«Il Padova deve riuscire a scrollarsi di dosso l’inferno della Serie C. Una volta che lo farà, si apriranno scenari molto diversi. Il nuovo corso Biancoscudato? Mi piace molto e per tanti motivi. Mi ricorda quando arrivai a Padova e creammo le basi per salire di categoria e conquistare la A. C’erano tanti giocatori sconosciuti, me compreso, ma eravamo un gruppo che aveva fame di vincere. I giovani, molti dei quali del territorio, sono il vero asse portante della squadra. Si può creare un legame di appartenenza importantissimo per tanti motivi. Gente come Piovanello può crescere tantissimo e diventare un valore di questo club. Poi ci sono Vasic, Cretella, Calabrese, Ilie. Si stanno creando le basi per qualcosa d’importante e pazienza se si perderà qualche partita: la semina è lunga, ma questa è la strada giusta. La partita di lunedì? Sulla carta il Padova è favorito, ma è difficile da dire come potrà finire. Sono quelle tipiche partite trappola in cui hai tutto da perdere e poco da guadagnare: se vinci hai fatto il tuo dovere, se perdi si scatenano le critiche. Il Padova può competere per la promozione diretta? Lo si capirà entro un mese: a quel punto, se si sarà ancora aggrappati al treno di testa, secondo me si potrà arrivare al mercato di gennaio e magari investire per migliorare la squadra. Ma già questo Padova mi piace e mi diverte»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Franco Gabrieli, ex terzino Biancoscudato.