I quotidiani in edicola oggi riportano ampi stralci delle intercettazioni che riguardano il sindaco Sergio Giordani e l’assessore Diego Bonavina, indagati per concussione nell’ambito della costruzione della nuova Curva Sud. Il Gazzettino riporta un’intercettazione che riguarda Giordani che si rivolge al responsabile del settore Lavori pubblici Stefano Benvegnù: «Non credo più a quanto mi dite. Siamo passati da aprile a maggio e ora a giugno. Così rischiamo di finire a settembre. Se non vedo progressi significa che non si sta facendo abbastanza». Il quotidiano ne riporta anche un’altra su Bonavina che si rivolge sempre a Benvegnù «La curva serve per la finale playoff» (riferendosi a Padova-Palermo dello scorso 5 giugno) e quindi afferma: «Sono tre anni che lavoro per questa curva, non vorremo mica vederla inaugurata da altri?».
Il “Corriere del Veneto” spiega che nell’ordinanza il giudice Elena Lazzarin sottolinea che «queste sollecitazioni, se sono comprensibili a fronte del perdurante stato di ritardo dei lavori, hanno però ecceduto nella competenza di chi le ha effettuate perché dettate da motivi di ritorno politico». Il giudice mette nel mirino Elio Scirocchi della Esteel, società di Viterbo che si aggiudicò l’appalto per la costruzione della nuova Curva Sud, affermando che l’avrebbe fatto «con mezzi fraudolenti» e che avrebbe «rappresentato una capacità imprenditoriale non corrispondete al vero». Nell’articolo del “Corriere del Veneto” si legge inoltre che secondo il giudice sia il direttore dei lavori Giacomo Peruzzi che Stefano Benvegnù «nulla opponevano e nulla deliberavano a tutela del contratto pubblico e del Comune» nonostante sapessero che il subappalto era mascherato «con contratti di subaffidamento in violazione sistematica dei limiti di valore delle opere». In un’ultima intercettazione si ascolta un funzionario parlare dello sforamento del limite dei 100mila euro affermando «Se va bene è una rogna in meno, se va male dobbiamo trovare una soluzione che non ci costi troppi soldi», con Peruzzi che avrebbe replicato: «Sì, ma facciamo passare… Tanto ormai passano… magheggi su magheggi».