«Padova-FeralpiSalò? Dare un segnale che ci sei prima del campionato e che sei quasi rodato è sempre beneaugurante e rinforza molto il morale, viceversa una sconfitta ti crea subito qualche crepa. Queste gare di Coppa sono comunque delicate, nel senso che se ne esce una partita equilibrata sono contenti tutti perché si affrontano due squadre forti, ma se una delle due stecca si può già innescare un meccanismo che non fa bene dal punto di vista psicologico e dell’ambiente. Chiaro che a Padova la cassa di risonanza è molto più alta e ci vogliono spalle larghe, mentre a Salò questo tipo di situazione è più gestibile. Sono due rose quasi pronte che partono da buone basi. Saranno alla finestra per capire se capita l’affare dell’ultimo secondo ma non hanno necessità di fare qualcosa a tutti i costi. I tecnici? Andreoletti e Diana sono due ottimi allenatori. Andreoletti credo che venga a Padova più pronto anche se è una piazza nella quale devi avere le spalle larghe perché si sa che c’è pressione e bisogna avere la capacità di divincolarsi da tante situazioni. Deve essere molto bravo, ma sicuramente è uno degli allenatori giovani più interessanti»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Massimo Pavanel, doppio ex allenatore di Padova e FeralpiSalò.