«Sto aspettando il Padova: vediamo che fanno, questa è l’unica cosa che mi sento di dire ora. Quando mi presentai, firmai per 10 mesi, adesso per me l’intesa dovrebbe essere estesa su un arco di tempo di 12. Tutto qui. Sono un po’ dispiaciuto, perché la squadra si raduna domenica e va in ritiro. Vorrei essere lì, ma non so…. Nelle prossime ore, dopo 4-5 giorni di silenzio, il mio agente dovrebbe risentirsi con il ds Mirabelli. Mi trovo troppo bene a Padova, vivo ad Abano e non posso desiderare di meglio. Mi dispiacerebbe tanto dover lasciare questa realtà. Quando mi presentai, dissi che per me Padova avrebbe dovuto rappresentare un punto d’arrivo. Dovevo ancora conquistarmi la fiducia di tutti. Ho fatto davvero il massimo sin dal primo giorno, cercando di far capire alla gente chi fosse la persona prima ancora che il portiere. Cosa dire ai tifosi? Che bisogna ripartire dalla semifinale con il Catanzaro, da quell’entusiasmo esploso dopo il 2 a 1 all’ultimo minuto. In un anno mi sono emozionato tante volte grazie a loro. Quindi spero solo che possano vincere questo maledetto campionato. Quante probabilità ci sono che io resti? Tante, ancora tante. E con il Palermo non ho parlato, credetemi»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Mattino di Padova” da Antonio Donnarumma, portiere il cui contratto con i Biancoscudati è scaduto il primo luglio.