«Voglio tornare ad essere decisivo. Il gol è importante, ma ne baratto qualcuno in meno per la vittoria finale. Il mio pensiero è sempre in primis alla squadra. L’infortunio? Sono stato fuori un mesetto e mezzo. Forse abbiamo forzato il rientro e il corpo aveva bisogno di altri tempi. Sia chiaro, responsabilità condivisa quella di forzare il rientro. Ora sono rientrato, sto bene e questo è l’aspetto più importante. Non sono ancora lo Spagnoli contro il Vicenza, ma sto lavorando per tornare a quel livello. Anche l’altro giorno contro l’Atalanta ho cercato di dare il mio contributo. Il mio altruismo? L’ho sempre avuto. Per me un assist vale un gol. Sono venuto a Padova con un obiettivo, molto chiaro, da raggiungere a fine stagione. Questo è quello che conta. Un libro che mi ha tenuto compagnia in questo periodo? Ho iniziato “La luna e il falò” di Pavese, poi leggo biografie ed altri libri, magari di psicologia. Non c’è solo il calcio nella vita, è importante cercarsi di migliorarsi giorno dopo giorno. Andreoletti? Fa tanto. L’ossatura della squadra poi, altrettanto. Il mister ci tiene tutti sul pezzo e ci sgrida, in modo positivo. Anche chi ha giocato poco lo aiuta sempre. In allenamento spingiamo forte. Il titolo di campioni d’inverno? Vuol dire avere che abbiamo continuato ad allungare. La partita sarà difficile come sempre. Il mister ci prepara bene sempre la sfida poi sta a noi. Bortolussi? È un ottimo attaccante, ora sta trovando continuità e so quanto possa fare la differenza questo aspetto. Poi è un attaccante sa giocare a calcio ed è un piacere giocare con uno come lui al fianco. L’ambientamento a Padova? È una città grande, ma tranquilla. Anche mia moglie ha fatto l’università qui a Padova ed ha spinto perché venissimo qui. Al momento va tutto bene, la città ha tutto e mi trovo veramente bene».
Queste le dichiarazioni di Alberto Spagnoli rilasciate oggi a Non Solo Sport di Piazza insurrezione in occasione dell’inaugurazione del Corne Point Calcio Padova