Tradizionalmente una delle squadre più competitive e dominanti nel calcio attuale, il Manchester City sta vivendo ora un momento di gravissima difficoltà, sia in Premier League che in Champions League. La squadra di Guardiola ha vissuto un momento di flessione che nessuno è stato abituato a osservare nelle scorse annate e sembra aver perso quell’aura di imbattibilità che contraddistingue i Citizens da molti anni.
Tutti i motivi della crisi del Manchester City
Come spiegato ampiamente anche dal tecnico Pep Guardiola, le difficoltà del suo City sono nate principalmente dagli infortuni di alcuni giocatori fondamentali. Uno su tutti, il neo Pallone d’Oro Rodri. Lo spagnolo, infatti, rappresentava il vero e proprio perno del centrocampo degli inglesi, un calciatore fondamentale per l’equilibrio tra le fasi e in grado sia di rompere il gioco altrui che impostare quello della sua squadra. La rottura del legamento crociato subita a inizio stagione, poco prima di vincere il Pallone d’Oro, di fatto ha messo a nudo tutte le difficoltà tattiche dei Citizens.
Non solo Rodri è però ai box. Anche altri giocatori fondamentali come Mateo Kovacic, John Stones e Oscar Bobb sono stati costretti ai box per periodi prolungati, così anche Kevin De Bruyne. Le assenze in questione hanno evidenziato alcune lacune piuttosto significative all’interno della rosa, soprattutto in un centrocampo in cui sembrano mancare fisicità e presenza.
Oltre a questo, ovviamente, non si può non parlare di un problema di tenore psicologico. Il Manchester City, infatti, con Rodri in campo non perdeva praticamente mai (e le statistiche in tal senso avvalorano tale tesi). Una volta infortunato lo spagnolo, tutte le certezze della squadra si sono sgretolate e, quindi, sussiste un pericoloso senso di incertezza e vulnerabilità.
In Premier League, nonostante un buon inizio, il City si trova ora dietro al Liverpool e, in particolare, le sconfitte contro il Brighton e il bruttissimo ko interno per 0-4 contro il Tottenham hanno messo in luce tutte le difficoltà della squadra di Guardiola. Lo scontro diretto di questo weekend contro il lanciatissimo Liverpool di Arne Slot potrebbe rappresentare un’occasione di rilancio ma, al contrario, anche la fine dei sogni di bis in Inghilterra, visto che il distacco in caso di sconfitta diventerebbe poi già eccessivo.
Anche in Champions League il Manchester City sta facendo molta più fatica del previsto. Dopo la netta sconfitta per 4-1 in casa dello Sporting Lisbona è arrivato anche un pareggio amarissimo contro il Feyenoord, con gli olandesi che hanno recuperato fino al 3-3 dopo essere stati in svantaggio per 3-0 fino al 75’. Le difficoltà di Guardiola sono talmente nette che il tecnico ex Barcellona si è presentato ai microfoni, nel post gara, con evidenti graffi sul naso e sulla fronte, a suo dire autoinflitti per il nervosismo accumulato. C’è sicuramente tempo per recuperare e qualificarsi ma serve un’inversione di marcia praticamente immediata.
Il Manchester City nell’ambito delle scommesse sportive
Ovviamente, nonostante questo momento di crisi, il Manchester City resta ancora uno dei favoriti dei bookmakers sia per la Premier League che per la Champions League. Due competizioni il cui andamento delle favorite può essere seguito tramite i comparatori di quote: tali piattaforme, infatti, permettono di confrontare le quote offerte dai migliori bookmakers per le partite stasera in programma e per alcune delle più importanti competizioni presenti a livello calcistico, nel caso specifico.
Il tecnico Guardiola ha riconosciuto la gravità della situazione, sottolineando la necessità di mantenere una certa unità. Tra l’altro, nonostante le difficoltà, proprio di recente Guardiola ha rinnovato il suo accordo con il City fino al 2027. Il club, peraltro, vive un momento di tensione in generale, anche per via delle potenziali penalizzazioni e squalifiche per il mancato rispetto del Fair Play Finanziario. Sicuramente, dunque, questo è uno dei momenti più tetri della storia recente del club. E i tifosi sperano che duri pochissimo.