Queste le dichiarazioni di Francesco Baldini alla vigilia di Vicenza-Mantova: “La classifica non è quella che si voleva, c’è l’impressione che non si riesca a trovare la continuità? La normalità dice che conta solo il risultato però per assurdo da quando abbiamo cambiato qualcosina continuo a vedere la squadra crescere. Non posso focalizzarmi solo sul risultato se no impazzirei, mi devo focalizzare anche sulla crescita perché a tutti gli effetti c’è: il secondo tempo con il Renate è stato il miglior secondo tempo da quando alleno questa squadra perché abbiamo creato tantissimo e giocato a pallone, cosa che invece non abbiamo fatto a Padova in un campo simile. E’ vero che i risultati danno una sentenza soprattutto in trasferta, che non vanno bene. Il Vicenza è un diesel? Dobbiamo capire che la serie C prevede che in tutte le partite c’è un momento in cui si soffre, con il Renate abbiamo sofferto 20 minuti. Questa è la C, non ci sono avversari che contro di noi non mettano il massimo. Dobbiamo migliorare il non prendere il gol, quello che abbiamo preso è per non concentrazione e poi va buttato via il lavoro che si fa in modo incredibile quotidianamente. E’ normale che ci siano venti minuti di attesa, dobbiamo però non prendere gol e prestare attenzione. Avendo Cappelletti fuori, ho Valietti che è estremamente offensivo. Cappe non si è ancora allenato, ha provato a fare una cura per cercare di alleviare il dolore, oggi l’ho disponibile per provarlo ma è da quattro giorni che non si allena. Il campionato in generale? Non me ne frega niente delle altre, a me interessa noi, ho la sensazione che siamo sempre lì per fare il passo. Ho la sensazione che possa arrivare domani, ma più che altro dobbiamo trovarlo in trasferta. Questa C sarà complicata fino a gennaio-febbraio perché tutti ci mettono il massimo, normale che Padova perda qualche colpo, che il Pordenone perda con il Mantova, poi gli episodi decidono le partite. Le prestazioni di Cavion, Scarsella e Rolfini? Per Cavion arrivare a Vicenza dopo esserci già stato e facendo un mezzo ritiro in serie A si è caricato una responsabilità troppo pesante, gli ho detto che la deve dividere con i compagni e non deve soffrire. Stiamo cercando di metterlo in condizione. Rolfini non deve pensare alla competizione con Ferrari ma mettersi a completa disposizione della squadra. Poi abbiamo avuto dei confronti ed è venuto fuori che quello che conta è la squadra, le cose singole vengono dopo, serve qualche musetto in meno di chi non gioca, pensare un po’ meno al gol. Dobbiamo pensare a queste cose da sistemare”