«Il gol vittoria al Menti? Magari non è stato il gol più bello che ho fatto in carriera, ma senz’altro uno di quelli più importanti per il successo nel derby, per la classifica dato che avevamo allungato in quel momento in vetta alla classifica. E poi segnare sotto la curva gremita dei nostri tifosi in uno stadio tutto pieno era stata un’emozione incredibile che mi porterò sempre dentro. Seguo sempre le vicende Biancoscudate e sin da inizio anno mi ero fatto l’idea che questa sarebbe stata una stagione di transizione e che difficilmente il Padova avrebbe potuto lottare per vincere il campionato. Avrebbe potuto incontrare delle difficoltà come si è verificato e ci può stare avendo tanti giocatori nuovi e anche un nuovo allenatore. Un anno di transizione nel quale bisogna cercare di fare il meglio possibile e raggiungere i play off: ma era nell’aria che fosse così, era difficile pensare che potesse lottare con lo stesso Vicenza che sulla carta ha una squadra più forte. Il derby è sempre una partita a sé. Quando abbiamo vinto al Menti con la mia rete il Vicenza non era in una bella situazione anche sul piano societario eppure tirò fuori i denti mettendoci in difficoltà tanto che l’abbiamo spuntata solo nel finale. Questo per dire che non conta tanto la situazione di classifica, ma contano le motivazioni. È una partita apertissima nella quale può succedere di tutto e già all’andata il Padova ha strameritato di vincerla»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Marco Guidone, ex attaccante Biancoscudato.
* CSZ Investigazioni PADOVA, già sponsor biancoscudato, sostiene PadovaGoal