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«Nel 2010 non ero ancora vicepresidente, ma da socio e membro del Consiglio di amministrazione ho vissuto tutti i festeggiamenti del Centenario e conservo ancora la maglia e la felpa con lo stemma d’oro. Il Padova appartiene alla storia della nostra città e da padovano sento la storia che c’è alle nostre spalle: è un momento bello che mi fa anche sentire la responsabilità del mio ruolo. Quando ero bambino ogni tanto mio papà mi portava in tribuna all’Appiani e vedevo i calciatori del Padova come degli idoli. In età liceale invece avevo il motorino e insieme agli amici andavamo in gradinata che era sempre piena anche in serie C2 e C1. Ho un bel ricordo di quella gradinata, quando il Padova creava .un’azione pericolosa tutti si buttavano giù dai gradoni: è da li che è nato il mio amore per il Padova. Un giocatore preferito? Mi piaceva molto Cina Pezzato che era il goleador, poi la mia professoressa di matematica era la mamma di Emilio Da Re per cui lo seguivo con molta attenzione. Il Calcio Padova oggi? C’è un clima ottimo con Alessandra Bianchi che rappresenta il socio di maggioranza Joseph Oughourlian, con il direttore sportivo Massimiliano Mirabelli e con il suo vice Sandro Porchia che magari è meno sotto i riflettori ma è una persona molto importante ed è sempre sul pezzo al fianco della squadra. Poi naturalmente c’è lo stesso clima anche con il mister e con i ragazzi: un gruppo costruito a partire dall’anno scorso. Oughourlian verrà sicuramente a Padova a febbraio, anche se la data non è stata ancora programmata con esattezza»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Francesco Peghin, presidente del Padova, in occasione del 115esimo compleanno del Biancoscudo.
