«Come giudico l’attuale situazione al Padova? È chiaro che dopo due finali playoff perse e tanti soldi investiti, sia difficile ripartire. Lo scorso anno è andato come è andato, la squadra si era ripresa alla fine ed è uscita dai playoff per tanti motivi, anche non tecnici. Il fatto che si sia data continuità allo staff tecnico e dirigenziale è un aspetto positivo, così come poter ripartire da una buona base, senza tanti contratti pesanti che non ci saranno più. Oughourlian ha speso tantissimo in questi anni, senza purtroppo raccogliere quello che avrebbe meritato: era giusto rifondare, ma adesso bisogna seguire una strada e andare avanti. Il fatto che sia rimasto Torrente è molto positivo: non si vede calcio champagne, ma è un allenatore molto efficace e nella seconda parte della stagione ha fatto bene. Ci sono alcuni giocatori fondamentali come Bortolussi, Dezi, Radrezza e Liguori: attorno a loro va costruita la squadra del futuro. Ci sono anche giovani forti, forse Vasic andrà via ma finalmente i migliori giovani del vivaio approdano in prima squadra: il vento rispetto al passato è cambiato».