Queste le dichiarazioni di Federico Valente alla vigilia di Padova – Lecco riportate da Lecco Channel News: «Ci sono ancora quattro partite per tutti, io sono il primo a pensare che un animale ferito sia pericoloso perchè avranno la bava alla bocca e non vorranno rischiare di andare a meno quattro dal Vicenza. Dovremo essere affamati».
Arrivate moralmente bene a questa partita:
«Come allenatore vuoi avere tutti in campo, Ferrini si è rimesso in gruppo e qualcuno era acciaccato perchè abbiamo lavorato duro in questi giorni. La vittoria di lunedì è stata molto importante per la testa, ci ha dato la conferma di essere sulla via giusta: chi si rilassa è su quella sbagliata, lo ribadisco. C’è massima concentrazione verso ciò che ci aspetta lunedì sera, tutti stanno combattendo per il posto».
Non c’è un’avversaria tranquilla tra le vostre:
«Ogni partita è importante, di facili non ce ne sono. Io scendo in campo per dare energia massima, provo a trasmetterlo ai ragazzi e hanno capito che la crescita personale aiuta la crescita del gruppo. Ogni partita sarà presa con la massima concentrazione».
Andreoletti vi teme? Era qui lunedì:
«Si prepara al massimo per ogni partita e ha avuto la possibilità di essere qui perché le immagini che ci vengono date non permettono la visione di quello che ci serve. Non la vedo come una cosa esagerata, è un professionista. Temo il Padova? Scendere in campo con paura non aiuta».
Come ti spieghi il loro “crollo”?
«Hanno una qualità immensa, il mister fa un lavoro molto importante ma la mente svolge un ruolo cruciale. Avevano tanti punti di vantaggio, ora sono secondi ma la situazione si può ribaltare ancora a loro favore. Sono forti singolarmente e come gruppo».
300 persone allo stadio:
«Apprezzo molto il cambiamento del vento e il sostegno del pubblico. Ho chiesto una squadra da battaglia e poi abbiamo fatto dei risultati: bisogna completare questo percorso, ho chiesto questo allenamento aperto per far riunire tutti con la gente, è troppo importante che tutte le componenti siano unite per far bene».
Manca sempre la prima vittoria in trasferta:
«Sarebbe la prima vittoria per noi e la prima sconfitta per loro, dove posso firmare?».
Al tuo arrivo ti aspettavi di essere a questo punto?
«Mi aspettavo di arrivare alla salvezza, diretta o ai play out. Fino all’arrivo della matematica, io non mollo di un centimetro».
Sulla designazione arbitrale:
«In Italia si parla sempre di queste cose, provo a essere sempre corretto con loro perché hanno un compito difficile. Non sono preoccupato, se lo fossi sarebbe un male: sono fiducioso e coraggioso».