«Com’è giocare al Menti? È uno stadio che ti regala sensazioni bellissime. Le tribune e le curve sono attaccate al campo, si sentono tanto sia i tifosi di casa che quelli avversari. Sembra di giocare in un’arena, da calciatore è stato bellissimo indossare la maglia del Vicenza quando ero giovane e anche vincerci con la maglia del Padova. Ronaldo? Con lui c’è una vera amicizia cementata nel corso degli anni: se non dovesse esserci, da avversario non posso che esserne contento, perché conosco bene il suo valore. Il suo addio? Sapeva perfettamente che sarebbe andato incontro a un periodo difficile, perché è stato espulso in finale lasciando la squadra in dieci, ma è grande e vaccinato e la personalità non gli manca di sicuro. La contestazione dei tifosi biancoscudati alla società e a Mirabelli? Sapevamo che sarebbe stato un anno particolare, così come sapevamo anche che il valore della squadra poteva essere immediatamente dietro le prime. I risultati ci hanno dato torto e da qui la decisione di esonerare Caneo. Con Torrente abbiamo fatto quattro punti in due partite e il derby arriva nel momento giusto: se dovessimo vincere, potremmo ricevere una spinta formidabile per ripartire»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Trevor Trevisan, doppio ex di turno e ora chief scouting del Padova.