«L’incontro con i giovani della prima squadra? Li ho trovati molto bene, tranquilli, maturati: l’unico che non conoscevo era Piovanello ma mi ha fatto un’ottima impressione anche lui. Caneo? Ero suo compagno di squadra ai tempi del Perugia quindi mi ha fatto molto piacere il suo ingaggio perché lo conosco come persona ed è un uomo di valore, che merita molto. Il suo arrivo era stato accolto con un certo scetticismo ma lui è stato bravo a conquistare tutti, pian piano, con i fatti. Ero allo stadio contro la FeralpiSalò e ho notato un tifo appassionato come non si vedeva da anni, mi sembrava quasi di essere all’Appiani. Ultimamente non avevo mai respirato tanto entusiasmo. Caneo da giocatore si faceva sempre ben volere perché era duttile e generoso. E la sua squadra rispecchia il suo carattere. Propone un gioco appassionante anche se dispendioso, in difesa concede qualcosa e alla fine possono capitare le debacle come quella presa a Crema. Ma mi piace la squadra e la sua filosofia, mi auguro che si possa togliere grandi soddisfazioni con questa maglia»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Mattino di Padova” da Claudio Ottoni, allenatore delle giovanili Biancoscudate.