Queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” dagli ex Biancoscudati Nicolò Cherubin, Angelo Montrone e Carlo Perrone riguardo a Ronaldo.
Nicolò Cherubin: «L’espulsione a Palermo è stato un errore grave che non doveva commettere e che ha penalizzato la squadra, ma l’ha riconosciuto anche lui dopo la partita. Un errore non giustificabile con l’esperienza che ha, ma conoscendolo sono convinto che gli servirà da lezione. Dopodiché continuare a puntare il dito su Ronaldo non la vedo neanche una cosa giusta. Io ripartirei assolutamente da lui, me lo terrei stretto perché in serie C ci sono pochi giocatori con le sue qualità. Non è un menefreghista, quando ha parlato a fine gara non ha fatto una commedia: lui ci sta male veramente».
Angelo Montrone: «La storicità non è purtroppo dalla sua parte perché non è la prima volta che ha un atteggiamento del genere e mette in difficoltà la squadra. Ma quello che stona di più è che un capitano non dovrebbe avere certi atteggiamenti, dovrebbe essere d’esempio. Il suo valore come giocatore non si discute, ma il suo aspetto caratteriale lascia a desiderare. Ripartire da lui? In questo momento da tifoso dico che nell’arco di un campionato salta sempre delle partite, a volte ha qualche problema fisico, caratterialmente ha dimostrato di essere molto labile e può costare tanto a livello economico al club per cui farei una valutazione anche nel trovargli un’altra sistemazione: può darsi che anche lui abbia bisogno di andare in un’altra piazza. È una situazione borderline».
Carlo Perrone: «Purtroppo la sua espulsione non è giustificabile. È un ottimo giocatore, molto importante per la categoria. Mi limito al gesto che ha fatto e un capitano non è perdonabile, è troppo grave. Non è questione di essere moralisti, non esiste. A malincuore non ripartirei da lui limitandomi solo a quello ho visto in finale, ma non ho vissuto lo spogliatoio e non lo conosco a fondo».