“Sono le 22.08 di uno splendido mercoledì 6 aprile 2022, e al Druso le note dell’inno biancoscudato per eccellenza (“Dài sighemo forsa Padova”) scandiscono la festa sul campo di una grande squadra. Nella bacheca di viale Rocco torna, dopo 42 anni, consegnata dal presidente della Lega Francesco Ghirelli al capitano Ronaldo (fuori per squalifica), la Coppa Italia di Serie C, ed è la seconda volta che accade nella storia dei 112 anni del club. Dopo lo 0 a 0 dell’andata all’Euganeo, i ragazzi di Massimo Oddo hanno sconfitto la capolista del campionato e lo hanno fatto con una prestazione di enorme carattere, di personalità e mestiere, soffrendo (troppo) per metà gara e uscendo prepotentemente nella ripresa, favoriti certo da un errore del portiere Meli sulla potente punizione di Jelenic ma capaci alla distanza di sfiorare il raddoppio in ben tre occasioni. Un mattone pesantissimo quello che hanno posto a tre giornate dalla fine del torneo, attesi come sono fra 10 giorni, il sabato di Pasqua, alla nuova sfida nello stesso impianto con Tait e compagni, decisiva probabilmente per stabilire chi volerà direttamente in Serie B e chi dovrà giocarsi le ulteriori chance ai playoff. I giocatori abbracciano il ds Mirabelli e sollevano per aria l’a.d. Alessandra Bianchi, e bisogna riconoscere che la società ha avuto ragione a cambiare, portando idee nuove e un allenatore capace di infondere una mentalità vincente nello spogliatoio. Ma sarebbe ingiusto non accomunare in questo trionfo l’ex direttore sportivo Sogliano, che ha costruito questa rosa negli anni, e Massimo Pavanel, guadagnatosi la finale”: questo l’incipit dell’analisi di Südtirol-Padova apparsa sulle colonne de “Il Mattino di Padova”.
Le pagelle Biancoscudate (Mattino di Padova): Vannucchi 6; Kirwan 6, Valentini 6.5, Monaco 5.5 (Pelagatti 6.5), Gasbarro 6; Settembrini 6 (Ajeti sv), Della Latta 6; Jelenic 7 (Chiricò 6.5), Dezi 6 (Saber 6.5), Bifulco 6,5; Santini 6.5 (Cissé sv).