«Chi vedo come favorita fra Padova e Vicenza per la promozione? Vedo due squadre molto attrezzate e apprezzate, che meritano la posizione che occupano. Del Padova mi ha impressionato la compattezza e l’organizzazione di gioco: si vede che c’è un tema da seguire e che i giocatori credono in quello che fanno. Otto vittorie e due pareggi sono un chiaro messaggio alla concorrenza: dopo dieci partite non si può più parlare di meteora iniziale, c’è solidità in quello che vedo. Il Vicenza? È una squadra costruita bene. Certo, ha perso tutta la spina dorsale della squadra e non è facile per nessuno in una situazione come questa. Chi mi è piaciuto di più del Padova fino a questo momento? Se devo proprio spendere un nome allora dico Crisetig: ho letto critiche assurde, come se fosse un incapace o non sapesse giocare a calcio, ma adesso che ha fatto tutta la preparazione si capisce molto bene il suo valore. Grazie a lui, tutta la squadra gira nel modo migliore e si vede che sta bene ed è in fiducia. I cinque punti fra Padova e Vicenza? Un margine importante ma non ancora decisivo: chi è dietro può sbagliare molto poco e deve vincere lo scontro diretto al ritorno, chi è davanti non si può sedere immaginando una cavalcata trionfale. Credo che queste due squadre si giocheranno la promozione in B fino alla fine, sarà un duello appassionante tutto da seguire»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Bepi Pillon, ex allenatore Biancoscudato.