“Premessa: se questa dev’ essere la stagione del ridimensionamento (dopo gli investimenti roboanti del primo triennio da parte della proprietà franco-armena), con l’obiettivo dichiarato di far parte comunque del gruppetto d’alta classifica, ma non con l’imperativo di andare per forza in Serie B, allora prepariamoci ad un campionato di alti e bassi, perché il Padova non ha obiettivamente lo spessore della squadra protagonista in assoluto. L’esordio in negativo – era capitato a Mandorlini nel 2020 di partire con una clamorosa sconfitta interna, contro l’Imolese – ha già fatto capire che la strada, per Bruno Caneo e i suoi ragazzi, sarà in salita (e che salita visto che sabato prossimo arriva il Vicenza). Finiti i tempi delle vacche grasse, per cui in questo (nuovo) contesto faranno bene, i tifosi e l’ambiente in genere, ad affrontare con sano realismo un torneo in cui ci sono almeno 5-6 formazioni superiori a quella biancoscudata. […] Alla fine i giocatori sono stati chiamati a rapporto sotto la curva dall’ottantina di tifosi sobbarcatisi la trasferta. Bisogna vincere il derby, la richiesta alla squadra. Già, ma contro un avversario che ne ha rifilati sei, di palloni, alla Pro Sesto serve la partita perfetta. Sarà capace di farla?”: questi alcuni stralci dell’analisi di Pro Vercelli-Padova apparsa sulle colonne de “Il Mattino di Padova”.
Le pagelle Biancoscudate (Mattino di Padova): Donnarumma 7; Belli 6, Valentini 6, Gasbarro 6 (Calabrese 6); Vasic 6.5, Radrezza 6 (Cretella 5.5), Dezi 6 (Franchini sv), Zanchi 5.5; Piovanello 7, Russini 5.5 (De Marchi 5); Ceravolo 5.5 (Ghirardello 5.5).