«Chiedo scusa per tutti perché perdere ci sta, ma non mi è piaciuta la prestazione: abbiamo fatto grandi cose quando abbiamo giocato da squadra, mentre domenica non c’è da salvare nessuno. Finora i ragazzi hanno disputato un campionato strepitoso: solo chi ci precede ha fatto forse qualcosa di irripetibile. Dopo questa gara dobbiamo fare un reset e ricominciare: non voglio vedere il funerale prima di essere morto per cui dobbiamo ripartire con entusiasmo e possiamo farlo bene perché l’obiettivo resta lo stesso, cambia solo la strada per raggiungerlo. Dobbiamo cercare di portare a casa al più presto il secondo posto senza farci prendere da uno stato d’ansia o di depressione, altrimenti non andiamo da alcuna parte. Al contrario, dobbiamo alimentare l’entusiasmo: qualche squadra che precediamo di dodici punti e ha speso il triplo di noi (Vicenza, ndr) ha un entusiasmo tale da portare diecimila persone allo stadio. Dobbiamo anche noi cercare di avere quell’entusiasmo che poi ci porterà a giocarci le nostre carte per la promozione attraverso i play off. Il primo posto? Non ci arrendiamo fino a quando la matematica ci condannerà, ma dobbiamo guardare in faccia la realtà e sapere che dobbiamo vincere più partite possibili per consolidare la seconda posizione: se poi qualcuno si vuole suicidare, dobbiamo farci trovare pronti. L’aspetto che più mi preoccupa è che l’ambiente non si faccia prendere dallo scoramento: dobbiamo essere tutti positivi e compatti e non deprimerci, che è l’unico avversario che mi preoccupa in questo momento»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Massimiliano Mirabelli, direttore sportivo del Padova.