Padova, Alta Padovana Biancoscudata risponde a Bonavina: “Si ripassi la storia, forse dimentica cosa abbiamo passato. E sui suoi doveri…”

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Riceviamo e pubblichiamo da Alta Padovana Biancoscudata

“Caro Sig. Bonavina, ci siamo presi qualche giorno per riflettere. E abbiamo deciso che si, dovevamo esprimere il nostro punto di vista dopo le sue dichiarazioni sulla tifoseria padovana. Accusata, a suo dire, di avere assunto una posizione di protesta “sproporzionata”. Diventa quindi urgente e necessario fare un ripasso di storia! Perché lei, per esprimere certi concetti, forse non sa cosa abbiamo passato noi, in silenzio, in questi anni. La nostra comunità biancoscudata ha sopportato di tutto pur di stare sempre vicino al nostro amato biancoscudo, mettendo sempre il bene della squadra e degli allenatori che la conducevano al primo posto. Le soddisfazioni sul campo però non sono state pari al nostro impegno sugli (osceni) spalti. Tante stagioni sulle tribune ma il risultato sempre analogo: allenatori esonerati (senza nessuna contestazione), nostra squadra ancora in serie C, nessun centro sportivo di proprietà, in uno stadio che cade a pezzi in molti settori. Ma la sicurezza per le famiglie non dovrebbe essere una priorità? Avere il pubblico, come lei sostiene, è importante! Giusto, vero! Ed infatti lo stadio di Padova è facilmente raggiungibile: a piedi, in macchina, in mono pattino, in taxi, in bicicletta, in autobus! I tifosi biancoscudati fermi in coda ad aspettare per più di un’ora in corso Australia, bloccato per una partita di calcio di serie C da 4.000 spettatori, sono la testimonianza di quanto importante sia avere uno stadio facilmente raggiungibile! La nuova linea del Tram con lo stadio, con la lungimiranza di collegare i prossimi palazzetti sportivi che verranno costruiti tra qualche decennio, da proprio la misura di questa importanza! Avere il pubblico è importante: infatti la messa in sicurezza dopo i fatti contro il Catania è una sua priorità, vero Sig. Bonavina? Avere il pubblico e importante tanto quanto avere una società che ha ridotto al minimo storico gli investimenti sulle squadre giovanili, dichiarando pubblicamente che non investirà su strutture sportive per i prossimi anni. Figuriamoci se possiamo sognare il Calcio Padova in serie B. Avere il pubblico è importante, perché il pubblico fedele non è come quella politica che di fronte a due buche in strada, sceglie di sistemare non quella più bisognosa, ma quella dove si possono ottenere più voti (le dicono nulla queste parole?) Chiudiamo con un appello a lei e al sindaco Giordani. Per cortesia, si smetta di mettere nel mezzo argomenti retorici su quanto vi stia a cuore il Biancoscudo, su quanto tifosi vi sentite, inviando appelli strappa lacrime e addirittura paragonando il modo di lavorare di un qualunque Sig. Mirabelli, con quello di un professionista indiscusso come Piero Agradi, che sapeva creare e gestire quella chimica tra Piazza, società e squadra. Povero Piero, anche questo ti è toccato sentire dal tuo ex Presidente. Nella sentita speranza di poter vedere il prossimo anno tutte le porte chiuse dello stadio Euganeo, salutiamo cordialmente ricordando che se è nostro il dovere, come lei sostiene e come abbiamo sempre fatto noi, di sostenere la nostra amata maglia, è dovere degli amministratori pubblici mettere i tifosi nelle condizioni di poter sostenere i propri colori. Alta Padovana Biancoscudata”




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