“All’ultimo assalto il Padova acciuffa il pareggio con Faedo e può ancora coltivare le sue speranze di rimonta, anche se il Mantova ha riallungato a +6 (che di fatto sono 7) quando mancano otto giornate alla fine. L’impresa resta difficile, però è giusto provarci fino in fondo. Più fresco fisicamente, il Vicenza ha fatto sicuramente meglio sul piano del gioco e delle occasioni per oltre un’ora, colpendo due legni e trovando il vantaggio con Ferrari. Quasi frenato mentalmente dall’obbligo di dover vincere per rispondere alla capolista, il Padova ha invece rotto gli indugi solo quando si è ritrovato con le spalle al muro: il nuovo entrato Palombi ha sprecato un’opportunità ghiottissima e proprio sui titoli di coda il tiro dal 25 metri di Faedo, deviato da un avversario, ha fatto esplodere di gioia l’Euganeo e lasciato di sasso la formazione berica che ormai stava accarezzando il sogno della sesta vittoria di fila. Insufficiente l’arbitraggio con due proteste abbastanza marcate dei biancoscudati per un mancato rosso a Tronchin nel primo tempo e poi per un rigore dubbio su un contatto in area tra Kirwan e lo stesso Tronchin. Capelli al posto di Valente è l’unica novità proposta da Torrente rispetto alla sfida con il Renate. E 3-4-1-2 per il Vicenza: fischiatissimo l’ex Ronaldo, per la prima volta da avversario all’Euganeo. Si comincia, come preannunciato, con i tifosi della Fattori e della curva ospiti in rigoroso silenzio per protestare – uniti – dopo i sei Daspo notificati agli ultras del Padova. Allo scoccare del decimo minuto ecco i decibel alle stelle e la vera atmosfera da derby”: questo l’incipit dell’analisi di Padova-Vicenza apparsa sulle colonne de “Il Gazzettino”.
Le pagelle Biancoscudate (Gazzettino): Donnarumma 6; Kirwan 6, Delli Carri 5.5, Faedo 6.5, Favale 5.5 (Villa 6); Fusi 6 (Zamparo sv), Crisetig 6, Varas 6 (Cretella sv); Liguori 6, Bortolussi 5.5, Capelli 5 (Palombi 5)