Palermo – Padova, Baldini: “Non ho studiato e niente, c’è da ripetere la partita di andata: comunque andrà, orgogliosi”

Condividi

LE DICHIARAZIONI DI BALDINI ALLA VIGILIA DELLA FINALE

ORE 12:30 – “Ci siamo allenati tranquilli, in maniera serena. Sappiamo l’importanza della partita: è la partita più importante, ma parlano i numeri. Nei playoff abbiamo vinto 5 partite e pareggiato 2. I numeri dicono che ci siamo, i ragazzi sono convinti. Dobbiamo metterci il cuore: è il momento dell’ultimo sforzo. Brunori? Si sapeva che doveva sposarsi ed è giusto che si sposi. Tutti noi siamo felici che sia andato, lui oggi è qua con noi e anzi: domani giocherà con ancora più fiducia. Non ci sono regole: il calcio è fatto di emozioni. Se non si fosse sposato avremmo fatto la cosa più sbagliata. É stata la cosa giusta”.

ORE 12:34 – “Studiare il Padova? Io non ho studiato niente: c’è da ripetere la partita dell’andata, bisogna giocare con il cuore. Se avessimo ragionato con i numeri e con gli schemi, il Palermo non sarebbe arrivato qui. Abbiamo sempre cercato di legare la prestazione a qualcosa che va oltre: cercare di non arrendersi. Magari a certe teste di cazzo i miei discorsi possono dare fastidio, ma a me (vista l’età che ho) non me ne frega niente. A me interessa arrivare al cuore dei miei giocatori e so che al popolo palermitano il messaggio arriva. Se tu ti sintonizzi con loro, poi la città ti ama e sente. La corsa al biglietto è per sentire insieme questa emozione. Che rispetto posso avere di chi gode del male altrui?”.

ORE 12:37 – “Cambiamenti? Non ce ne saranno, giocheranno quelli che hanno dato maggiori garanzie. Il lavoro deve darti conforto al di à del risultato. Non dobbiamo avere paura niente, ma dare libertà a ciò che abbiamo dentro. Pur sapendo che ovviamente ci sono gli avversari. Ma quando ci mettiamo questa passione e voglia di andare oltre, abbiamo sempre fatto risultato. Ovviamente non si sa mai cosa può succedere: anche con il semaforo verde cerco di stare attento. Ma so che i miei giocatori faranno l’ultimo passo”.

ORE 12:40 – “Il momento più bello? Il 23 dicembre quando il direttore Castagnini mi ha chiamato. Sapevo che le difficoltà sarebbero arrivare, ma sapevo che non bisognava mollare, non potevamo arrenderci alle prime difficoltà. Il momento negativo non è una partita persa, ma quando una squadra non crede di potercela fare. Io credo che domani andrà bene, ma sono comunque felice perché mi sono giocato le mie chances. Solo una cosa mi dà fastidio: chi gode nel vedere che le cose vanno male, mentre loro stanno bene. Il calcio è pieno di queste persone, sono persone che creano invidia. Senti della guerra… ma come fai a parlare di pace con persone così meschine? Mi dà fastidio vedere queste persone. Io cerco di gestirmi: a volte ho pensieri brutti, ma non mi abbasso al loro livello”.

ORE 12:43 – “Noi ci stiamo giocando una bellissima finale. Comunque andrà saremo orgogliosi di quanto fatto. Ma il calcio è pieno di ipocriti e persone meschine: cerco di togliermi questi brutti pensieri dalla testa. Non mi riferisco a qualcuno in particolare. Ci sono tante persone a cui piace fare il professore. Io voglio essere soltanto veicolo di un messaggio: avere fede, essere solidali. Nel calcio questo non esiste. Seguire il carro dei personaggi vincenti è facile, ma nel calcio deve esserci amore e passione. Il torto è di chi trasmette una cultura sbagliata, non di chi si mena a una partita (se puniamo solo quelli, quelli sono un capro espiatorio). La colpa più grande è di chi ha la cultura ma non ha fatto niente”.

ORE 12:47 – “L’arma vincente? La normalità, fare le cose giuste. Perché far rinunciare il matrimonio a un ragazzo come Brunori? Saremmo stati professionali se avessimo lasciato una persona infelice e frustrata? Per salvarti la faccia? Una persona deve essere felice quando scende in campo, per fare prestazione devi essere felice e sereno. Potrebbe essere additato di qualcosa, ma a me non importa. Lui ci ha portato in finale e io voglio che sia felice. Ci dicono che siamo dilettanti? Allora voglio essere dilettante. Noi abbiamo scelto questo e ne siamo orgogliosi. Io sono fatto così: voglio che la mia famiglia sia serena e fiduciosa, che viva di queste piccole cose. Le persone credono di essere furbe, che sono i più bravi perché hanno il Porsche o il conto in banca. Ma in realtà sono persone infelici. Siamo stati tutti contenti per Brunori e anche la società ha capito. Siamo dei bischeri o fessi perché ci andiamo a sposare?”.

ORE 12:54 – “Cosa dirò ai miei ragazzi? Non mi preparo mai cosa dire, dico quello che sento. Dormire? Dormirò come tutte le altre volte, so la posta in palio ma io vado sempre a letto presto. Se poi esco fuori, certo magari mi addormento a mezzanotte ma mi sveglio sempre alle 4:30/5:00. Non sarà certo il Padova a non farmi dormire. A me dispiace vedere gli sciacalli che cercheranno di godere della nostra amarezza. Mi interessa che i ragazzi abbiano capito che tramite il lavoro e la fede puoi trovare tutte quelle cose che nessuno ti può dare”.

ORE 12:57 – Emozione della città? Vedere la gente che ti vuol bene ti dà gratificazione, il sapere che comunque andrà la gente sarà orgogliosa di noi. Non cerco altre cose. Dall’Oglio o Odjer? Non ho ancora deciso, deciderò dopo l’allenamento di stasera. Noi andremo avanti con il nostro copione, sapendo che la partita può finire anche al 120′: abbiamo analizzato le varie situazioni; sarebbe da negligenti non pensarci. Noi siamo convinti che al 90′ sarà tutto finito, ma non siamo presuntuosi. Dovremo gestire chi abbiamo in panchina. Le partite si vincono anche con chi entra, non solo con chi inizia”.

* CSZ Investigazioni PADOVA, già sponsor biancoscudato, sostiene la trasferta di PadovaGoal per la finale a Palermo




Commenti

commenti

About Gabriele Fusar Poli


WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com