«Negli ultimi giorni di mercato mi si erano paventate due opzioni: quella di rescindere il contratto o quella di restare, allenarmi con la squadra ma essere messo fuori lista e non essere convocato. Non potevo accettare la seconda ipotesi, mi avrebbe fatto troppo male non poter vivere l’atmosfera della partita assieme ai compagni. Non serbo, comunque, nessun rancore nei confronti della società, ci siamo lasciati in ottimi rapporti. Fin quando sono rimasto ho cercato di portare ogni giorno uno spirito positivo in allenamento, di incoraggiare tutti e di dare consigli ai più giovani. Seguo ancora le partite? Certo, le vedo al computer. Ho sperato si potesse battere il Sudtirol, perché dopo aver collezionato così tanti punti avremmo meritato la promozione diretta. Possiamo ancora farcela e la vittoria contro la Juve Under 23 è stata incoraggiante. Al ritorno non ripeteremo lo stesso errore commesso contro il Renate nella scorsa stagione. Quella partita non l’abbiamo mai dimenticata e ci servirà d’esempio. Cosa direi ai miei compagni se fossi ancora nello spogliatoio? Che solo noi sappiamo quanto abbiamo sofferto in questi due anni. Che siamo una squadra forte, abbiamo tanta qualità e non dobbiamo temere niente. La Serie B è un treno troppo importante che può cambiare la carriera ai miei compagni e il futuro della società e della città»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Mattino di Padova” da Sinisa Andelkovic, ex difensore Biancoscudato.