Sono stati presentati questa mattina dal vicesindaco Andrea Micalizzi e dall’assessore allo sport Diego Bonavina i lavori di riqualificazione, che inizieranno la prossima settimana, di Via 58° Fanteria e dello Stadio Appiani per quanto riguarda la tribuna est. Quest’ultima in particolare, pericolante da tempo, sarà demolita e sostituita da un terrapieno inerbito, con circa 200 posti a sedere oltre ai servizi necessari. Lo stadio ritornerà così alla configurazione che aveva un secolo fa, nel 1924. Altrettanto significativo l’intervento su via 58° Fanteria. Partendo dall’incrocio con Via Marghera, e venendo verso Prato della Valle a destra sarà mantenuta una corsia per il traffico automobilistico, mentre l’ampia area rimanente sarà rinaturalizzata con la messa a dimora di un filare di alberi, un tappeto erboso e soprattutto con lo stombinamento del Canale Alicorno per circa 300 metri. Sarà anche ricavata una pista ciclopedonale in sede protetta. L’area ritorna così ad assumere, sia pure in chiave contemporanea, l’aspetto che aveva nel 1953, quando il canale, che porta l’acqua in Prato della Valle e all’Orto Botanico fu coperto. I lavori richiedono un investimento complessivo, iva e oneri compres, di circa 1 milione di euro e saranno completati entro la fine di marzo dell’anno prossimo.
Il Vicesindaco Andrea Micalizzi spiega: “Al via la riqualificazione di Via 58° Fanteria, una strada importante, perché unisce il nostro sistema bastionato, le mura del ‘500, con Prato della Valle, passando per tanti punti di interesse, compreso lo stadio Appiani, il velodromo Monti fino ad arrivare alla Basilica di Santa Giustina. Faremo una riqualificazione complessiva dell’intera strada andando a recuperare quella che è l’immagine storica di questa parte di Padova, ma con un occhio attento al verde e alla sicurezza stradale oltre che alla sistemazione dell’impianto sportivo. La strada sarà separata da un grande boulevard ciclo-pedonale, una pista ciclabile in sede propria in completa sicurezza, e con gli attraversamenti per i pedoni. Un elemento di novità, molto importante, anche perché il progetto è stato realizzato raccogliendo i tanti spunti di dibattito che la città ha dato, stombineremo un pezzo di Canale Alicorno. Così si recupera anche l’immagine di città delle acque con questo canale ricordo parte proprio dal Bastione Alicorno e alimenta la canaletta dell’Isola Memmia e attraversa poi l’Orto Botanico, sarà riaperto. Avremo una strada con più verde che recupera anche la sua immagine del passato assieme a maggiore sicurezza stradale per pedoni e ciclisti. Già dalla prossima settimana, partiranno le demolizioni della tribuna, e poi da questa estate inizieranno i lavori di riqualificazione e in un anno tutto il lavoro, fra recupero dell’impianto sportivo e sistemazione stradale sarà ultimato”.
L’assessore allo sport Diego Bonavina sottolinea: “ E’ un progetto ambizioso di riqualificazione di un’area e di un impianto sportivo che pur facendo parte della storia sportiva della città, è bene dirlo con chiarezza, non potrà mai più essere utilizzato per partite professionistiche regolari a causa delle norme di sicurezza oggi in vigore. E’ un impianto sportivo cittadino che presenta dei limiti insormontabili che sono una delle ragioni per cui nel 1990 si decise di andare via da quello stadio. Oggi è una scelta obbligata, quella di abbattere la tribuna est, che oltretutto è pericolante, abbiamo pensato di fare una riqualificazione esterna e interna che desse davvero un nuovo significato all’area, e come sportivo ho voluto pensare a valorizzare il vecchio Appiani. Per cui al posto della vecchia tribuna, verrà realizzato un terrapieno con circa 200 posti a sedere che si sommano ai 1200 della tribuna ovest, completi di tutti i servizi perché noi vogliamo che l’attività sportiva in questo impianto prosegua: oggi è utilizzato da tutte le formazioni giovanili del Calcio Padova, ci gioca il San Precario, è uno stadio che per le manifestazioni di questo tipo è ancora un gioiellino. Questo è un progetto che possiamo definire “vintage” perché l’Appiani nel 1924 era così, senza la grande tribuna est, che ci permette di arrivare a una riqualificazione molto importante di una delle zone più belle della città”.