionato. Lo sto dicendo anche ai miei compagni. C’è da spingere. Anche se saremo dietro dopo Trieste non c’è da piangersi addosso. Dobbiamo essere mentalizzati a fare nove punti, per non avere rimpianti. Sarà uno snodo cruciale e sarà attesa dai tifosi. Giocare a Trieste è sempre una bella emozionante. Dovremo scendere in campo consapevoli della nostra forza, dando tutto quello che abbiamo». Queste le dichiarazioni di Francesco Belli in vista di Triestina-Padova
