Piacenza-Padova, l’analisi e le pagelle de “Il Mattino di Padova”

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“No, il Padova non è venuto a Piacenza per fare una gita, come aveva temuto il suo tecnico alla vigilia, ma che si sia vestito in anticipo da Babbo Natale questo è un dato certo: un punto lo aveva strappato al Novara prima di cadere nel recupero, due punti li ha buttati al vento ancora nei minuti finali del posticipo con il Piacenza ultimo in classifica, che non ha ancora vinto una partita. Morale: sul piatto in 180′ si ritrova solo con 1 punto su 6, e tante recriminazioni. Compreso un gol che la terna arbitrale gli ha negato, e che era netto, tale, se convalidato, da chiudere la sfida con gli emiliani al quarto d’ora del secondo tempo. Ancora una volta è mancato l’assalto alle posizioni da podio del girone, e i biancoscudati ora sono sesti, a quota 18, lontani 4 lunghezze dal Renate capolista e preceduti da quattro formazioni attestate fra i 20 e i 19 punti. Al di là del torto subìto, non è piaciuta la gestione della gara, perché si è concesso ad un avversario in grave crisi di rimanere in corsa per il pareggio sino alla fine”: questo l’incipit dell’analisi di Piacenza-Padova apparsa sulle colonne de “Il Mattino di Padova”.

 

Le pagelle Biancoscudate (Mattino di Padova): Donnarumma 6; Belli 5, Ilie 6, Gasbarro 5; Vasic 6 (Valentini sv), Cretella 6 (Radrezza 6.5), Franchini 7, Zanchi 6; Russini 6 (De Marchi 6), Piovanello 6 (Jelenic 6); Ceravolo 7 (Liguori 5.5).




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