«Sono state due belle annate, avrei fatto anche la terza ma purtroppo ci sono state delle divergenze tecniche e sono andato via. Il problema del gol? Anche quando sono arrivato io al Biancoscudo si diceva che era una piazza difficile nella quale segnare: alla fine c’è pressione, ma come in tante altre realtà importanti. Spero che gli attaccanti biancoscudati riescano a ritrovarsi e a segnare. La stagione del Padova? É la logica conseguenza di quanto è successo nelle due stagioni precedenti: arrivare quattro volte in due anni tra campionato e play off a mezzo millimetro dalla promozione e non riuscirci è molto pesante per chi tra giocatori, allenatore e direttore sportivo arriva dopo. Poi quest’anno hanno ridimensionato un po’ puntando su alcuni giocatori emergenti, pertanto è un anno di transizione che ci può stare. Fa comunque un po’ senso perché il Padova poteva lottare tranquillamente per la promozione in questo girone avendo una squadra competitiva, ma evidentemente non ha affrontato una stagione serena: può ancora riprendersi in queste ultime partite per cercare di posizionarsi il meglio possibile nei playoff e poi giocarsela. L’Arzignano è una compagine con grande entusiasmo, attenta, affamata e ha un allenatore che cura molto bene le motivazioni e la compattezza della squadra. É difficile da affrontare. Poi anche se il loro campo è un po’ dispersivo riescono ad andare forte e non è un caso che abbiano ottenuto tanti punti»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Cristian Altinier, doppio ex di Padova e Arzignano.