Cari lettori internauti di padovagoal, abitualmente in questa mia rubrica vi parlo di record, medie, trend, proiezioni, classifiche varie. In questa circostanza però mi limiterò a pochi scarni numeri dedicando questo spazio gentilmente offertomi da Dimitri, per alcune personali riflessioni sul Calcio. Parto prima con una breve fotografia numerica del momento. Ve lo devo.
Dopo la deludente e meritata sconfitta 2-3 di Meda, la scalata del Padova alla Serie B si fa molto più difficile e impervia con il Vicenza a soli 2 punti dopo averne avuti anche 10. La quota promozione matematica è sempre lì immobile a 91 punti (un arrivo alla pari infatti premierebbe i Biancoscudati per gli scontri diretti), ma se il Padova vuole raggiungerla ora deve compiere quasi un percorso netto con ben 6 vittorie ed 1 pari nelle restanti 7 gare. Sfumata invece già la possibilità di eguagliare il record di 96 punti detenuto in coabitazione tra Catanzaro 2022-2023 ed Cesena 2023-2024. il Padova infatti non può arrivare oltre i 93.
Ora però vengo alle mie personali riflessioni-considerazioni-pensieri dettatemi dall’essere tifoso e appassionato nella speranza di fare “servizio utile”.
Calcio e Calcio Padova: le mie istruzioni per l’uso
Premessa: i pensieri sono post Renate-Padova, dunque dopo una grossa delusione, ma credo valga in generale, nella gioia e nel dolore, almeno per me.
“Benvenuti nel Calcio. Lo sport più imprevedibile del mondo! Il più crudele e dolce del mondo!
C’è una logica? Secondo me diverse volte si, ma spesso è invisibile agli occhi umani, sfugge a qualsiasi logica.
Allora la miglior cosa è accettare che la palla giri come deve girare e che accada quello che è destino che accada con la consapevolezza che spesso si può fare ben poco per cambiarne gli esiti. In sostanza accettare che: tutto va come deve andare in questo sport del Calcio.
Può far male? Si a volte moltissimo e c’è lo ricorderemo per sempre. Cicatrici del cuore.
Può farti salire al settimo cielo? Si, raramente capita e, ugualmente, ce lo ricorderemo per sempre. Attimi di gioiose emozioni massime.
Val la pena esserne molto appassionati? No è sconsigliabile, ma purtroppo spesso capita di esserne perché “prende all’inverosimile”.
Allora quale è il giusto compromesso, quale è il miglior approccio possibile verso questo sport del Calcio? Volarne alti, osservarlo da una giusta distanza, tale da difenderci per quando vuole farci male, venirci addosso. Un modo per non subire danni e malinconie archiviate per sempre nella nostra mente. È facile tutto ciò? Assolutamente no ai più!
Perché te la prendi così tanto, è solo uno sport ci dicono gli “altri”, quelli che “non si rendono conto”. E noi a pensare che non sappiano quello che ci dicono: “cosa volete saperne voi” pensiamo.
Costruirci una corazza che ci salvi? Si, è decisamente questo che dobbiamo fare. Un po’ alla volta a piccoli passi delusione dopo delusione al di là delle poche gioie che spingerebbero nel senso opposto, verso la forte passione e coinvolgimento. Tutto ciò lo dobbiamo fare, per arrivare a gioire “leggero” o rattristarci brevemente e non da “cani” e per diversi giorni come a volte capita, condizionandoci il vivere quotidiano.
Ma se si è tifosi del Calcio Padova tutto questo è ancora più difficile attuarlo, la nostra storia c’è lo insegna perché è costellata di delusioni, con pochi sprazzi di magia che, infatti, gelosamente difendiamo custodendoli nella memoria.
Caro Calcio sei solo uno splendido e crudele sport ma non voglio che tu possegga mai la anima. Allora volerò alto da te. Cercherò di farlo. Sperando di cuore di riuscirci sempre!”
Cari lettori internauti di padovagoal a presto.
Stefano F.
un tifoso del Calcio Padova con l’hobby delle statistiche