“A volte è meglio fare un passo indietro per farne due avanti. Quando mi ha chiamato il Padova non ci ho pensato, anche perché ho avuto la possibilità di conoscere questa piazza e so cosa può dare. Ho vinto un campionato a Bolzano proprio contro il Padova. Di solito con 85 punti vinci il campionato a mani basse, quell’anno con il Südtirol ne abbiamo fatti 90. Il fatto di essere stato messo fuori rosa è un’esperienza che non ricordo volentieri, ma mi sento come se il destino mi avesse riportato qui per rimettere a posto le cose. Per vincere a volte i nomi non servono, serve il gruppo e serve un allenatore che abbia le idee giuste. Ho già fatto la C, so cosa mi aspetta ma le motivazioni penso possano avere la meglio su tutto. Vasic? Ho parlato con Aljosa e da padovano mi ha fatto l’in bocca al lupo e spera che possa aiutare il Padova a tornare in Serie B. Conosco bene anche Valente, sono contento di ritrovarlo dopo Palermo. Anche lo scorso anno ho fatto il mediano in un centrocampo a due, è un ruolo che ho già fatto e penso di poterlo fare bene”. Queste le dichiarazioni di Jeremiah Broh nel giorno della sua presentazione da nuovo giocatore del Padova