La Giunta nella seduta di oggi ha approvato il progetto esecutivo riguardante la riqualificazione della curva sud dello Stadio Euganeo, comprensiva della realizzazione di due palazzetti dello sport, per un importo complessivo di 3.900.000 euro. Il progetto prevede il completamento della copertura della curva sud e di tutti gli interventi necessari all’agibilità della curva stessa, (servizi igienici, ascensori, illuminazione, strutture di sicurezza, e naturalmente le sedute per gli spettatori) mentre per quanto riguarda il completamento dei palazzetti, i lavori prevedono la realizzazione dei solai di copertura e la finitura al grezzo degli edifici.
L’approvazione di oggi in Giunta permette di avviare le procedure per la pubblicazione del bando di gara dei lavori, che richiederà circa un mese. Più difficile stabilire a priori quando potranno iniziare concretamente i lavori: alla fase di gara vera e propria, si deve infatti aggiungere quella di valutazione delle offerte da parte della commissione aggiudicatrice che non può essere stabilita a priori. Certo è invece il tempo concesso a chi si aggiudicherà l’appalto per realizzare i lavori: 300 giorni naturali e consecutivi dalla consegna del cantiere.
L’assessore allo sport Diego Bonavina sottolinea: “Noi oggi con questo provvedimento non diamo via solo al completiamo della curva dell’Euganeo, ma andiamo anche a chiudere le strutture dei due palazzetti. Per la conclusione dei loro lavori ci sarà poi un secondo appalto. Realizzare finalmente la copertura della curva sarà comunque un lavoro complesso e del resto già lo sapevamo. Voglio fare anche una considerazione di carattere generale. In tutte le città lo stadio è un argomento che appassiona e fa discutere, qui a Padova questo accade fin da quando è stato realizzato fino ai giorni nostri. Da domani lavoreremo per pubblicare quanto prima la gara d’appalto: fino ad oggi, sul completamento di quest’opera ne ho sentite di tutti i colori: rispetto le opinioni di tutti, però ci sono dei punti fermi. Il primo: noi siamo partiti con questo progetto che è straordinariamente complesso perché mette insieme la realizzazione della nuova curva e dei due palazzetti. Questa idea ci ha permesso di ottenere i fondi per realizzare le opere, che altrimenti non avremmo avuto, e – ci tengo a sottolinearlo- fa in modo non solo di completare l’Euganeo con una curva vicina al campo e coperta, ma consegna alla città anche due nuovi palazzetti dei quali abbiamo bisogno come il pane per le tantissime associazioni sportive che operano nella nostra città. Ovviamente oltre alla complessità, ci sono state delle vicissitudini, per cui i tempi di realizzazione, per cui oggi io sono sotto accusa, si sono allungati, per le vicende giudiziarie che tutti conosciamo, ma anche le difficoltà dovute all’aumento delle materie prime e tante altre criticità non prevedibili.
La delibera è stata strutturata in tre stralci, perché riprende il progetto iniziale, che era stato pensato allo stesso modo. In questi tre stralci confluivano il contributo a fondo perduto di 1 milione di euro, gli 800 mila euro della Fondazione Cassa di Risparmio e i 3 milioni del Credito Sportivo. La struttura in tre stralci è stata mantenuti anche in questa Tutto questo, per arrivare al completamento della Curva sud dell’Euganeo e al completamento al grezzo dei due palazzetti. Infine, voglio anche ricordare Stefano e Giacomo, i due tecnici del Comune di Padova, che sono ancora invischiati in questo procedimento giudiziario; lo dico perchè fino a prova contraria, per me sono due validi collaboratori che stanno pagando con la loro carriera questo tipo di procedure, e lo faccio perché li ho conosciuti e so come sono davvero”.
Il direttore generale del Comune di Padova, Lorenzo Minganti spiega: Oggi abbiamo approvato la delibera del progetto esecutivo del completamento e della messa in sicurezza delle opere della curva sud dell’ Euganeo. I lavori a base di gara valgono 3.900.000 euro e si prevedono 300 giorni consecutivi per la loro conclusione. Per avere però la curva sud accessibile, dobbiamo assommare a questi 300 giorni il tempo necessario per l’esperimento di tutte le procedure di gara. Queste comprendono una serie di variabili che non ci permettono di indicare oggi con sicurezza la loro durata. Qualche mese è necessario, però ragionevolmente, con cautela, possiamo pensare che possano essere necessari dai cinque ai sei mesi. L’attuale codice dei contratti ha semplificato molto le procedure, per cui per l’importo di cui stiamo parlando, non è necessario fare una procedura di gara cosiddetta “aperta”; nonostante questo, una pubblica amministrazione non è che possa scegliere fiduciariamente un appaltatore, deve necessariamente svolgere delle procedure più semplificate che in ogni caso devono essere fatte. In conclusione, voglio anche ringraziare tutti i colleghi che hanno lavorato a questa delibera, perché per poter definire quelli che fossero i contenuti del progetto esecutivo, è stato necessario individuare con grandissima precisione quali lavorazioni erano state fatte con l’impresa con la quale abbiamo risolto il contratto. Si trattava di una questione tecnica amministrativa e legale tutt’altro che semplice, c’abbiamo lavorato con impegno e spero che questo contribuisca a dare alla città l’opera nel minor tempo possibile. Naturalmente esprimo solidarietà umana e professionale ai nostri due colleghi Stefano e Giacomo che sono stati loro malgrado coinvolti in questa vicenda augurando loro la sua migliore possibile conclusione”.