«La vittoria con il Trento? Di sicuro abbiamo vissuto una giornata magica e perfetta perchè sapevamo che era una partita molto difficile di fronte ad una squadra che anche all’andata, aldilà del risultato, ci aveva dato parecchi grattacapi, in più c’è stata la sorpresa del parziale stop del Vicenza, con il vantaggio salito da 8 a 10 punti, che ha reso molto felice quest’ultima giornata prima delle vacanze. Per quanto si possa programmare con l’obiettivo di diventare una squadra forte, un risultato del genere non lo poteva immaginare nessuno: bisogna gustarsi giornata dopo giornata. I ragazzi hanno dimostrato di avere un’unità, un carattere e una forza di volontà veramente grande: del mister non ne parliamo, perché sin dall’inizio è entrato in grande sintonia con i ragazzi e ha saputo costruire quel valore aggiunto che probabilmente era mancato la stagione scorsa dal momento che il gruppo era già molto forte un anno fa. Dobbiamo rimanere concentrati, carichi e senza esaltarsi: giusto farlo a fine partita per festeggiare questa prima parte di campionato ma mantenendo i piedi per terra, e tutti ne sono consapevoli. Sentiamo proprio di essere una squadra unita tra dirigenza, giocatori e mister, ma c’è grande sintonia anche tra noi dirigenti: stimo molto Alessandra Bianchi e Massimiliano Mirabelli che dall’anno scorso ha messo in piedi questa squadra il cui valore è innegabile. Chi dice, come si legge nei social, che .ha avuto la fortuna di pescare l’allenatore, non capisce probabilmente niente di calcio: trovare un tecnico cosi promettente come Andreoletti nasce dall’idea del direttore che è stata appoggiata dalla dirigenza perché sentivamo che era il momento di scommettere su un giovane che avesse motivazioni, mordente e fame»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Francesco Peghin, presidente del Padova.