Padova, Belli: “Non volevo lasciare a metà dell’opera: ho rinunciato a qualcosa pur di restare qui”

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Queste le dichiarazioni di Francesco Belli rilasciate nel ritiro di Pieve di Cadore:

«La riconferma del Padova mi ha fatto piacere. Oltre al campo, sicuramente è stato valutato l’aspetto umano. Cercherò di fare il meglio possibile anche quest’anno. I primi giorni di ritiro con Andreoletti? Il ritiro è molto impegnativo, ma il mister è carico e con le idee chiarissime. Stiamo lavorando duro per cercare di oliare al più presto i meccanismi di calcio del mister. In queste due settimane dobbiamo sfruttare il tempo al 100% in vista delle gare che contano. I concetti di Andreoletti? Sono un po’ diversi rispetto a quelli del passato. Il mister vuole il dominio del gioco attraverso la ripartenza dal basso di qualità per mettere in moto le punte. Quando c’è la possibilità con la ripartenza del basso sono più i vantaggi degli svantaggi. Stiamo lavorando tutti moltissimo, il tecnico ha idee molto precise per finalizzare il gioco e ci chiede tanta intensità oltre l’aggressività in fase di riconquista. Sono tutte caratteristiche che abbiamo già in squadra, dobbiamo solo approfondirle. Il girone di quest’anno? In C vince solo una squadra, anche se ci sono tante squadre che hanno fatto la D negli ultimi anni. Contro il Padova tutti danno qualcosa in più e dovremo essere in grado di alzare il livello. Le favorite? Vicenza, Triestina, noi, la Feralpisalò, non sottovaluterei nemmeno il Lecco. Sono queste 4-5 per lottare al vertice. Il mio ruolo quest’anno? Per adesso mi sta facendo provare da braccetto, me l’ha detto anche dopo la firma del contratto. Io sono pronto a spostarmi più avanti se serve, ma il braccetto penso sia adatto alle mie caratteristiche con una squadra che impone il suo gioco. L’azione del gol del Vicenza all’Euganeo? Sicuramente era fallo a monte su di me, ma poi con il proseguo dell’azione non si è potuti più tornare indietro. Il VAR non poteva intervenire ed è stato un peccato perché avevamo fatto un buon primo tempo e meritavamo di più. Un ulteriore rammarico della scorsa stagione. Vicenza è una ferita che ci portiamo tutti dentro e speriamo possa essere da stimolo per migliorare in quest’annata. Il Padova è stata la mia priorità sempre. Il direttore Mirabelli si è preso il suo tempo per capire e valutare con Andreoletti. Appena c’è stata la possibilità ci siamo accordati facilmente. Non volevo abbandonare il percorso a metà dell’opera. Spero quest’anno sia quello giusto. Dopo il secondo posto non ci accontentiamo e siamo forti, motivo per cui vogliamo andare in alto. Ho rinunciato a qualcosa per restare qui, ma nessuno mi ha puntato la pistola contro. Se l’ho fatto è perché credo in questa squadra e mi incuriosisce quello che può fare questa squadra. Spagnoli? È un ragazzo con tanta voglia di fare. Difficile giudicarlo dopo 5 giorni insieme, ma è molto forte. Penso ci possa dare una grande mano e si unisce ad un parco attaccanti veramente importante. C’è tanta scelta e penso potrà darci una grande mano. Con chi sono in stanza? Con Russini. L’anno scorso ci eravamo separati a causa dell’infortunio di Russini ed ero stato in camera tutto l’anno con Delli Carri, ma quest’annata siamo tornati all’antico»




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