«Spero che non si faccia male nessuno, e che alla fine siano tutti contenti. Devo tifare per il Mantova, alla fine il calcio è una ruota che gira. Sarei contento che si salvasse senza dover ricorrere ai play out e che i Biancoscudati arrivassero il più in alto possibile nei play off: credo che se li siano meritati dato che hanno trovato la quadra con un allenatore un po’ più esperto e nell’ultimo mese si sono ripresi in termini di risultati, ma anche la squadra di mio padre con le ultime tre vittorie consecutive si è meritata di potersi salvare direttamente. Il Padova? L’aspetto che risalta di più è che dal suo arrivo Torrente è riuscito a trovare quell’equilibrio che ti permette di avere continuità nei risultati e che permette ai singoli di venire fuori perché il Padova ha giocatori di qualità. La promozione in B con la maglia del Padova? Ne ho visti pochi di gruppi così nella mia carriera e infatti abbiamo vinto. Si era creato un tutt’uno tra giocatori, piazza e società e non è un caso che abbiamo vinto. Peccato che poi la società ci ha messo sempre lo zampino e ha sfasciato tutto: era difficile rovinare un gruppo del genere e ci sono riusciti. É una storia che si ripete nel calcio ed è successo anche a Padova perché si era creata una cosa bella, dopodiché si è dovuto ripartire da zero»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” dall’ex Biancoscudato Matteo Mandorlini.