Riceviamo e pubblichiamo dal Comune di Padova
Come è noto, lo scorso 8 novembre, è stata notificata al Comune di Padova, Ente proprietario dell’impianto sportivo Stadio Euganeo di Padova, sito in Padova, Viale Nereo Rocco n. 60, su cui insiste il cantiere per l’esecuzione delle opere pubbliche di cui al contratto d’appalto 19.03.2021 CIG 8402767AF, CIG 8402828905 e CIG 8402874EF9, ordinanza di applicazione della misura cautelare reale del sequestro preventivo, ex art. 321 c.p.p., del predetto cantiere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Padova.
Avuta conoscenza delle contestazioni mosse alle persone sottoposte alle indagini (art. 21 L. n. 646/1982 e art. 353 c.p.), con applicazione della misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio, oltre che quella del divieto temporaneo di contrattare con la P.A. ai titolari delle imprese coinvolte, il Comune di Padova ha inteso immediatamente attivare la previsione dell’art. 17 comma 12 del contratto d’appalto, il quale prevede espressamente che “La Stazione Appaltante si impegna ad avvalersi della clausola risolutiva espressa di cui all’art. 1456 c.c.”.
Coerentemente con la determinazione prontamente assunta, di immediata risoluzione del contratto di appalto in essere con la società Esteel S.r.l. che, come noto, opera di diritto, il Comune di Padova intende procedere nei confronti dell’anzidetta società, anche valutando la promozione di azione di risarcimento del danno patito a cagione delle condotte contestate al legale rappresentante di Esteel S.r.l., oltre ad ogni altra iniziativa utile a tutelarne gli interessi di natura pubblica.
In questo quadro, attesa la previsione degli articoli 2 e 3 del Regolamento dell’Avvocatura civica, l’Amministrazione ha avvertito la necessità e l’opportunità di nominare un legale di comprovata esperienza nel settore penale, esterno all’Amministrazione stessa, al fine di supportarla e tutelare gli interessi del Comune, quale proprietario del bene sottoposto a sequestro nell’ambito del procedimento penale suddetto, anche ai fini della futura richiesta di dissequestro del cantiere sottoposto a sequestro, per evidenti ragioni di ordine pubblicistico, quale quella alla conclusione dei lavori del cantiere, offrendo piena e totale collaborazione con l’Autorità giudiziaria procedente.