SEREGNO – La Triestina come l’Araba Fenice, non muore mai. Quando tutto sembra perduto, in 10 contro 11 una prodezza di Tavernelli al 92′ regala la salvezza all’Alabarda. Che vede il baratro, cammina lungo il precipizio, ma alla fine si tira fuori dall’incubo e festeggia. Al 7′ primo tiro insidioso per Matosevic, quello di Volpicelli che il portiere devia in angolo. Al 15′ contropiede di Cogliati con conclusione finale che termina di poco al lato della porta difesa da Matosevic. Al 17′ si vede finalmente la Triestina, con un colpo di testa di Mbakogu che non colpisce il bersaglio di pochissimo. Al 25′ Cogliati reclama un rigore dopo essere stato steso in area, ma l’arbitro lascia proseguire fra le proteste dei tifosi di casa. Alla mezzora la Triestina si fa viva con Paganini, ma il tiro finisce di poco fuori misura. Al 34′ una punizione fantastica di Felici si stampa sul palo, mentre nel finale Fall non trova il corridoio giusto per colpire. In apertura di ripresa la Triestina passa: cross perfetto di Celeghin e splendido stacco di testa per Mbakogu che mette dentro fra il tripudio dei seicento tifosi alabardati arrivati a a Seregno per sostenere la squadra. Ma la gioia dura poco perché Matosevic in uscita travolge Fusi e per l’arbitro è rigore. Sul dischetto va Salzano, Matosevic intuisce, ma la palla entra lo stesso. La Triestina prova a tornare avanti, al 27′ Mbakogu serve una bella palla a Germano che non ne approfitta. Nel finale al 33′ Adorante perde la testa e si fa cacciare per una gomitata ad Alcibiade. Sembra finita, ma al 47′, in pieno recupero, una prodezza di Tavernelli regala la salvezza a Gentilini. Una vera impresa in condizioni proibitive, quando più nessuno ci sperava