Padova-Renate, l’analisi e le pagelle de “Il Mattino di Padova”

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“Adesso c’è di che preoccuparsi. Perché il bilancio delle ultime 10 partite è fallimentare per il Padova, 8 punti sui 30 a disposizione, il che significa media da retrocessione, e perché, se si disputassero i playoff dopo 15 giornate, i biancoscudati sarebbero tagliati fuori, essendo ora come ora dodicesimi in classifica. L’Euganeo diventa terra di conquista per gli avversari, che si chiamino una volta Novara, un’altra Renate fa poca differenza. Resta la crudeltà dei numeri a condannare sul piano dei risultati la squadra di Caneo, al quinto ko stagionale (5 le vittorie e 5 i pareggi), con 17 gol fatti e 19 subìti. Troppo poco per sperare di essere protagonisti. Poi, come in tutte le situazioni contrarie, ci si mette di mezzo la sfortuna, oltre alle ingenuità in cui si cade con costante regolarità. Succede infatti che i brianzoli beccano il jolly per un altro errore difensivo di Valentini, aggiungendo sul piatto della bilancia le parate di Drago (almeno 4 da applausi) e la buonasorte sotto forma di un palo e una traversa, centrati nella ripresa da Germano e dallo stesso difensore argentino”: questo l’incipit dell’analisi di Padova-Renate apparsa sulle colonne de “Il Mattino di Padova”.

 

Le pagelle Biancoscudate (Mattino di Padova): Donnarumma 6; Belli 6, Valentini 5, Gasbarro 6 (Radrezza sv); Germano 6.5 (Ilie 6), Cretella 6, Dezi 4.5, Franchini 6, Jelenic 5.5 (Gagliano sv); Liguori 6 (Piovanello 6.5), Ceravolo 6 (De Marchi 6.5).




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