«A mio figlio ho detto soltanto di scegliere con la sua testa, che sia rimanere al Padova oppure andare a giocare da un’altra parte. A vent’anni credo che debba avere in qualche modo la possibilità di cominciare a fare un po’ di minuti con i grandi. Sinceramente non conosco le intenzioni del Padova riguardo a mio figlio, con il quale parlo molto poco di queste questioni perché non vorrei essere un cattivo consigliere. Qualunque scelta faccia, Mattia deve esserne convinto e consapevole, fermo restando che la palla è in mano alla società biancoscudata alla quale come genitore sono molto riconoscente. Il Padova ha preso Mattia sotto la sua ala che aveva otto anni e l’ha fatto crescere svolgendo un ruolo determinante. Dopodiché credo che il club abbia tutto l’interesse di fare la scelte migliore per Mattia visto che sta puntando tanto sui giovani. Se nella prossima stagione Mattia avesse l’opportunità di fare un po’ di minuti con i grandi al Padova, sarebbe il coronamento di un suo sogno. Però c’è grande rispetto per Donnarumma che è un portiere molto forte in questa categoria e nei due anni biancoscudati ha fatto molto bene. So per certo che Mattia gode di grande stima e fiducia all’interno del Padova che si è comportato sempre in maniera egregia con mio figlio, e di conseguenza quello che gli verrà consigliato di fare sarà per il suo bene»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Marco Fortin, ex portiere e padre dell’attuale terzo portiere Biancoscudato Mattia.