Queste le dichiarazioni di Massimiliano Mirabelli rilasciate oggi in conferenza stampa alla Guizza: “Da quando è arrivato Torrente l’equilibrio si era un po’ ritrovato. Ci siamo complicati la vita da soli, con l’aggravante che in settimana non c’erano stati segnali di allarme. Devono finire le chiacchiere, deve finire il piangersi addosso, perché non siamo abituati a lottare per certe posizioni. È difficile dopo una prestazione come quella di domenica far capire ai tifosi che ci serve compattezza. Il nostro stadio non può diventare un nostro nemico. Altrimenti sono dolori e passeremo un finale di stagione complicato. Il problema? Abbiamo fatto di tutto, sono passate 26 partite e cosa ci ha detto il campionato? Che non abbiamo equilibrio, che contro le squadre che non sembrano importanti ci sfaldiamo. Faccio fatica a dire qualcosa ai tifosi, alla squadra il tifo non ha mai fatto mancare nulla, si fatica a trovare giustificazioni. Noi che possiamo cambiare il nostro destino siamo vivi, dobbiamo essere noi a cambiare la situazione. Alla fine tireremo una linea e faremo i conti, dobbiamo fare i fatti. È un momento delicato, anzi più che delicato. C’è da provare vergogna. Non siamo il Real Madrid, si possono anche perdere le partite, ma non si può perdere così. Si pensa troppo all'”io” e non al “noi”. Abbiamo fatto spazientire tutti”