Padova, Delli Carri: “Mentalmente ero morto, sono riconoscente a mister e direttore: per questo sono ancora qui”

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“Ho sempre giocato con la difesa a tre, quasi sempre, ma anche a quattro mi trovo bene. Posso fare il braccetto di sinistra o di destra senza problemi. Il paragone con mio padre? Devo farne ancora di strada, lui ha giocato ad altissimi livelli, io devo migliorare tantissimo. Mi reputo una persona di grandi valori, sono riconoscente a Torrente e al direttore che mi hanno preso in un momento molto difficile della mia carriera. Mentalmente ero morto, avevo pensato anche di smettere. Mi sono trovato bene, avevo bisogno di ripartire da un progetto del genere. L’eliminazione con la Virtus Verona? Sono stato male per mesi, non sono nemmeno andato a vedere le partite col Pescara perché mi faceva troppo male. In questo momento non cercavo i soldi, volevo fiducia. Mi reputo un leader silenzioso, che lavora nell’ombra ma che è sempre presente. I compagni possono sempre contare su di me. Crescenzi ha vinto 2 o 3 campionati, per noi è un acquisto importante. Anche l’anno scorso si diceva che il nostro girone era quello meno impegnativo e invece il Lecco ha vinto i playoff ed è andata in Serie B. Stiamo lavorando bene e siamo ragazzi seri, per me si può fare un grande lavoro. Mi piacerebbe giocarmi la possibilità di andare in Serie B con questa maglia”. Queste le dichiarazioni di Filippo Delli Carri rilasciate oggi in conferenza stampa a Pieve di Cadore




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