“Memoria e rispetto, salviamo la Gradinata”: questo lo striscione affisso dai membri del Comitato Pro Appiani proprio ai piedi della Gradinata Est dello stadio Appiani, a rischio abbattimento nell’ambito del progetto del Comune di riqualificare via 58esimo Reggimento Fanteria. Il tutto mentre sulla pagina Facebook del Comitato Pro Appiani sono già apparsi videomessaggi di ex Biancoscudati quali Maurizio Coppola e Angelo Di Livio, i quali chiedono a gran voce di salvaguardare la Gradinata «Perché la storia non si può distruggere». E proprio a tal proposito spunta un nuovo progetto, come annunciato sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Giovanni Graziani, membro del Comitato Pro Appiani e architetto: «Insieme a Pietro Loteni, architetto al pari del sottoscritto, stiamo lavorando su una proposta alternativa al rendering elementare e approssimativo che ci è stato presentato, anche perché non abbiamo ancora capito se c’è un vero progetto. Noi, invece, abbiamo le idee chiare: vogliamo mantenere l’attuale struttura, recuperandola perché è possibile farlo. Cadono calcinacci? Vero, ma si tratta di semplice intonaco: stiamo parlando di una gradinata composta da una parte inferiore in calcestruzzo armato, realizzata negli anni Trenta, e da una parte superiore in cemento armato risalente al 1955. Mettendo dei ferri ad aderenza migliorata possiamo salvarla evitandone l’abbattimento, anche perché presenta elementi architettonici non indifferenti quali le arcate: a Firenze, nel progetto di restyling dello stadio Franchi, ce ne sono di simili e vogliono preservale, quindi perché non possiamo farlo anche a casa nostra? Anzi, inserendo ad esempio delle vetrate possiamo anche valorizzarle, utilizzando gli spazi sottostanti per aprire negozi e attività o per creare una sede di pregio per il museo del Calcio Padova».