«Vieni da una stagione dove hai combattuto per tutto l’anno per essere primo e ti devi ricaricare soprattutto dal vista mentale. È un ostacolo in più, ma noi siamo vaccinati, dato che questi sono i terzi playoff di fila, e il passato per fortuna insegna. La società ha mandato la squadra a Lens e il fatto di aver staccato un po’ da Padova è stato assai positivo. Si è lavorato bene in un ottimo centro sportivo e in condizioni climatiche perfette. Poi, logicamente, ognuno li vive a modo suo: c’è chi si concentra di più dal punto di vista mentale, c’è chi deve recuperare la forma fisica, c’è chi ha qualche acciacco da rimediare. Il fatto di essere andati in Francia sicuramente ha aiutato perché alla fine, vuoi o non vuoi, avevi fatto quella rincorsa sul Sudtirol che credevamo tutti di riuscire a coronare, e la settimana dopo Bolzano onestamente si era colta un po’ di amarezza. Tornati da Lens, li ho rivisti tutti belli carichi e si stanno preparando bene: i presupposti per far bene ci sono. Il Padova tornerà in B? Qui ho avuto la fortuna di disputare sei campionati in cadetteria e dico che Padova come piazza, tifoseria, ambizioni della proprietà non ha nulla a che vedere con la Lega Pro. Il risultato però va conquistato sul campo e ciò a prescindere dagli sforzi, anche economici, compiuti sin qui per salire di categoria e avvicinare le nostre rivali nella regione. Tutti, e ribadisco tutti, si meritano questo traguardo»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Mattino di Padova” da Trevor Trevisan, club manager del Padova.