Lo stop dell’Italia agli ottavi di finale di EURO 2024 contro la Svizzera è stato difficile da digerire per i tifosi azzurri. La sconfitta subita ha delineato quelle che sono le mancanze tecniche e tattichedella nazionale, motivo per cui è necessaria una profonda riflessione sul futuro della squadra. Non manca molto alle qualificazioni dei mondiali, ed è già tempo di analizzare le risorse a disposizione per poter tracciare la strada del rilancio.
Il fallimento all’Europeo ha messo alla luce una squadra che si è trovata spesso in difficoltà, incapace di esprimere un gioco convincente e di utilizzare al meglio il potenziale dei suoi talenti. Un’identità di gioco poco chiara, se non totalmente assente, e la mancanza di leadership sono state le principali criticità emerse durante il torneo.
Ora però è il momento di guardare al futuro, l’Italia può contare su tanti giovani promettenti che hanno le potenzialità di creare una struttura solida per la nazionale dei prossimi anni. Spiccano sicuramente le qualità di Donnarumma, Bastoni, Barella e Chiesa, giocatori che rappresentano il presente e il futuro degli azzurri.
Federico Chiesa, in particolare, è forse uno dei talenti più cristallini a disposizione. Non è forse il periodo più brillante per il giocatore della Juventus, ed è evidente il bisogno di ritrovarsi. Ci sono voci di mercato che lo accostano all’Inter a parametro zero, essendo in scadenza di contratto nel 2025, e un cambio di maglia potrebbe rappresentare la sua migliore opportunità di rilancio. Un eventuale approdo in nerazzurro, infatti, servirebbe a fornirgli nuovi stimoli e un contesto tattico differente, che permetterebbe al giocatore di esprimere appieno il suo potenziale.
Ci sono però altre promesse su cui puntare per la nazionale, Raspadori, Scamacca e Frattesi, sono giovani che hanno già dimostrato le loro capacità ma che hanno bisogno di maggiore continuità. In questo caso, sarà compito del CT riuscire a trovare un sistema di gioco che riesca a valorizzare al meglio le caratteristiche di determinati giocatori, dimostrando anche più fiducia nei loro confronti.
Anche il rinnovamento tattico è un passaggio obbligatorio per una ripartenza efficiente dell’Italia. Visto lo stile di gioco delle squadre avversarie, spesso molto vario, sarà necessario proporre un gioco decisamente più moderno, in grado di esaltare le qualità tecniche dei giocatori a disposizione. La chiave potrebbe essere riuscire a raggiungere una flessibilità tattica in grado di adattarsi agli avversari, un obiettivo non semplice, ma raggiungibile con una squadra di giovani ancora da plasmare.
Infine, sarà fondamentale un passaggio del testimone da parte dei giocatori con più esperienza. Figure come Jorginho e Di Lorenzo, se faranno ancora parte del progetto, dovranno avere sulle spalle la responsabilità di assumere un ruolo guida per i compagni più giovani, trasmettendo la loro conoscenza e la mentalità vincente che appartiene alla nostra nazionale.
Nonostante la delusione di EURO 2024, l’Italia ha le risorse per ripartire e puntare a traguardi ambiziosi. Il talento c’è, ma serve un progetto chiaro e la capacità di creare un gruppo coeso e motivato. Le qualificazioni mondiali rappresenteranno il primo banco di prova per questa nuova Italia, chiamata a dimostrare di aver imparato dagli errori e di essere pronta a tornare protagonista sulla scena internazionale.