«Quattro venete ai playoff? È il risultato di un buon lavoro costruito nel tempo, mi riferisco soprattutto alle sorprese Virtus Verona e Arzignano. Per il calcio veneto è un grande segnale. Il Vicenza? Non doveva essere l’ammazzacampionato, ma la favorita per la promozione sì: è una squadra fortissima dalla trequarti in su che ha avuto delle lacune a centrocampo e soprattutto in difesa, anche a causa di alcuni infortuni. C’era il tempo per migliorare la situazione a gennaio e intervenire e inspiegabilmente non è stato fatto. Il Padova? Mi pare abbia ben assimilato le lezioni di Torrente: vedo una squadra in crescita, darà fastidio a molte. Credo sia in linea con gli obiettivi: ha un po’ ridimensionato rispetto agli altri anni ma ai playoff potrà recitare un ruolo da protagonista, anche perché è cresciuta molto nel girone di ritorno. La Virtus Verona? È la vera sorpresa in positivo, devo fare i complimenti a Gigi Fresco che si dimostra non solo un manager ma anche un bravo allenatore, un uomo di calcio che riesce con un mix di giocatori di esperienza e giovani a costruire piccoli capolavori: sarà una mina vagante ai playoff. L’Arzignano? Tanto di cappello alla società, all’allenatore e alla programmazione del club. Negli ultimi 4/5 hanno conquistato due promozioni dalla D, sono retrocessi nell’anno pandemia ma hanno imparato molto da quell’esperienza e i risultati si sono visti. Dall’inizio hanno giocato un buon calcio, sempre oltre la metà della classifica, vincendo gare importanti con Pordenone e Vicenza. Si sono regalati un sogno»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Gianni Grazioli, direttore generale dell’Associazione Italiana Calciatori e coordinatore del Club Italia della Figc.