«Solo a pensare che tornerò sul campo dell’Euganeo mi vengono i brividi». Sulle colonne de “Il Mattino di Padova” Nanu Galderisi, allenatore del Mantova, già pregusta le emozioni che proverà domani quando sfiderà il Padova, aggiungendo: «Padova nel mio cuore rappresenta qualcosa di unico per tantissimi motivi. Per tutto l’impegno che ho messo indossando quella maglia e tutto ciò che la città e la tifoseria mi hanno trasmesso. Quando giro per strada a Padova sento tuttora l’amore che le persone nutrono nei miei confronti. Un sentimento reciproco e che mi rende orgoglioso. Mi sta chiamando tantissima gente in questi giorni dicendomi che sarà allo stadio e gli applausi che spero di ricevere li vorrò condividere con tutti i compagni di quell’epoca magica che ci ha regalato la Serie A, con il direttore Aggradi e i presidenti Puggina e Giordani. Allenare il Padova? Sono sincero, è una cosa che nei primi anni della carriera mi ha fatto soffrire. Perché bene o male eravamo quasi sempre nella stessa categoria. Sono stato chiamato un paio di volte da due direttori sportivi diversi, spesso vengo messo nella lista dei papabili allenatori ma poi non se ne fa niente. Per me allenare il Padova resta un sogno e siccome almeno un’altra decina d’anni in panchina vorrei farla, continuo a crederci. Perché i sogni non muoiono mai. Ma adesso devo pensare al Mantova».