Queste le dichiarazioni di Massimiliano Mirabelli rilasciate alla trasmissione di Telenuovo Supermercato nella serata di ieri: “Non siamo allegri, ovvio. Nessuno si aspettava la sconfitta di Sesto, men che meno al termine di una prestazione non all’altezza. Siamo rammaricati e arrabbiati ma ormai è inutile piangere sul latte versato. Su quella partita non abbiamo più alcun potere. Bisogna rimboccarsi le maniche per affrontare bene il prossimo impegno in campionato e prima ancora quello di mercoledì in Coppa. Sì un po’ di crisi c’è – ha confermato Mirabelli – Non stiamo facendo quello che dovremmo fare. E’ vero gli episodi a volte indirizzano le partite ma io mi riferisco a quelli che provochiamo noi. Gli episodi sono gli errori nostri, che abbiamo fatto sia nella fase difensiva che in quella offensiva. A volte abbiamo facilitato gli avversari a fare gol e lì davanti non abbiamo usato la cattiveria giusta per chiudere qualche partita. Il nostro è un calcio dispendioso quindi abbiamo una rosa corta rispetto agli altri e lo sapevamo. Qualche infortunio di troppo ci ha colpito ed effettivamente non ha dato la possibilità al nostro allenatore non di schierare undici giocatori ma di non schierare tutte le forze a disposizione. Le gare si cominciano in 11 ma poi ci sono 5 cambi e col calcio dispendioso di mister Caneo è normale che si lamenti del fatto che non ha a disposizione l’organico al completo. Il mercato di gennaio? “Noi ci dobbiamo aspettare già da sabato prossimo qualcosa. Una reazione. Per tornare a fare punti. Gennaio è una tappa importante perché ci sarà un mese di mercato e, se ci sono esigenze, la nostra proprietà non avrà problemi se dovrà fare qualcosina ma questo è un discorso che oggi non sta né in cielo né in terra. La cosa più importante è ritrovare la strada che è stata persa da un po’ di tempo. Il mister è un grande lavoratore ed è assolutamente in linea con le nostre aspettative. Credetemi: ho lavorato con tanti allenatori e posso dire che Caneo ci tiene tantissimo. E’ arrabbiato, deluso, che non riesce a conquistare i risultati che tutti noi pensavamo di poter raggiungere ma siamo assolutamente in linea e ci confrontiamo senza nessun tipo di problema. E’ così dal primo giorno in cui è partita questa avventura. Abbiamo pensato al suo credo calcistico e abbiamo cercato di accontentarlo in base a tutte quelle che erano le sue richieste portando giocatori funzionali al suo gioco. Abbiamo avuto qualche infortunio di troppo ma la cosa principale a mio avviso è che ci sono state delle situazioni che abbiamo agevolato noi. Abbiamo messo tanto del nostro quando ci siamo fatti fermare dagli avversari, commettendo errori individuali che non ci devono essere. Le partite le indirizzi con i dettagli: i dettagli li devi portare a tuo favore non regalarli agli avversari. Assolutamente no. Noi abbiamo preso con tanto entusiasmo Igor. Un ragazzo esemplare. Non esiste però che Radrezza sia avanti rispetto a qualcun altro. L’allenatore allena la squadra e cerca di mettere in campo giocatori che sono funzionali al gioco. Igor era partito per fare il centrocampista a due, l’allenatore pensa che stia facendo fatica, avrà tutto il tempo per conquistare la condizione atletica per fare quel tipo di ruolo. L’allenatore dalla prima giornata a oggi ha fatto anche dei moduli diversi dove Igor è stato utilizzato. Ma noi ci tengo a precisare il motto deve essere che il singolo è a disposizione del gruppo, non esiste che una squadra che si metta a disposizione del singolo. Vale per tutti: per Igor, ma anche per Donnarumma, Dezi, Caneo, Mirabelli. Questo i giocatori lo devono accettare. A fine campionato ognuno si dovrà sentire dentro il progetto indipendentemente dal numero di presenze messe insieme”.