Il presidente di Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) Padova, Alessandro Gerotto, interviene sul sequestro del cantiere dello Stadio Euganeo e sulle misure interdittive: “abbiamo massima fiducia nell’operato e nel lavoro della magistratura e non entriamo, quindi, negli aspetti giudiziari della vicenda. La nostra preoccupazione è l’allungamento dei tempi di chiusura dei lavori con il rischio che questo cantiere diventi il buco nero numero due della provincia di Padova dopo le pescine di Selvazzano. Ci auguriamo, quindi, che i tempi della giustizia siano rapidi e permettano di concludere al più presto gli interventi”.
“Le motivazioni che hanno portato a questa decisione sono in linea con le perplessità manifestate da anni da Ance Padova, in particolare, sui tempi di realizzazione che l’azienda aveva individuato per gli interventi sullo stadio ed anche sui prezzi a base d’asta”.
“Un altro elemento che emerge è la necessità di individuare dei meccanismi che riescano ad aumentare i controlli sotto ogni punto di vista sulle aziende che vincono gli appalti, in particolare, quando applicano dei ribassi notevoli come in questo caso”.
Il presidente Gerotto conclude così: “da sempre Ance Padova sostiene con convinzione che questo tipo di lavori debbano finire alle aziende del territorio che possono garantire affidabilità, presenza sul territorio, rapporti diretti con gli enti competenti, relazioni costanti con le organizzazioni sindacati e rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro. Questo significa garantire la qualità dei lavori e soprattutto la corretta applicazione del contratto edile in cantiere come concordato con la firma del protocollo di legalità con il Comune di Padova”.