“Eccola qui, la crisi. Strisciante, subdola, profonda. Ma crisi vera, certificata da numeri impietosi: 7 punti nelle ultime 8 giornate, una sola vittoria (contro la Triestina), 4 pareggi e 3 sconfitte. Dai 3 gol subìti nelle prime 5 partite, coincise con un ko e quattro successi, si è passati a 13 nelle successive 8. Troppi per un Padova che già di suo fatica a segnare, se poi fa acqua in difesa è inevitabile accendere la spia dell’allarme rosso ed auspicare una profonda riflessione da parte di allenatore e giocatori. Certo, a Sesto San Giovanni è andato in scena l’ennesimo torto arbitrale – il vantaggio di Ceravolo nel primo tempo non è sembrato viziato da fuorigioco, era Ilie semmai oltre tutti i giocatori lombardi – ma non può essere questa l’attenuante da invocare per giustificare una serie di risultati così negativa da parte di Valentini & C. Dov’ è finita la squadra bella, vivace, agonisticamente forte e spietata ammirata contro Vicenza, Pordenone, Pro Patria e FeralpiSalò, dopo lo stop all’esordio di Vercelli? Svanita, o meglio involutasi in peggio, assai in peggio. Allo stadio Breda si sono concesse due reti e tre punti ad una Pro Sesto che ha avuto il merito di colpire nelle due occasioni favorite da una retroguardia in bambola. Il fatto è che, una volta sotto, i ragazzi di Caneo non sono più in grado di recuperare e finiscono per concedere spazi, e opportunità, ad avversari sbarazzini e micidiali nelle ripartenze. Era successo nel finale di gara contro Novara ed Arzignano, ci si è ripetuti ieri. Con l’esito di aver incassato la quarta sconfitta in 13 giornate”: questo l’incipit dell’analisi di Pro Sesto-Padova apparsa sulle colonne de “Il Mattino di Padova”.
Le pagelle Biancoscudate (Mattino di Padova): Donnarumma 6; Belli 5.5, Valentini 5, Ilie 5; Vasic 5, Franchini 5.5, Dezi 5.5 (Cretella 5.5), Jelenic 5 (Zanchi sv); Gagliano 5 (De Marchi 5), Russini 6.5 (Radrezza sv); Ceravolo 6 (Ghirardello 5).